Il 16 marzo la #Lettonia non commemorerà il giorno della memoria dei legionari lettoni per non fornire ai media controllati dal #Cremlino un ulteriore pretesto per accusare il Paese baltico. Due parole sulla questione, scottante perché legata alla “#denazificazione” (1/9)🧵
La #Legione lettone è sempre stata decisamente controversa, dal momento che questi uomini erano formalmente un’unità delle Waffen-#SS. La Russia ha dunque sempre visto questa commemorazione come un tentativo di lodare il #nazismo.
Da parte lettone, invece, la visione è diversa: la Legione non avrebbe mai commesso crimini di guerra, ma avrebbe invece combattuto contro l’Armata rossa che aveva occupato i #Baltici nel 1940.
La #memoria rappresenta la ricostruzione del passato in base agli imperativi del presente. In questo caso la memoria è sfruttata da entrambe le parti per legittimare azioni nel presente.
Oggi nei Baltici si cerca di offuscare il #collaborazionismo nazista per rilanciarsi come vittime dell’occupazione sovietica e compattare il fronte anti-russo.
La #Russia, invece, ha interiorizzato una sorta di missione ecumenica, che la pone come salvatrice dell’#Europa dal nazi-fascismo. Motivo per cui spesso qualsiasi tipo di opposizione o istituzione anti-russa è definita come “nazista”.
La Lettonia non riconosce il 16 marzo come data ufficiale per la commemorazione, ma garantisce comunque la libertà di farlo ai propri cittadini. Nel 2011 la Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza ha espresso preoccupazione per ciò.
La decisione da parte di #Riga arriva nel momento in cui Mosca porta avanti una rinnovata propaganda di “denazificazione” collegata all’attuale invasione dell’#Ucraina.
Intimoriti dallo scenario ucraino, oggi a #Riga si preferisce prevenire qualsiasi azione russa. Questa memoria potrebbe, infatti, ritorcersi contro i lettoni stessi.
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Nelle ultime due settimane sono state adottate sanzioni contro la cerchia di #Putin. In Occidente si pensa che così facendo, potremmo assistere ad un regime change a #Mosca per mano degli alti ranghi. Perché questo potrebbe non succedere mai? (1/8)🧵
1) Innanzitutto è necessario definire a quale gruppo di fedelissimi ci si riferisce. Ad oggi, gli #oligarchi (intesi come “businessmen”) sono stati soppiantati dall’establishment nell’ambito della sicurezza, i cosiddetti #siloviki.
Se Putin riesce a controllare i siloviki, non dovrà poi preoccuparsi così tanto degli uomini d’affari. Questo non significa che figure come Roman #Abramovič non contino niente, ma che è più sensato far pressione più sui siloviki che su un Oleg #Deripaska.