Oggi ci vuole un thread.
Sull'affare #ENI#Draghi#Algeria, è partita una gigantesca campagna per spargere la notizia falsa che #Sonatrach, la #ENI algerina, sarebbe al 49% della russa #Gazprom e che il gas che compriamo sarebbe quindi russo.
Vediamo perché sono balle?
1/10
Oltre ai portatori di acqua professionisti, la disinformatja, che vuole convincervi dell'ineluttabilità della dipendenza dal gas #russo, è aiutata più o meno consapevolmente da innumerevoli volontari che diffondono fake news allo scopo di influenzare l'opinione pubblica.
2/10
Iniziamo col dire che #Sonatrach come si può verificare in 2 minuti è al 100% dell''#Algeria per legge e che #Gazprom ad oggi non tira fuori 1 metro cubo di gas nel paese, come si evince dal loro stesso sunto delle operazioni.
3/10
Quindi la missione #ENI/governo in #Algeria cosa aveva in oggetto?
Molte cose tra le quali gas estratto da #Sonatrach sui propri impianti, che sono i più grandi del paese, e altre 2 concessioni nella zona del #Berkine, non distanti da altri siti produttivi controllati da ENI
5/10
Nello specifico nella tornata di Luglio di accordi stretti tra #ENI e #Sonatrach, gli italiani hanno acquisito i diritti sulle concessioni 404 e 208 nel #Berkine, in precedenza dell'azienda USA Anadarko, che li ha restituiti nel 2020 obbligata dall'antitrust americano.
6/10
#ENI è la prima azienda estrattiva straniera in #Algeria e da anni fa grandi investimenti e stringe partnership per acquisire un ruolo centrale nella politica energetica algerina. Al momento controlla circa 32 tra concessioni esplorative ed impianti estrattivi.
7/10
Non è facile trovare informazioni dettagliate sulle concessioni, ma non è difficile trovare alcuni dei siti estrattivi in concessione ad #ENI più noti e verificare proprietà, riserve e produzione.
Basterebbe volerlo fare.
8/10
La partnership di #ENI con #Algeria va oltre l'estrazione, è il principale attore nello sviluppo della rete di trasporto e distribuzione del paese. Inoltre sta costruendo impianti fotovoltaici sui siti propri e di altri produttori, per abbattere i consumi interni di gas.
9/10
In che parti il diluvio di bugie che intossica il dibattito pubblico è eterodiretto/spontaneo?
E' una questione di sopravvivenza democratica.
Chiudo con link thread su propaganda russa, i pattern sono gli stessi?
Grazie a chi ha letto fino a qua
🧵I documenti mostrati dal NYT sulle trattative tra #Ucraina e #Russia a #Istanbul nel 2022 dimostrano quello pochi tra cui il sottoscritto dicono da mesi.
I negoziati sono falliti principalmente per il mancato accordo sul tema delle garanzie di sicurezza all'Ucraina. 1/6
L' articolo, offrendoci una visuale sul documento, chiarisce i contorni esatti della questione.
Ci sono due temi: uno riguarda la #Russia, l'altro gli alleati occidentali.
La prima voleva imporre all'#Ucraina delle garanzie di sicurezza su cui avrebbe potuto porre il veto. 2/6
Riassumendo la proposta era di obbligare l'#Ucraina. a una quasi totale smilitarizzazione,(cfr. 100000 soldati, 147 mortai, 10 elicotteri, ovvero nulla) E a un finto meccanismo di sicurezza su cui il paese che l'ha invasa due volte avrebbe avuto diritto di veto. 3/6
🧵sul "controllo riflessivo".
Ne parlavo ieri in live, oggi un esempio perfetto.
È la tecnica di guerra non lineare con cui la #Russia provoca la distorsione cognitiva che influenza l'opinione pubblica e quindi il processo decisionale delle democrazie. 1/6
L'obbiettivo è indurre la controparte a ridurre le proprie opzioni a quelle nell'interesse di chi attua la strategia di manipolazione.
Esempio: la scelta di non inviare certe armi all'#Ucraina per "linee rosse" poi rivelatesi inesistenti, è un prodotto di questa strategia. 2/6
Oggi esempio perfetto di questa strategia:
da un lato #Putin spara altissimo: come condizione per un cessate il fuoco vuole la consegna di enormi territori dell'#ucraina oltre a quelli che già occupa.
(si, è una guerra imperialista di land grabbing) 3/6
🧵#Fico aveva vinto le elezioni in #Slovacchia (23%) con una forte retorica filo #Russa a cui tuttavia nei mesi successivi aveva dato poco seguito. Anzi, l'11/04 aveva firmato un protocollo di intesa con l'#Ucraina su alcune delle questioni più importanti per #Kyiv.
quali?
1/4
1)aumento capacità ferroviaria
2)transito/import prodotti agricoli
3)export energia verso #Ucraina
4)libertà per l'industria #slovacca di vendere armi (come il semovente da 155mm Zuzana2 di cui gli ucraini hanno ordinato un paio di batterie di mezzi) 2/4 euractiv.com/section/politi…
Fico aveva anche appoggiato il pacchetto da 50 miliardi per l'#Ucraina approvato dall'#UE, e non si è opposto in alcun modo al meccanismo proposto per l'utilizzo degli interessi maturati dai fondi #russi congelati. 3/4 reuters.com/world/europe/s…
mi inserisco in questo scambio tra @marsetac e il Prof. @FilBarbera perché qui c'è una informazione storicamente errata, e questo è oggettivo, e a mio parere anche una contraddizione evidente.
vediamo prima perché non è vero che la neutralità #ucraina sarebbe una garanzia. 1/N
chiariamo intanto un punto fondamentale. la contesa #ucraina-#russia non inizia per un avvicinamento tra ucraina e #NATO, ma perché la russia vuole impedire che l'ucraina entri nell'#UE e vuole forzarla con la coercizione economica a entrare nella sua "unione doganale" 2/N
allo scopo di impedire che l'#ucraina perseguisse la politica economica che era nel programma con cui #Yanukovich aveva vinto le elezioni 2010, #Putin mise in campo pressioni, minacce aperte, sanzioni, in violazione del memorandum di #Budapest in cui si impegnava a non farlo. 3/N
è morto Rostislav #Zhuravlev.
La stampa lo presenta come "giornalista".
Prima di riciclarsi in questo ruolo con ria novosti, Zhuravlev era altro, è stato un simbolo di quello che è successo in #Ucraina dal 2014 ed è significativo che la stampa per lo più non sappia chi sia 1/4
#Zhuravlev era russo Ekaterinenburg, alla fine di febbraio del 2014 arrivò con altri 1000-2000 "volontari" armati in #Ucraina, con la missione di scatenare la guerra in #Donbass.
Era membro del partito Nazionalbolscevico, dove si mischiano stalinismo e nazismo. 2/4
il 5/03/2014 quando alcune centinaia di persone assaltano il palazzo del governatorato di #Donetsk, è lui a issare la bandiera russa sull'edificio, accompagnato da un gruppo di noti neonazi, tutti russi, che occupavano la piazza nei primi giorni della violenza in #Donbass. 3/4
di solito evito certi toni
ma di #Jorit sento il bisogno di dire qualcosa:
La cosa peggiore non è tanto il dipingere a #Mariupol su commissione di un regime fascista, in una spietata mossa di propaganda, in sfregio a una città rasa al suolo dai suoi stessi committenti 1/6
non è tanto che si è fatto strumento di una banda di assassini che vuole cancellare la memoria delle proprie vittime, come hanno fatto con il murales che davvero parlava di bambini sotto le bombe, quelle russe del 2015, coperto, e sostituito con la bandiera degli occupanti. 2/6
Non è neanche la patetica storia della "bambina del #Donbass", rivelatasi una foto rubata, o il fatto che oltre a ripetere la stessa opera con lo stampino tipo cinepanettone, pensi anche di poter rubare una foto famosa e di coglionare tutti facendone vedere dopo una a caso. 3/6