Proviamo così, forse ci chiariamo.
1) i vantaggi non si misurano in valore assoluto, sennò è giusta la flat tax; ma comunque, il “combinato disposto” degli ultimi tre interventi Irpef ha la forma che piace a voi anche in valore assoluto: di più a chi ha meno. 1/n
1) i vantaggi non si misurano in valore assoluto, sennò è giusta la flat tax; ma comunque, il “combinato disposto” degli ultimi tre interventi Irpef ha la forma che piace a voi anche in valore assoluto: di più a chi ha meno. 1/n
https://twitter.com/geascanca/status/1475833419707961350
2) I vantaggi si misurano in % del reddito (=definizione di progressività). E in questo modo, tanto più se considerati insieme ad assegno unico e decontribuzione, c’è la forma della curva che vi piace di più. 2/n
3) guardare al beneficio medio (sempre in valore assoluto, perché mi piace pormi nell’ottica di chi la pensa diversamente da me) è comunque sbagliato, per ulteriori due ragioni: i) perché nei primi due scaglioni ci sono 32 mln di persone, sopra i 40.000 solo 4.. 3/n
quindi è evidente la sproporzione. ii) nei primi scaglioni l’imposta netta Irpef è molto bassa, quindi non ci sarebbe neanche lo spazio fisico per fare le riduzioni che volete voi (ecco perché @Confindustria vira su contributi, non tasse). Così ci capiamo meglio?
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