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Mar 11 18 tweets 7 min read
@lameduck1960 Il fabianesimo *non* è socialismo: è mistificazione borghese, tanto che non è un caso che Marx ed Engels decisero di chiamarsi "comunisti". I fabiani sono l'origine del piddinismo mondiale, del globalismo culturale: sono i più velenosi e pericolosi *tra i reazionari*.
@lameduck1960 Per saperlo basta leggere la disputa tra i socialisti - Luxemburg e Lenin - e Bernstein, che da marxista, dopo una visita a Londra dai fabiani, ritorna piddino con, "l'importante è il percorso, e non la meta". Ovvero, cari oppressi, TEMPOREGGIATE, e nel frattempo crepate.
@lameduck1960 Per capire il socialismo marxiano, purtroppo, bisogna studiare, perché è, in senso positivistico, "scientifico": Marx è padre delle SCIENZE sociali, e fa "un'analisi economica delle istituzioni". E arriva a una conclusione: il problema non è "l'usura" in sé. (O la crematistica,
@lameduck1960 come dicevano i greci. Perché la filosofia nasce, tra le varie cose, per evitare che la "crematistica" disintegri la società).

Il capitalismo liberale è, possiamo affermare, crematistica applicata a ogni aspetto della vita umana e a ogni rapporto sociale.
@lameduck1960 E questa viene materialmente COSTITUZIONALIZZATA negli ordini liberali e derivati - fascismo e nazismo, ad es., ma anche franchismo, pinochettismo, ordoliberismo ecc.) - ed ha come ISTITUZIONE FONDAMENTALE la mediazione del mercato per accedere ai mezzi di produzione: questa
@lameduck1960 "mediazione" è chiamata "proprietà privata dei mezzi della produzione", aka *capitale*.

Una volta che la classe dominante ha preso i beni collettivizzati e li ha privatizzati - ad es. le "enclosure" - e ha di fatto spossessato qualsiasi lavoratore dei mezzi della produzione,
@lameduck1960 ha, da una parte reso più efficiente la produzione dando una svolta alla rivoluzione industriale, organizzando la produzione, dall'altra hanno reso impossibile, a chi doveva vendere il proprio lavoro per vivere, l'accesso ai mezzi di produzione. Perché le barriere di accesso al
@lameduck1960 mercato dei mezzi della produzione erano troppo alte per il proletariato sdentato.

L'unico modo di accedere per i lavoratori alla libertà, ovvero ritrovare un minimo di autonomia, era l'intervento dello Stato. Ovvero un intervento COLLETTIVO (perché l'ente statale questo
@lameduck1960 rappresenta) che permettesse ai lavoratori di accedere ai mezzi di produzione SENZA passare dal mercato. Mercato che in un sistema così fondato è controllato da chi ha accumulato originariamente quella che diventerà "il capitale": ovvero coloro che diventano gli OLIGOPOLISTI.
@lameduck1960 Quindi qual è il presupposto irrinunciabile del capitalismo liberale? La proprietà PRIVATA dei "mezzi della produzione". Ovvero lo Stato - ente collettivo - NON deve intervenire nel mercato SE NON in funzione della perpetuazione del dominio del mercato, ovvero del dominio degli
@lameduck1960 oligopolisti. (Aka "capitalisti", aka "rentier").

Ovvero col capitalismo liberale LIBERTA' = Proprietà privata dei *mezzi di produzione* = Capitale = K.

I socialisti di dottrina marxiana non possono che concepire un'unica soluzione: RIVOLUZIONARE le ISTITUZIONI FONDAMENTALI.
@lameduck1960 E quali sono?

In primis la PROPRIETA' PRIVATA ***DEI MEZZI DELLA PRODUZIONE***, ovvero abolire il capitalismo.

Come?

Se per i capitalisti la ricchezza prodotta Y è funzione del capitale K e del lavoro L, y=f(K,L), dove K ed L sono i fattori della produzione, allora significa
@lameduck1960 che a livello sociale, la distribuzione del reddito fra i fattori produttivi genera un conflitto: ciò che economicamente è il conflitto distributivo, a livello sociale e politico diventa il conflitto STRUTTURALE tra lavoratori e capitalisti.

Per i socialisti che hanno studiato
@lameduck1960 le scienze sociali sulle orme di Marx, diventa chiaro che l'obiettivo è rivoluzionare lo Stato *liberale*, imponendo come istituzione fondamentale non più il capitale (K) - che tutela la borghesia oligopolista, per cui la LIBERTA' del capitale è il proprio prestigio sociale e
@lameduck1960 POTERE politico - ma rivoluzionare la costituzione dell'ordine sociale ponendo il Lavoro (L) a fondamento dell'ordine sociale, e imponendo alla Stato (come ente collettivo) di agire praticamente per socializzare l'economia, ovvero i mezzi della produzione, il reddito e gli
@lameduck1960 sforzi fiscali in senso progressivo. Spiazzando il mercato con lo Stato.

Ciò è stato fatto in modo molto diverso in funzione del momento storico e della GEOGRAFIA CULTURALE: in oriente, in cui vigevano particolari istituzioni (di cui la cultura politica è parte) sono stati
@lameduck1960 tentati dei percorsi, in occidente altri.

Ma questa esigenza era universalmente sentita data l'INUMANITA' di questo modo di produzione CHE IMPLICA modelli sociali *ben definiti*. Mostruosi.

E se non è chiaro oggi, è perché i mezzi della produzione cognitiva (capitale per
@lameduck1960 definizione) hanno PROPAGANDATO tramite istruzione e media di massa L'IRRAZIONALISMO in ogni campo del sapere e della cultura.

L'irrazionalismo è il demonio, è alienazione.

Ma non credo che dobbiamo spiegare oltre perché tutti abbiam studiato psicologia.

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Conducono @bassarelli e @betabeame.

TEMA: Linguaggio ed Ermeneutica

Con lectio magistralis de #IlPedante.
twitter.com/i/spaces/1ynKO…
Il tema della discussione si inserisce nel macrotema PROPAGANDA e INDOTTRINAMENTO.

Ricordiamo come è strutturato lo spazio: questo non è una tipica stanza in cui si discute, ma è organizzato in modo tale che i relatori possano esporre i propri lavori di ricerca preparati nei
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@michele81660 Mmmmm... le tensioni sui prezzi o meno dipendono sempre tra salari/profitti vs rendite, no?

Di solito sono i rentier che gestiscono la politica monetaria delle banche centrali e, come in UE, dettano pure la politica fiscale.

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