#8agosto la 🇺🇸 CBS realizza un reportage che certifica quello che dico da marzo: puoi avere le migliori intenzioni ma un fiume di armi, come quello che stiamo mandando in Ucraina, è pericolosissimo per la sicurezza di quel Paese e del resto del mondo
1/12
Su questo reportage si sta abbattendo una tempesta di critiche simile a quella che ha travolto @amnesty per il suo rapporto sulle violazioni delle truppe ucraine. Tra l’altro il fatto che in questo reportage compaia la stessa operatrice di Amnesty che ha scritto il rapporto
2/12
ha ulteriormente acceso gli animi. Intanto ricordiamo che ieri Amnesty ha diffuso nota che nel merito non modifica le conclusioni del rapporto ma tenta di frenare polemiche. Per evitare duplicazioni, segnalo questa conversazione tra @giuliocavalli@nelloscavo me e altri 👇
3/12
In questo thread provo a ragionare sugli effetti di queste vicende sul giornalismo. Le critiche al rapporto AMN sono rapidamente virate verso due tipologie, brutalmente sintetizzo:“E’ vero ma se si devono difendere nelle città assediate non possono non commettere violazioni”
4/12
Cioè il chiedere (cosa assurda) un trattamento diverso nell’applicazione delle norme internazionale. Oppure “Ok è vero ma non era il caso di pubblicarlo”. Insomma questioni di opportunità perchè se ne approfitta la propaganda russa. E sì la prop. russa se n’è approfittata
5/12
L’ambasciata a Londra che aveva invocato impiccaggione di soldati Azov ha poi esibito rapporto di Amnesty sui diritti umani! Incredibile! Propaganda 100%
Esattamente come la tv russa ieri ha messo in onda stralci del reportage della CBS.
6/12
Anche rapporto di @SavetheChildren sui danni psichiatrici a bambini di Gaza era meglio non pubblicarlo perchè aiuta propaganda di Hamas? O come Amnesty è stata anche accusata di essere filo Putin (che l'ha cacciata dalla Russia!!!) STC è filo jihad? savethechildren.net/news/after-15-…
7/12
Ora qui si pone tema fondamentale per tutti i giornalisti: esiste un’informazione di guerra? Dobbiamo rinunciare a raccontare la verità perchè non opportuna? Dobbiamo autocensurarci perchè ciò favorisce la propaganda aggressore? Esiste un momento giusto per dire verità?
8/12
La mia risposta è NO, categorico. E ribadisco quanto dico da mesi, siamo su una pericolosa china, in una deriva che lenta come un fiume ci spinge verso rapide che accelerano. Il rapporto di Amnesty è stato criticato da persone competenti penso a @marcgarlasco come
9/12
Sul piano della com. da @valigiablu ma parliamo di voci sommerse da un coro, quello del #PUB che come un sol’uomo è scattato a difesa della narrazione epica di questa guerra, del suo nobilitarsi: patrioti contro orchi.
Per continuare a cancellare la dibattito il vero tema
10/12
La guerra fa schifo sempre, è un mattatoio e questa in particolare non ha sbocchi sul campo di battaglia (vi ricordate Kherson sul punto di cadere da…quante…4 settimane? la svolta nel sud?) ma solo al tavolo negoziale.
C’è poi un altro tema accessorio. Da mesi denuncio
11/12
i rischi del fiume di armi in Ucraina citando casi chiari e documentati: Afghanistan, Iraq, Libia. I contribuenti italiani e nostro governo, Nato, UE di fronte a legittimi dubbi come quelli sollevati da CBS può accettare che Kyev minimizzi sempre incolpando propaganda? 👇
12/12
Aggiornamento al thread, La CBS (sommersa dalle politica) annuncia una revisione del suo doc perchè da aprile ad oggi la situazione è cambiata. Intanto il governo ucraino invoca un'inchiesta interna sui responsabili. Interna alla CBS.
#6agosto la #guerra e l'Europa
ecco dati completi in continuo aggiornamento sugli aiuti all' #ucraina
Si conferma quanto dico da tempo: in termini militari gli aiuti EU sono spiccioli, non cambiano nulla ma ci hanno eliminato come possibili mediatori 1/5 ifw-kiel.de/topics/war-aga…
Questo invece è l'effetto di una mina direzionale PARM su un veicolo russo fornita dai tedeschi agli ucraini.
Kyev e la Polonia stanno guidando da mesi una campagna contro la Germania che passa da "quinta colonna di Putin" a "non ci avete dato abbastanza armi". 2/5
L'altro bersaglio delle polemiche su chi è più schierato dal lato giusto della storia è la Francia. Indimenticabile il recente attacco dell'ex segretario dei boy scout, scusate della Nato, Rasmussen (principe del fallimento afghano). 3/5 theatlantic.com/international/…
#5agosto la vicenda @amnesty è illuminante e merita un approfondimento (pur sapendo che mi scatenerà contro l’odio dei #guerratroll). Ieri Amnesty pubblica un rapporto che non ha nulla di clamoroso, ci ricordo che la guerra fa schifo e che anche se combatti per difendere
1/17
la tua sovranità da un invasore può finire (finisci) a mettere a rischio la tua stessa gente. Ripeto: nulla di clamoroso. Anche a Falluja i marines combattevano contro Al Qaeda ma hanno commesso violazioni a pioggia. E’ fisiologico rispetto alla logica del conflitto,
2/17
Semplificando: norma generale declinata nei manuali di guerra nazionali e nelle convenzioni internazionali afferma che gli obiettivi civili devono essere risparmiati. Ripeto esempio già fatto da me (per es. in occasione della ridicola polemica su manifesto della marcia della
3/17
#5agosto a proposito di #pace e come si costruisce. Questa è la posizione della Razoni, un cargo che trasporta in direzione di Tripoli il primo carico di grano ucraino. Uscendo dal Mar Nero, passando il Bosforo, la sua è ormai una navigazione sicura. Perchè è importante?
1/10
Perchè questo è il primo frutto dell’accordo di Istanbul del 22 luglio sul grano. Di fatto la prima intesa tra Russia e Ucraina anche se la posizione ufficiale è che sia stato un accordo tra Russia, Turchia e Onu; Turchia, Onu e Ucraina.
2/10
A queste 27mila tonnellate di grano stanno seguendo altri carichi. Almeno tre cargo guidati dal rimochiatore Nezavitn fuori dalle acque di Odessa. L’accordo sta funzionando, reggerà? E’ da augurarselo per i contadini ucraini quanto per il mercato globale dei cereali,
3/10
"La guerra è bella anche se fa male" ah ma quella era solo una canzone...
La guerra è un crimine, dove non esistono buoni o cattivi ma solo vittime civili.
Il colpevole è la guerra.
L'epicizzazione dei conflitto è veleno per la mente. L'unica soluzione è la pace.
Qui il link in Italiano bit.ly/3BDTNmQ Intanto arrivano i primi commenti "non ho letto ma...avete torto". La colpa non è dei singoli utenti ma della santificazione della guerra ad opera del #PUB questi i frutti, pure le regole non vanno bene
Il clima imposto dal #PUB in Italia è mefitico ma anche a livello internazionale non siamo messi bene. @amnesty deve in premessa del suo rapporto precisare che le violazioni ucraine non giustificano i russi (l'ovvio perchè 1 morto è sempre 1 di troppo). Roba mai vista
#4agosto#campagnaelettorale “Avarizia grottesca che punisce i più poveri e vulnerabili, distruggendo pianeta” a chi si riferisce Guterres (Onu) ?
Exxon, Chevron, Shell, Total hanno guadagnato 51 miliardi $ nell’ultimo 3stre, il doppio del 2021. 1/4 bbc.com/news/business-…
L’Onu chiede ai governi di tassare gli extra-profitti a supporto dei poveri. Un altro frutto amaro della guerra in Ucraina.
2 punti 1) Che ne dicono i partiti italiani in vista del voto? Favorevoli o contrari? 2) Ecco un altro dei danni del pensiero unico bellicista.
2/4
Da mesi ci dicono “E’ colpa di Putin”. Ok vero. La Russia ha invaso l’Ucraina, ha torto. Detto questo riusciamo a uscire dal coro bellicista per guardare alla realtà? Eni, Exxon sono russe? Non mi pare, eppure fanno enormi profitti dalla guerra.
3/4
#4agosto Da mesi subisco una campagna di offese, accuse, minacce da rete (organizzata?) di troll, pupazzetti (personaggi creati ad hoc x recitare un copione) e persone in carne e ossa. È la riprova che mio lavoro per la #pace dà fastidio al coro della narrazione bellicista ma 1/6
questo volume di aggressioni verbali (e chi lo fomenta) pongono un tema cardine per la tenuta democratica.
In questo dibattito rientra anche anonimato. C'è chi lo difende perchè tutela, per es, chi esprime opinioni sgradite al suo datore di lavoro. Purtroppo peró l'anonimato 2/6
viene usato come scudo da batterie di disinformazione nostrana per inquinare il dibattito e da maleducati singoli. L'anonimato in questo modo contribuisce a tutelare i diffamatori mentre non c'è alcuna forma di difesa per chi subisce minacce e insulti. A meno che 3/6