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Jun 6, 2022 38 tweets 13 min read Read on X
1/n
Se amate la politica, anche quella fatta di pugnalate dietro la schiena, di colpi sopra e sotto la cintura, salvate questo tweet e seguite questo thread.
Prima vi spiegherò i dettagli della tentata "congiura" ai danni di #BorisJohnson, poi vi aggiornerò fino al voto finale.
2/n
Johnson è l'uomo che non ha mai perso un'elezione. Due volte sindaco di Londra, la scommessa vincente sulla #Brexit, la conquista della leadership Tory, l'incoronazione a primo ministro nel 2019.
Chissà se stasera riuscirà a mantenere intatta questa patina di imbattibilità.
3/n
Non che abbia molta scelta.
Sir Graham Brady presidente del Comitato 1922, il gruppo parlamentare del Partito Conservatore, ha annunciato oggi che la soglia del 15% dei parlamentari necessaria a richiedere il voto di sfiducia contro il proprio leader è stata raggiunta.
4/n
Soltanto Brady conosce il numero esatto di lettere di sfiducia recapitategli. C'è chi gliele ha consegnate di persona, chi le ha affidate ad un collega, chi si è limitato ad una mail.
Fatto sta che almeno 54 parlamentari conservatori su 359 ad oggi vogliono la testa di BoJo.
5/n
Quanti congiurati in questa foto?
6/n
Cosa succederà ora. Brady ha comunicato alla stampa l'avvio della procedura di sfiducia questa mattina, ma il primo ministro è stato informato già ieri sera.
7/n
La votazione avrà luogo questa sera, fra le 19 e le 21 italiane, a scrutinio segreto, con ogni probabilità al primo piano del palazzo di Westminster, nella stessa stanza, la numero 14, in cui il Comitato si riunisce periodicamente.
Tempi rapidissimi. Perché?
8/n
Con ogni probabilità la richiesta di bruciare i tempi è arrivata da Downing Street, nella convinzione che concedere più tempo alla fronda significherebbe consentirle di allargare il proprio consenso.
Meglio allora togliersi il dente, chiudere gli occhi, incrociare le dita.
9/n
Il "magic number" da raggiungere per Boris Johnson è 180. Al primo ministro occorre infatti il 50% più uno dei voti per assicurarsi la permanenza a capo del partito e del governo. Più in generale: la sopravvivenza politica.
10/n
Vincere oggi assicurerebbe al primo ministro un periodo di "grazia" della durata di un anno, secondo le regole. Ma queste, si sa, possono essere cambiate. Lo sa bene Theresa May, nel 2018 sopravvissuta con oltre il 60% dei voti. Salvo cedere lo scettro 5 mesi dopo a...BoJo.
11/n
Nell'articolo approfondito trovate:
- come si è arrivati all'assalto a Boris Johnson di stasera;
- le incognite sul voto;
- le previsioni sull'esito finale (aggiornate di ora in ora)
dangelodario.it/2022/06/06/ass…

#ConfidenceVote #BorisJohnson
12/n
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steadyhq.com/it/dangelodario
13/n
Johnson nel frattempo ha inviato una lettera ai parlamentari conservatori dicendo tra le altre cose che stasera hanno "l'occasione per porre fine all'ossessione preferita dei media" e che è "fiducioso che se riusciremo a unirci nei giorni a venire, (...) vinceremo di nuovo".
14/n
Jeremy Hunt, già ministro degli Esteri nel governo May e sfidante di Boris Johnson nel 2019 per la leadership Tory, ha annunciato che voterà contro di lui questa sera, lasciando intendere che l'alternativa è consegnare il Paese ai Laburisti nel 2024.
15/n
Will Walden, ex consulente di Johnson, ha detto che anche con una vittoria risicata BoJo non si dimetterà:"Non fa retromarcia. Il suo mantra è l'aratro. Qualunque sia il problema, vai avanti". Per lui ci vorranno "molte persone armate di revolver per convincerlo a lasciare".
16/n
Cos'hanno in comune questi tweet di 3 ministri del governo BoJo? In ognuno c'è la frase:"The PM has got the big calls right". Significa che "il primo ministro ha azzeccato le scelte importanti".
Sembra esserci una regia: ok, Boris avrà commesso degli errori, ma perdonatelo.
17/n
A circa tre ore dall'inizio del voto di sfiducia, hanno espresso il loro pubblico sostegno nei confronti di Boris Johnson 105 parlamentari del Partito Conservatore.
Il magic number per sfangarla è fissato a quota 180. Quello per parlare di una vittoria politica ben più sù.
18/n
E se BoJo cadesse sul serio? Un sondaggio istantaneo condotto oggi da YouGov delinea il caos.
Agli elettori conservatori consultati sono prospettati alcuni nomi: tra essi è avanti il segretario alla Difesa, Ben Wallace. Ma la % più alta è quella del "nessuno dei precedenti".
19/n
Si entra nel vivo. Johnson sta per iniziare a parlare in una riunione a porte chiuse coi suoi parlamentari. Applausi al suo arrivo, colpi sui banchi e sul pavimento, come da tradizione. Un discorso/appello per convincere gli indecisi a "guardare oltre il proprio ombelico".
20/n
Attenzione! Boris Johnson potrebbe aver commesso un grave peccato di arroganza.
Nel discorso a porte chiuse ai parlamentari, rispetto alla sua condotta nel Partygate, avrebbe detto: "Lo rifarei". Queste parole stanno montando sui social e rischiano di mettere nei guai BoJo.
22/n
Che siano ore frenetiche per Boris Johnson si evince anche da una grave infrazione del protocollo. Nessuna stretta di mano con la premier estone Kaja Kallas all'esterno del n. 10 di Downing Street, apparentemente per evitare i giornalisti.
23/n
A dieci minuti dall'inizio del voto di sfiducia sono 131 i parlamentari del Partito Conservatore che hanno detto pubblicamente che voteranno a favore di Boris Johnson.
Ricordo che BoJo deve portare a casa ALMENO 180 voti.
24/n
Si è cominciato a votare! Non come da previsioni nella stanza numero 14, quella utilizzata dal Comitato 1922 per le grandi riunioni, bensì nella numero 10 del Palazzo del Parlamento. La 14 sarà comunque utilizzata per annunciare l'esito del voto, atteso intorno alle 22:00.
25/n
Una chicca in arrivo...
26/n
"E se non credete che possiamo vincere di nuovo, allora non avete studiato la mia storia o quella di questo partito!".

dangelodario.it/2022/06/06/bor…

Un po' un discorso motivazionale, un po' un ultimo appello: l'all in di Boris #Johnson, tradotto per voi.
27/n
A votazione ormai in corso da un'ora e mezza sono 156 i parlamentari conservatori che hanno dichiarato pubblicamente il loro voto a favore di BoJo. Quota 180 si avvicina...
28/n
Seggio chiuso! Ciò che è fatto è fatto: il destino di Boris Johnson in questo momento è già scritto. Dobbiamo solo leggerlo...
29/n
Nervosismo tra i sostenitori di Boris Johnson: uno di loro avrebbe detto, riferito ai suoi colleghi conservatori, "sono un mucchio di serpenti!".
30/n
Fonti del team di Boris Johnson citate dalla Bbc sono ottimiste sul fatto che il primo ministro abbia vinto il voto di sfiducia. La grande domanda resta "di quanto". Sarà una vittoria politica o una vittoria di Pirro? La risposta è attesa intorno alle 22:00...
31/n
Ultimi minuti di attesa...
32/n
Finalmente il risultato: Boris Johnson vince il voto di sfiducia con 211 Sì e 148 No!
Un successo aritmetico ma non politico. Oltre il 40% del Partito Conservatore in Parlamento vuole la sua testa. La resa dei conti non è finita qui, potete giurarci.
33/n
6⃣3⃣ i voti di scarto a favore di Boris Johnson.
Peggio persino di Theresa May, vittoriosa sì in un voto simile nel 2018, ma costretta a lasciare dopo appena 5 mesi.
Mettiamola così: se #BorisJohnson sarà il candidato Tory nel 2024 vorrà dire che è un fuoriclasse.
34/n
Messaggio di Keir Starmer, leader del Labour: tentativo di azzannare Boris Johnson nel momento di massima difficoltà!
35/n
Errore tattico a mio avviso da parte di Keir Starmer: il leader Labour nel suo messaggio ha attaccato i parlamentari conservatori dicendo che si sono "attaccati saldamente a Boris Johnson e a tutto ciò che rappresenta".

Se c'era un modo per ricompattare i Tory...è questo.
36/n
E dopo avervi scortato nei corridoi di Westminster, vado a cenare (no, non saranno fish & chips)!
Ps: volete unirvi ad Edoardo R.? Chi è?
È l'unico nuovo iscritto al Blog dopo una giornata massacrante!
steadyhq.com/it/dangelodario
Se avete apprezzato il mio lavoro, fatelo! Grazie
37/n
No, non posso ancora andare a mangiare: sta parlando Boris.
Tu hai già cenato eh, BoJo? Beato te...
38/n
#BorisJohnson definisce la vittoria nel voto di fiducia una "very good news" e parla di un risultato "decisivo e conclusivo". Dice che da oggi il governo potrà dedicarsi esclusivamente ai problemi della gente. La sensazione è che stia cercando di convincersene lui in primis.

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Aug 21
🇸🇦 Mohammed bin Salman e il Gioco del Trono: gli intrighi di corte, l'anello avvelenato, il golpe. Dentro i segreti del Regno saudita - 1^ PARTE

1/11

È un fatto: non si può prescindere dalla figura di Mohammed bin Salman per capire il Medio Oriente. Quello di ieri, quello di oggi, soprattutto quello di domani. Poche ore fa, la BBC ha presentato uno straordinario documento sull'uomo più potente del Regno saudita, il Principe della Corona, l'erede al trono di Re Salman. Lo ha fatto beneficiando delle rivelazioni del più importante dissidente saudita in esilio, un uomo vicinissimo al rivale per eccellenza di MBS, suo cugino, Mohammed bin Nayef, oltre che ai vertici degli 007 occidentali. E allora sul taccuino hanno fatto capolino alcune domande: chi è Mohammed bin Salman? Un "riformista" o un assassino? Un impostore o un visionario? Un alleato dell'Occidente o un suo nemico? Dal documentario della BBC trae ispirazione un approfondimento del Blog in due puntate denso di retroscena.

Altre anticipazioni sono forse superflue: benvenuti al Gioco del Trono. E buona lettura.Image
🇸🇦 2/11
Narra la leggenda che per estrarre dalle dune un Regno a propria immagine e somiglianza Ibn Saud attinse da carisma e abilità fuori dal comune. Una taglia imponente per incutere terrore ai nemici, valore in battaglia per meritare il rispetto dei propri, e talento politico in eccesso, per riunire innumerevoli tribù, rigorosamente sotto il proprio tacco.Image
🇸🇦 3/11
Giunto in età da pensione, chiamato ad indicare un erede, Saud optò da tradizione per il primogenito: unica garanzia di sangue puro.

Ma 22 mogli e 45 figli maschi imposero il pagamento di un dazio, la ricerca di una soluzione ingegnosa, pena la messa a repentaglio di già fragili equilibri coniugali, per ragioni facilmente intuibili.

Di qui la pensata: una volta scomparso il primogenito, il passaggio di testimone sarebbe avvenuto per via orizzontale. Non di padre in figlio, ma da un fratello all'altro, così da concedere una chance più o meno all'intera stirpe. Le madri espressero consenso, il compromesso fu raggiunto.

Eppure nemmeno una spartizione di potere così peculiare potrebbe spiegare oggi la presenza sul trono saudita del 26esimo figlio del Fondatore. Figurarsi l'influenza nazionale e regionale della sua discendenza diretta, ovvero del 38enne divenuto nel frattempo talmente celebre da essere riconosciuto (e temuto) al pronunciare tre semplici lettere: emme, bi, esse, semplicemente Mohammed bin Salman.Image
Read 11 tweets
Jul 29
🚨🇻🇪Attenzione, importante. Il Consiglio Nazionale Elettorale dichiara Nicolas #Maduro vincitore delle elezioni presidenziali in #Venezuela con 5.150.09 di voti e il 51,20% contro il 44,02% (4.445.978 di voti) di Edmundo González. Estrema attenzione adesso alla possibile reazione della piazza, dinanzi a quello che appare l’ultimo colpo di mano del dittatore.Image
2/n
🚨🇻🇪Prime dichiarazioni di Nicolas #Maduro da Palazzo Miraflores dopo la comunicazione del risultato elettorale: “Non hanno potuto con le sanzioni, con le aggressioni, con le minacce, non hanno potuto ora e non potranno mai con la dignità del popolo del #Venezuela”.
3/n
🚨🇻🇪🇨🇱 Il #Cile è il primo Paese a mettere ufficialmente in discussione il risultato delle elezioni in #Venezuela. Il presidente #Boric annuncia che non riconoscerà i risultati fino a quando non saranno resi verificabili con la messa a disposizione dei verbali dai seggi.
Read 71 tweets
Jul 14
🚨🇺🇸 ANALISI DELL'ATTENTATO A DONALD TRUMP
1/6

L'America è sotto choc: l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald #Trump, ha subito un attentato durante un comizio a #Butler, in #Pennsylvania. Le sue condizioni sono buone: Trump è stato molto fortunato. Per quanto le informazioni sulla dinamica dell'accaduto siano ancora incomplete, la visione dei filmati e le informazioni provenienti dal Secret Service ci consentono di tracciare una prima analisi dei fatti e di delineare ciò che potrebbe succedere nelle prossime ore e nei prossimi giorni.Image
2/6
🚨🇺🇸 Di tutti i video fin qui diffusi dai media americani ce n'è uno che più degli altri fornisce informazioni sul tentato assassinio di Donald Trump. Ma partiamo con ordine: chi ha sparato al leader dei Repubblicani? E da dove? L'immagine qui sotto fornisce un quadro chiaro. Gli agenti delle forze dell'ordine hanno recuperato dalla scena del crimine un fucile semiautomatico di tipo AR-15: ad imbracciarlo un uomo di carnagione bianca. Il Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives (ATF) ha avviato una procedura di tracciamento di emergenza dell'arma ritrovata per cercare di risalire all'identità dell'attentatore. La polizia crede sia questione di poche ore prima di ottenere le conferme necessarie.Image
3/6
🚨🇺🇸 Il Secret Service ha chiarito che il tiratore ha aperto il fuoco dal tetto di un edificio posto all'esterno del perimetro di sicurezza. Siamo in presenza di una prima falla nella protezione dell'ex Presidente. L'azione di "bonifica" delle aree circostanti è la più importante tra quelle che precedono un raduno di massa avente come protagonista un ex inquilino della Casa Bianca. Il fatto che il cecchino abbia aperto il fuoco da circa 120-150 metri non è una giustificazione ma un'aggravante.Image
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Jun 24
🇺🇸Tutti i segreti del dibattito Biden-Trump

1/11

Nell'ottobre del 2016, Joe #Biden è un uomo ancora forte. Lo zio d'America che vacilla sotto i colpi della vita, ma non si piega. Chi lo conosce sa bene cosa sta passando: la morte di Beau, suo figlio, è una ferita che non si rimargina. E al confronto, l'amarezza provata nei confronti di Barack #Obama è quasi una carezza.Image
2/11
🇺🇸 Eppure il rancore, ogni tanto, si riaffaccia. Soprattutto adesso che Donald #Trump sembra davvero poter mettere le mani sulla Casa Bianca.

Biden credeva e sperava di essere lui, la scelta del suo presidente, l'uomo giusto al posto giusto per sfidare The Donald. Pensava di meritarlo. Credeva di poter vincere. Ma è nell'agone politico da troppo tempo per non capire che non è questo il momento di combattere questa battaglia.

Così, quando sale sul palco di Wilkes-Barre, Pennsylvania, per tirare la volata a Hillary #Clinton, la rabbia in purezza che fa capolino sul suo volto è quella che prova verso l'America, la sua America. Non si capacita che i suoi connazionali possano prendere in considerazione di scegliere un individuo come Trump per la presidenza. Li conosce, è uno di loro da sempre. E pagherebbe per potere sfogare una parte, una minima parte, del suo dolore in questa guerra che è sua soltanto in parte:

"La stampa mi chiede sempre se non vorrei essere io a dibattere con lui. No, vorrei che fossimo al liceo: così potrei portarlo dietro la palestra. Ecco cosa vorrei".
3/11
Nel gennaio di quasi otto anni dopo, quando un Premio Pulitzer come Evan Osnos lo raggiunge all'interno dello Studio Ovale, è chiaro che il furore di quel giorno sia svanito. Se n'è andato insieme al vigore e alla bellezza di un uomo che sulla propria pelle ha sperimentato più di altri quanto i dolori della vita siano in grado di segnare il cuore, la mente e pure il fisico.Image
Read 11 tweets
Jun 6
🚨🇺🇸🇬🇧🇨🇦🇩🇪🇫🇷

6 giugno 1944.

#Utah, #Omaha, #Juno, #Sword, #Gold. Il vento della Storia soffia forte sulle spiagge di #Normandia. Più di 150mila soldati Alleati sono pronti per lo Sbarco. Conoscono i rischi dell'operazione anfibia più ambiziosa che sia stata mai tentata. Sanno che molti di loro non toccheranno terra, né torneranno a casa. Ma non c'è altra scelta per cambiare le sorti della Guerra, per costringere le truppe del Terzo Reich ad alleggerire la pressione sul fronte orientale, dove da tre anni l'Armata Rossa sostiene il peso di feroci combattimenti contro l'esercito nazista.

Così il portellone sta per spalancarsi, soldato, amico mio. Ci attendono acque gelide, grandinate di colpi nemici. E questo Cielo, sopra di noi, adesso fa paura. Pare così vicino che forse ci finiremo dentro.

Via, via, non adesso, non qui. Siamo troppo giovani per morire.

Lo so, hai ragione tu, siamo preparati, addestrati: "I migliori del mondo", dici sempre. E voglio crederci: la Vittoria sarà nostra. Perché non abbiamo altra scelta. Perché combattiamo per un ideale più grande della mia vita, pure più della tua.

Ma il fatto è che non si è mai veramente pronti, no? Come potremmo esserlo?

Dammi la mano, soldato, amico mio. Un'ultima stretta. E mentre chiudi gli occhi, dimmi: a chi stai pensando? Chi è che a casa già ti aspetta? Ora riaprili. Il futuro è arrivato troppo in fretta. Andiamo a prenderci la Libertà, non è lontano, è solo oltre queste spiagge.

Il Blog rivive il D-Day. Al racconto del 6 giugno 1944 si alterneranno le dichiarazioni dei leader mondiali presenti oggi in Normandia per celebrare l'80esimo anniversario dello Sbarco Alleato.👇

dangelodario.it/2024/06/06/80-…Image
🚨🇺🇸🇬🇧🇨🇦🇩🇪🇫🇷 2/n
Non siamo i primi ad entrare in azione: è dall’alba che l’aviazione bombarda le postazioni nemiche. I tedeschi ci aspettano. Sanno che arriveremo. Ma non sanno il luogo e il giorno. Adesso ci sentiranno, eccome se lo faranno! Eppure le nuvole sono troppo basse. Così sarà difficile colpirli. I nostri colpi vanno troppo lunghi. Le difese nemiche sono quasi intatte. Dovremo ritentare.Image
🚨🇺🇸🇬🇧🇨🇦🇩🇪🇫🇷 3/n

Lo Sbarco è imminente. Doveva essere ieri, il 5 giugno, il giorno della Storia. Ma il meteo conta. E non era dalla nostra. Forse era un segno. Siamo noi, gli americani, i primi a lanciarci. La spiaggia è quella di Colleville-sur-mer. Ma per noi è semplicemente un nome in codice: Omaha Beach. Siamo stanchi, sfiniti da estenuanti ore trascorse in mare. Ma questo non è neanche l'inizio. Il mare è agitato. Lotteremo pure con lui, se necessario. Non guarderemo indietro, ma solo avanti.Image
Read 19 tweets
May 23
🚨🇨🇳🇹🇼🇺🇸
1/9 Importanti sviluppi dall'Indo-(poco)Pacifico. Nelle ultime ora la #Cina ha lanciato esercitazioni militari su larga scala intorno a #Taiwan. A definire la gravità di quanto sta andando in scena sono le parole del tenente generale Stephen Sklenka, numero due dell'esercito USA nella regione: "Ci aspettavamo qualcosa del genere, francamente", ma questo "non significa che non dobbiamo condannarlo" perché "è una cosa preoccupante".Image
2/9
🇨🇳🇹🇼🇺🇸 Contesto: perché è importante quanto accade a #Taiwan? Perché è il possibile punto di rottura dell'equilibrio internazionale, il fronte più caldo delle tensioni tra USA e Cina.
La novità delle ultime ore è l'arroganza con cui Pechino motiva le sue esercitazioni. Il portavoce dell'Esercito Popolare di Liberazione parla senza timidezze di "severa punizione per gli atti separatisti delle forze indipendentiste di Taiwan" e di "forte avvertimento contro l'interferenza e le provocazioni di forze esterne".
3/9
🇨🇳🇹🇼🇺🇸 L'obiettivo dichiarato delle esercitazioni è quello di "testare le capacità di combattimento reali", mediante "pattuglie di preparazione al combattimento mare-aria, l'acquisizione dell'intero campo di battaglia e colpi di precisione su obiettivi chiave". Le esercitazioni "coinvolgeranno il pattugliamento di navi e aerei che si avvicinano intorno all'isola di Taiwan e operazioni integrate all'interno e all'esterno dell'arcipelago di isole per testare le capacita' di combattimento congiunto reale delle forze di comando".

Con una battuta si potrebbe dire che questa "non è (solo) un'esercitazione".Image
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