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Mar 2 15 tweets 3 min read
Anche se la stima e la vicinanza personali verso ogni cittadino russo che disapprova l'operato del suo Governo restano immutate, la responsabilità delle scelte nazionali è sempre da attribuire ad un popolo in virtù della solidarietà collettiva che lo caratterizza.

1/
Facilmente si tende ad identificare nella persona che governa pro tempore la responsabilità di scelte criminali. Questo è solo parzialmente vero e non esime il popolo da esercitare un controllo su coloro che lo governano. Nemmeno giustifica i cittadini costretti a obbedire.

2/
Un apparato nazionale non è composto solo da soldati inviati a combattere o da poliziotti inviati a reprimere. Persino l'economia è solo un settore della vita nazionale, importante certo ma parziale.

La responsabilità collettiva del popolo è solidarietà di bene e di male.

3/
Tale solidarietà, in cui va distinta ma non separata la responsabilità personale dei singoli, tocca le scelte nazionali e internazionali, pubbliche e private.

Abbiamo passato decenni a cercare di capire come fosse stata possibile la WWII e quali ne fossero le responsabilità.

4/
Abbiamo compreso con grande confusione che non era possibile attribuire al solo Hitler e al solo Mussolini la colpa di aver sterminato milioni di innocenti.

Forse unica differenza tra il popolo tedesco e quello italiano è che il primo sostenne il dittatore fino alla fine.

5/
Il popolo italiano, con strumenti fortunosi, cercò di liberarsi del suo leader. Ma nemmeno questo può far dimenticare la responsabilità dei milioni di persone che approvarono e sostennero il regime.

Il popolo russo è attualmente oggetto di esecrazione a livello planetario.

6/
Non lo è per antipatie personali né per desideri di vendetta né tantomeno per volontà di sopraffazione.

Il popolo russo è esecrato perché sta partecipando attivamente alle scelte criminali del Governo che si è dato e che è internazionalmente riconosciuto. Questo basta.

7/
In ragione della responsabilità collettiva di un popolo sono pienamente favorevole a sanzioni che colpiscano l'intera nazione russa.

Io stesso troverei piuttosto originale che uno dei miei familiari facesse affari con chi mi avesse privato di libertà, di beni, della vita.

8/
Con QUESTO popolo russo, che non vuole né riesce a liberarsi del Governo, anzi partecipa attivamente ai suoi piani criminali, non si possono fare affari, fare sport, passare le vacanze, ascoltare musica, seguire accademici... al di là, ripeto, di stima e vicinanza personali.

9/
Contemporaneamente voglio ammonire chi pensa si possa ottenere vera pace senza vera giustizia. La pace, infatti, non è solo assenza di guerra.

A cosa servirebbe la pace, se fosse a prezzo della privazione della libertà? Tale era la Pax Romana, esempio da non seguire.

10/
La prima giustizia richiesta dalla pace è che si resti liberi, non si sia aggrediti; che non vinca la logica del più forte, la logica della violenza; che le popolazioni civili inermi non siano bersagliate dalle armi; che non si alimentino condizioni di odio o di vendetta.

11/
In un conflitto, il soggetto più debole, inerme, indifeso va sempre protetto contro il più forte, armato, offensore e l'aggressore va messo nelle condizioni di non fare ulteriori danni.

Ciascuno di noi lo farebbe in strada vedendo un bambino o un anziano in pericolo.

12/
Ancora di più si deve fare per un popolo.

Il rammarico è che questo comportamento si assuma prevalentemente quando le situazioni balzano alla nostra attenzione. Così può parlarsi pure di "guerre dimenticate" e di "popoli abbandonati".

Ma ciò non ne sminuisce l'urgenza.

13/
Fornire aiuti anche militari all'Ucraina è debito morale e nessuno può invocare la pace come assenza di guerra consapevole che si priva un popolo aggredito dal più forte della sua capacità di difendersi.

Chi può e non soccorre il più debole è complice di chi lo aggredisce.

14/
Perciò sono personalmente vicino al popolo ucraino e approvo incondizionatamente ogni aiuto della comunità internazionale perché esso possa difendersi dall'aggressore e torni presto a vivere in pace.

eof/

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Feb 28
Così @Don_Lazzara: "Non appartengo a nessun schieramento".

Sarà vero? Gli appelli alla pace del prete filosalviniano saranno sinceri, ispirati da buoni propositi cristiani, equidistanti?

Spoiler: un rapido giro tra i suoi tweet del passato sembra smentire quello di oggi.

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Con la rielezione di Putin del 2012 il commentatore in clergyman si eccita: è in arrivo una nuova primavera, per questo USA e Occidente vorrebbero farlo fuori. In pieno orgasmo vladimirolatrico invita persino Erdogan a preparare le valigie...

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Schierato contro Soros, nel più genuino stile complottista, il sedicente "pacifista" difende a spada tratta l'innocenza di Putin: lui che ricostruisce la Siria, lui che benedetto dal Patriarca di Mosca è colui il quale insieme ad Orban (!) protegge i cristiani della regione.

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Read 5 tweets
Feb 27
Non capisco il russo, ma le espressioni del viso sono un linguaggio piuttosto universale.

Qui i generali russi non appena il piccolo ex-funzionario del KGB nel video diffuso ha messo in stato di allerta il deterrente nucleare.

Non sembrano esattamente entusiasti. Image
Contrordine, compagni (sono momenti di grande confusione...)

Read 4 tweets
Jan 3
Mi si chiede se si sia sbagliato atteggiamento verso i #novax, se non sia possibile perseguire un diverso approccio.

Immagina per un momento... segui il mio discorso... fai finta che io sia un convinto #novax #nomask #antivax eccetera al punto da rifiutare l'ossigenoterapia.

1/
Pensa che io creda che il 5G con i nanotubi di metalli inoculati per mezzo di un misterioso genoma modificato in un vaccino sperimentale potrebbero farmi generare figli satanici e che con un telecomando i poteri oscuri potrebbero farmi morire per cottura del sangue a 50 °C...

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... e tutte le altre caxxate che hai letto e sentito.

Pensa per un istante che io non dubiti di quelle ma che sospetti invincibilmente che bigpharma, soros, i savi di sion, gli illuminati, bilderberg, siano confluiti tutti nel Nuovo Ordine Mondiale per conquistare la Terra.

3/
Read 16 tweets
Dec 15, 2021
La Messa di Natale con la presenza un esponente politico di un partito di destra non si celebrerà più.

Era stata propagandata con un manifesto che annunciava la celebrazione nella cappella privata di un hotel romano.

L'edificio è proprietà @AC1868.

1/

avvenire.it/attualita/pagi…
Tuttavia da ottobre di quest'anno l'hotel pluristellsto è stato dato in gestione a TH Group.

2/

mobile.ttgitalia.com/stories/hotel/…
Chi è TH Group? Si tratta di una Società posseduta in modo partitetico da Solfin e Cdp Equity per il 46% ciascuna e il restante 8% da ISA.

Da aprile il nuovo AD è Giuliano Gaiba, proveniente da Alpitour.

3/

lamescolanza.com/2021/04/14/giu…
Read 9 tweets
Dec 13, 2021
L'aiuto ricevuto da Francesca con cui ci seguiamo su TW mi ha dato un'idea. Francesca ha raccolto un mio sfogo e l'ha trasformato in un gesto concreto: #EccomiQui

Un gesto di sostegno per un ospite della Struttura in cui opero.

Così ho pensato: perché non coinvolgere altri?

1/
Da noi servono molte cose: dai calzini al sapone per le mani (per gli ospiti meno abbienti), da una pistola a colla agli strumenti a percussione ad una macchina per il caffè (per microprogetti riabilitativi).

Spesso è stato il personale a portare le cose da casa...

2/
Ho detto loro: "Chiediamo aiuto". Le Terapiste della Riabilitazione Psichiatrica mi hanno promesso di aggiornarmi in tempo reale sui bisogni che pubblicherò su una wishlist nel mio account Amazon.

28 ospiti in 2 comunità vivono qui stabili, 40 in 2 reparti ruotano.

3/
Read 5 tweets
Dec 12, 2021
Ho letto una cosa che mi dà da pensare.

Un'azienda pare decisa a trasferire la produzione altrove. La scelta di delocalizzare viene motivata con la diminuzione dei costi per essere maggiormente competitiva. Ciò significa licenziamenti da una parte e assunzioni dall'altra.

1/
Se un'azienda realizza un prodotto pur di qualità ma a prezzi fuori mercato, è inevitabile che perda clienti. E se perde clienti entra in crisi ed è costretta a interrompere la produzione.

Come trovare un giusto compromesso tra costi di produzione e attenzione ai lavoratori?

2/
Inoltre: se delocalizzare significa creare altrove posti di lavoro che consentiranno ad altrettante famiglie di avere un reddito, in che modo risolvere il conflitto tra lavoratori?

Infine, il ruolo dello Stato: è giusto o no che la collettività intervenga economicamente?

3/
Read 5 tweets

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