#1agosto#diariodipace Anche solo per quell’arco a sesto acuto, varrebbe arrivare sin qui. #Arpino, piccolo centro del Lazio meridionale, con la sua acropoli, è uno scrigno per chi cerca di capire la storia fatta di tracce di #guerra e costruzione di #pace. 1/19 @peoplepubit
In una notte calda di qualche settimana fa, lasciato Palazzo Boncompagni dove riflettevamo nel progettare in modo intenzionale un mondo senza guerra al @VisionThinkTank, siamo saliti fino alla cima della Civitas Vetus. 2/19 (Per rivedere 👉 bit.ly/3OO0q95)
Arpino, Civitavecchia, dove le mura ciclopiche nella loro imponenza sono memoria dell’ingegno dell’uomo, ma anche della sua paura di perder la vita e la #libertà. Munumento alla bellezza e al privilegio del tempo di #pace che viviamo. @ComunediArpino 3/19
Fortificazioni di una città che si dice fondata da Saturno e da cui si irradiò nella valle del Liri la civiltà di #Roma. Civitas cum suffragio, gli abitanti di Arpino avevano il pieno diritto alla cittadinanza romana. 4/19
Storia di guerra, quella di Roma, ma che a guardala bene, dalla prospettiva di uno degli uomini più illustri a cui #Arpino ha dato i natali, forse può iniziare ad essere pensata come via verso la pace. #Cicerone 5/19
#Cicerone è nato qui. Alla #pace non ha mai dedicato un’intera opera, ma vale la pena ricordare l’invito di un grande studioso, Italo Lana, in una lezione all’Università di Brescia, a guardare con più attenzione, oltre la narrazione che ne fa l’araldo della "#guerra giusta". 6/19
Le difficolta di mantenere la #pace a Roma sono chiare a Cicerone, che ne abita visione imperialista e “missionaria”: “Roma che dona la pace agli avversari” … “Roma a cui spetta allargare il dominio del logos su tutta la terra abitata”, scrive Lana. bit.ly/3OO0q95 7/19
“Tuttavia – dice ancora - #Cicerone non si arresta a questa visione tradizionale romana della pace come imposizione con la forza”. Riflessione sulla natura dell’uomo, quella ciceroniana, che inizia a celebrare le vie della #pace. 8/19
Vie della pace, con la consapevolezza che servendosi dell’uso della #guerra, “l’uomo rinuncia a qualcosa che solum è suo e finisce con il mettersi al livello degli animali bruti”. 9/19
"Poiché due sono i modi di contendere, l'uno per via di diplomazia, l'altro con l'uso della forza, e il primo è proprio dell'uomo, il secondo delle bestie, al secondo si deve ricorrere (solo) se non è possibile servirsi del primo", scrive #Cicerone in De Officiis. 10/19 #pace
E aggiunge: “Ma poiché i più ritengono che le vicende belliche siano più importanti di quelle civili, tale convinzione va confutata … 11/19 #pace
Infatti molti spesso hanno cercato le guerre per la loro brama di gloria, e questo per lo più accade in animi e ingegni fatti per la grandezza e tanto più se sono adatti alle cose di guerra e bramosi di fare #guerre; 12/19 #pace
ma se vogliamo giudicare secondo verità, molte vicende civili ci sono state più importanti e più famose di quelle belliche”. 13/19 (provo a raccontare storie di oggi qui racconto qui 👉bit.ly/3QbJElu)
Superiorità della #diplomazia, civili che hanno alla fine stabilito l’esito dei conflitti. “Le sue affermazioni sull'importanza e la preminenza sia dell'impegno politico civile a confronto dell’impegno #militare e guerresco, sia dello strumento della diplomazia … 14/19
nei rapporti con gli altri popoli, sullo strumento della forza usata in #guerra, sono segni inequivocabili di una nuova, conquistata, consapevolezza dell'esistenza di valori superiori a quelli fondati sullo spirito di sopraffazione e di violenza”, spiega ancora Lana. 15/19
Roma imperialista, ma Roma travagliata da guerre interne. Auctor pacis, pacis alumnus, si definirà Cicerone, promotore di #pace, di un’amnistia dopo l’uccisione di Cesare. 16/19
Occorre arrivare in cima all’Acropoli d’#Arpino, immaginare la paura che ha mosso gli uomini a mettere l’uno sull’altro quei grandi massi, a passare secoli a fortificarsi, fino a tempi non troppo lontani. 17/19
Ma occorre anche non dimenticare come quella stessa paura, o forse dolore, ha mutato il pensiero di un uomo come #Cicerone che inizia ad indicare una strada diversa, anche lui, uomo di un tempo dove la #guerra è strumento e la #pace un obiettivo imperiale. 18/19
Occorre leggere il pensiero degli uomini nelle sfumature, nel percorso evolutivo, per liberarci dalle etichette, anche quella a lungo appicciata a Marco Tullio #Cicerone, che nella banalizzazione quotidiana abbiamo ridottto all’uomo della “guerra giusta”. 19/19 #pace
#18luglio#diariodipace. Parole usate senza rendersi conto che fanno la vita e la morte, che fanno la #guerra. Questo è ciò che accade quando “#pace” diventa in modo scellerato “resa”, “filoputinismo”, pace dei “pacifinti”, degli “amici di Putin”. 1/14
Facciamo un esercizio, per una volta. Facciamo che ognuno si tiene le sue idee e ci concentriamo solo sulle parole. Perché a forza di dire che “#pace” è essere dalla “parte di Putin” sta succedendo qualcosa di mai visto prima in tale scala. 2/14
A forza di dire che chi vuole la pace è “amico di Putin” stiamo togliendo inevitabilmente ogni dignità e ogni possibilità alla #pace negoziata. Ma non la stiamo togliendo solo in #Ucraina, anche nel resto del mondo. Perché sul “fare pace” stiamo facendo caos semantico. 3/14
1/17 #5luglio. #Diariodipace.
Il confine si è sbiadito fino a perdersi tra le montagne, ma resta inciso nella pietra, memoria della #ValleStura e di quel sangue che è stato tributo alla frontiera dell’odio.
2/17 Valloriate, Piemonte di Cuneo, si affaccia su un ruscello. Una vecchia casa con il tetto spiovente e ornata da un terrazzo di legno che sembra scricchiolare ad ogni passo, ne sente di certo il gorgoglio: luglio 1893, si legge su una targa di intonaco bianco bordata di rosso.
3/17 Alla fine dell’800, la valle era già stata troppe volte attraversata dal rumore della #guerra, dal passaggio dei soldati, per via di quell’odio che aveva opposto popoli fratelli, l’uno contro l’altro.
L’Italia, quando ancora non era Italia e la Francia, dall’altra parte.
Una serata preziosa. Cosa ha condotto all’epilogo che ha travolto l’#Afghanistan dopo vent’anni di guerra? Dobbiamo rileggere la storia, guardare quella sofferenza e imparare. A #NuoviMondiFestival ho avuto la possibilità di porre questa domanda e molte altre a @pontecorvoste
Un percorso non facile e doloroso, ma necessario,quello del libro “L’ultimo areo da Kabul” di @pontecorvoste e del dialogo di Valloriate, attraverso gli errori commessi da un Occidente che ha sempre guardato con le sue lenti L’ #Afghanistan di storia e cultura profonde, complesse
La storia dell’#Afghanistan insegna molto e la dobbiamo ascoltare per sperare nella #pace lì e altrove.
Insegna, per esempio, che una vittoria militare, anche rapida, non è vittoria a lungo termine e non è necessariamente pace.