#Cobicistat, un farmaco utilizzato nel trattamento contro HIV, potrebbe essere efficace nella lotta a Sars-Cov-2. Questo è il risultato di uno studio (specifico che è uno studio in vitro e in un modello animale) pubblicato su mBio dell'American Society of Microbiology.
Come agisce Cobicistat? Blocca la fusione del virus nella cellula bersaglio, bloccando la corretta formazione della Spike. Su un modello animale di criceto, il farmaco si è dimostrato in grado di attenuare la progressione della malattia potenziando l'effetto del remdesivir.
La Spike deve essere "processata" (attivata) per poter agire come chiave. Si ha l'attivazione di due subunitá (S1 e S2) che permettono al virus di entrare all'interno della cellula. Come? La S1 contiene il Receptor Binding Domain che riconosce l'enzima di conversione dell'hACE2.
S2 presenta una piccola regione nota come FP (peptide di fusione) che consente e facilita l'ingresso e la fusione del virus nella cellula. Quando S1 si lega al recettore, S2 cambia conformazione e inserisce FP nella membrana della cellula.
Dopo l'iniziale fase di attacco, la serina proteasi della cellula taglia una piccola porzione di S2 e attiva la Spike. Ecco che l'azione del farmaco potrebbe risultare molto promettente per bloccare dall'inizio il virus.
Piccola appunto (me ne sono accorto solo ora): RBD (Receptor Binding Domain) riconosce l'enzima ACE2 (Angiotensin Converting Enzyme 2) che si è scoperto fungere anche da recettore, da qui il nome recettore cellulare ACE2 (Li et al., 2003).
La proteina Spike non viene "attivata in 2 subunitá" ma viene processata e scissa in 2 subunitá (S1 e S2) e solo successivamente verrà attivata (scissione in S2) per consentire al virus di entrare nella cellula.
Nel dettaglio, un enzima cellulare transmembranario (serina-proteasi, tecnicamente noto come TMPRSS2) taglia la Spike nelle due subunitá (processo di priming della Spike). Dopo la fase di attacco (legame S1 ad ACE2), la TMPRSS2 taglia una porzione di S2 e attiva la Spike.
Evento che consente al virus di entrare nella cellula per endocitosi o per fusione diretta dell'involucro virale con la membrana cellulare ((Hoffmann et al., 2020; Xia et al.,
2020). Questo per maggior chiarezza e precisione.

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