🧵 1/ La debacle #UE sulla questione sanzioni al petrolio russo dimostra l'incapacità strategica dell'attuale leadership europea e quanto l'ideologia fine a sé stessa porti a risultati disastrosi, come purtroppo stiamo vedendo troppo spesso a #Bruxelles (vedasi #GreenDeal)
2/ Molti commentatori politici hanno dimostrato ancora una volta, riguardo all'atteggiamento di #Orban in consiglio, di non comprendere alcune dinamiche fondamentali per capire la politica europea. Prima si sono scagliati contro #Orban burattino di #Putin;
3/ Poi si sono accorti con ritardo che l'opposizione di #Orban era principalmente una questione di interesse nazionale per evitare effetti nocivi sull'economia del proprio Paese, un atteggiamento comune in #UE che solo alcuni in Italia deplorano;
4/ Il prossimo e più importante passo sarà accorgersi che non è stata una grande idea fare una crociata pretestuosa e ideologica sullo stato di diritto contro alcuni paesi e in particolar modo l'#Ungheria bloccando i fondi del #recoveryfund, facendo covare vendetta ad #Orban.
5/ E infatti alla prima occasione utile #Orban si gusta la vendetta contro un'inadeguata commissione europea: fin che non avrà ciò che gli spetta, non mollerà l'osso. Che questo serva da lezione ai moralisti eurolirici che sono i primi nemici della cooperazione europea. Fine.
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🧵 #Merkel non ha lasciato molte eredità positive all'#UE nel suo ventennio di cancellierato, ma una sicuramente: l'aver sempre privilegiato l'unità nel procedimento di integrazione europea piuttosto che lunghi salti da canguro forzati a maggioranza. (1/4)
La cancelliera era consapevole che forzare certi passi a colpi di maggioranze avrebbe lacerato l'UE, come successo in molti casi, e ha sempre preferito approccio prudente, soprattutto dopo #Brexit e in una situazione in cui l'Unione era sempre più lacerata, anno dopo anno. (2/4)
Oggi la #Merkel non c'è più e i suoi (presunti) eredi sembrano voler pericolosamente forzare la mano su questo principio, che ha permesso all'UE di stare faticosamente a galla. Il discorso di oggi di #Macron lo conferma, segnando la volontà di un'Unione "accozzaglia". (3/4)