THREAD Ondata Omicron
Perché tanti morti? Che succede in ospedale?
Alcuni mi chiedono notizie della situazione in ospedale, preoccupati dal numero di decessi in aumento, anche se ancora più bassi di altre ondate specialmente in rapporto all'altissimo numero di casi.
La situazione è questa:
i decessi che non sono pochi si stanno verificando in gran parte fuori dalle terapie intensive, fra i ricoveri in area medica. Vi spiego perché:
La popolazione dei pazienti ricoverati è più variegata rispetto alle altre ondate. Buona parte dei ricoveri in area medica oggi non hanno quadri classici gravi di polmonite COVID19 (ci sono anche quelli, intendiamoci, ma non sono più la maggioranza).
Dividerei i ricoverati in 3 categorie:
- positivi "per caso" ricoverati per altre patologie
- pazienti (spesso anziani fragili vaccinati anche booster) con complicanze di COVID19 "paucisintomatico" o moderato
- casi classici di COVID19 grave (spesso novax e bivax senza booster)
La prima categoria è una minoranza, anche se più rappresentata rispetto ad altre ondate a causa della enorme diffusione dell'infezione Omicron, che aumenta la probabilità a priori che un ricoverato per esempio con trauma da incidente stradale risulti casualmente positivo.
Questa categoria non contribuisce quasi per nulla ai decessi COVID19 ma certamente impegna gli ospedali per la necessità di trattarli in isolamento con DPI completi. Sono comunque una stretta minoranza, meno di 1/3 dei ricoverati.
La seconda categoria viene a volta confusa con la prima, in realtà questi non sono "positivi per caso" ma sono soggetti molto fragili, spesso con demenza o altri problemi neurologici e più patologie, il cui delicato equilibrio viene scompensato da un COVID19 lieve, anche senza
polmonite grave, come potrebbe fare in effetti anche l'influenza stagionale. E' colpendo questi soggetti in effetti che l'influenza determina ogni anni decine di migliaia di morti. In diversi modi. Ad esempio una broncopolmonite batterica complicanza di COVID è spesso mortale
nonostante antibiotici perché questi soggetti spesso non riescono a liberarsi del catarro con una tosse efficace e la polmonite diventa ostruttiva e precipita. Oppure la febbre può causare peggioramento dello stato neurologico, disidratazione, insufficienza renale, ecc.
La situazione è peggiorata dal fatto che questi soggetti vanno spesso incontro a delirium, diventano agitati, si strappano presidi rendendo difficile cura e facilitando complicanze ulteriori come fratture da caduta dal letto. E sedarli ha pro e contro. Il ricovero in isolamento
poi non aiuta nemmeno. Per questo talora si arriva a consentire alla moglie (se positiva anche lei) di stare accanto al marito anziano e agitato. Purtroppo però la mortalità è molto alta. E spesso sono soggetti vaccinati, anche con terza dose.
Infine ci sono anche i veri e classici casi gravi COVDID19, che certamente contribuiscono ai decessi anche loro, decessi che in questo caso avvengono più spesso in terapia intensiva (mentre gli anziani fragili difficilmente sono accettati in terapia intensiva). Si tratta di
soggetti spesso non vaccinati, ma anche con due dosi, sono i pazienti che corrispondono a quelli che dominavano le ondate precedenti (mentre i disagiati volevano far credere che anche prima fossero quasi tutti delle prime categorie). Sono più giovani, molti 40-50enni, e
generalmente con fattori di rischio classici come sovrappeso (molto frequente), ipertensione, diabete, ecc. alcuni anche con gravi forme di immunodepressione (ad esempio tumori o malattie autoimmuni in terapia), c'è anche qualche caso di persone completamente sane.
Oggi abbiamo più cure rispetto a 6-9 mesi fa, ad esempio sappiamo meglio quando usare tocilizumab associato a desametasone e stanno arrivando altri farmaci. Inoltre per fortuna i posti in TI non sono saturati. Ma restano casi molto impegnativi e non sempre si salvano.
Questa è la situazione, in parte grazie ai vaccini e alla minore gravità del COVID19 comincia a somigliare più a ciò che causa l'influenza ma ancora siamo lontani perché i casi gravi veri sono ancora troppi, molti più dei casi di polmonite influenzale grave al picco e i casi
della seconda categoria sono pure un numero notevolissimo e la necessità di isolamento respiratorio non facilita la gestione. Sarà meglio la prossima volta? Speriamo. Non credo che qualcuno possa esserne certo.
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PERCHE’ IN ITALIA PIU’ MORTI CHE ALTROVE?
Fin dall’inizio la conta dei morti quotidiani COVID19 in Italia è stata fra le più alte del mondo, in rapporto al numero dei casi. Perché? Curiamo male i malati? Contiamo male i morti?
Non ho risposte certe ma ho alcune idee.
1)Abbiamo più anziani di altri paesi sviluppati
2)Alcuni paesi sottostimano i morti
3)Pochi posti di Terapia Intensiva
4)Tagli ai posti letto di Pneumologia e UTIR
5)Tagli al SSN anche su servizi territoriali
ABBIAMO PIU’ SOGGETTI A RISCHIO
La % di popolazione over 65 anni in Italia e fra le più alte, maggiore che in altri paesi UE, marcata la differenza con USA (23% vs 16,5%!) e ovviamente con paesi meno sviluppati (dove però hanno più carenze di noi nell’assistenza).
(Eurostat)
Non si può ammettere che quella strage fu frutto di una epidemia incontrollata, diffusasi rapidamente grazie a totale assenza di DPI anche negli ospedali e nelle RSA, che si sarebbe limitata anche con un anticipo di una settimana o due di lockdown.
La narrazione deve essere che il COVID19 era una influenza o poco più, che se si fosse lasciato circolare senza lockdown di sarebbe tutto risolto prima e addirittura con meno morti. Non si può ammettere che dove l’epidemia è arrivata dopo i danni sono stati limitati da misure di
contenimento non farmacologiche che devono essere invece inutili o dannose.
Mascherine, tamponi a tappeto specie negli accessi in ospedale, isolamento e quarantene, blocco visite in RSA, riduzione delle aggregazioni e occasioni di contagio e poi vaccini, vere terapie, ecc.
In audizione al Senato il prof. Palù presidente di @Aifa_ufficiale ha affermato che in Italia ci sono stati 608 decessi probabilmente correlati a vaccino COVID19 accertati con autopsia, tale affermazione è ovviamente oggetto ora di una campagna di propaganda novax:
Giustamente partendo dal dato di 608 morti “accertati” da vaccino con autopsia e segnalati da vigilanza passiva si può pensare che i morti reali siano diverse migliaia. Significherebbe qualcosa come un morto ogni 10 mila vaccinati.
In realtà il dato riferito da Palù non
corrisponde a quanto riportato da l rapporto @Aifa_ufficiale si cui sembra che 608 siano decessi segnalati e non quelli in cui si sarebbe concluso per una correlazione, tantomeno con autopsie.
@angeloselvini Premessa:
La medicina é piena di storie di farmaci promettenti che hanno dato risultati apparentemente miracolosi su campioni di 20-50 pazienti e che poi si sono dimostrate inefficaci quando provate su campioni di migliaia di casi randomizzati contro placebo.
@angeloselvini Per questo approvare ufficialmente l’uso di un farmaco che può avere anche effetti collaterali gravi non é una decisione leggera. L’epidemia da COVID si é sviluppata troppo velocemente per avere evidenze forti su farmaci usati per la cura, sono comunque in corso sperimentazioni.
@angeloselvini Tuttavia di fronte ad una malattia grave che purtroppo non é una banale influenza in Cina come in Italia i medici hanno spesso utilizzato farmaci sulla base di evidenze favorevoli pur molto limitate o su ragionamenti eziopatologici e dati da autopsie.
@fdragoni Senza il lockdown ci sarebbe stata una catastrofe umanitaria su tutto il territorio nazionale. Questo é evidente a tutti. É possibile che se si fosse gestita diversamente la situazione a Gennaio-Febbraio sarebbe stato fattibile un approccio meno drastico, se ad esempio:
@fdragoni 1) da Gennaio si fossero fatte quarantene sistematiche serie e restrizioni per tutte le persone in arrivo dalla Cina, invece che preoccuparsi del razzismo contro i ristoranti cinesi.
@fdragoni 2) da Gennaio si fosse avviato da parte di Governo e Protezione Civile un programma d’emergenza di acquisizione di stock di DPI e farmaci, potenziamento degli ospedali, preparazione degli stessi a possibile pandemia invece di accorgersi a Marzo che mancavano maschere e filtri.