Tale crisi non è “dovuta all’invasione russa dell’Ucraina” come afferma #Draghi, ma la PRECEDE, ed è legata a scelte europee fallimentari. 2/7 foreignpolicy.com/2021/09/24/ene…
La crisi energetica è stata poi aggravata in primo luogo dalle sanzioni VOLONTARIAMENTE imposte a Mosca dall’Europa, come implicitamente ammette anche #Draghi. 3/7
Quello che #Draghi non dice, ma a cui accenna solo indirettamente, è che il gas russo è INSOSTITUIBILE sul breve periodo. Ciò significa che i cittadini europei soffriranno di carenza energetica e costi esorbitanti per anni. 4/7 robertoiannuzzi.substack.com/p/il-suicidio-…
L’altra cosa che #Draghi non dice è che le sanzioni sono state imposte alla Russia a causa di un conflitto della cui origine i paesi occidentali, e gli Stati Uniti in particolare, sono quantomeno CORRESPONSABILI. 5/7 robertoiannuzzi.substack.com/p/ucraina-le-r…
Invece di dipendere energeticamente da un paese che, più che “inseguire il suo passato imperiale”, sta ormai difendendo un'esigua sfera di influenza, #Draghi ha scelto di appiattire l’Italia sulle posizioni di ben altro impero, quello degli USA. 6/7
In altre parole, #Draghi e gli altri leader europei, pur di assecondare gli interessi USA volti a preservare una declinante egemonia, hanno scelto COSCIENTEMENTE di impoverire i propri cittadini aggravando ulteriormente la crisi sociale che attanaglia i nostri paesi. 7/7
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Dopo il 75° vertice NATO: verso l’irreversibile distruzione dell’Ucraina
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L’elemento forse più rilevante del 75° vertice NATO compare nel 16° paragrafo della Dichiarazione conclusiva, dove si definisce “irreversibile” il percorso dell’Ucraina verso la piena integrazione euro-atlantica, inclusa l’adesione alla NATO. 2/ nato.int/cps/en/natohq/…
Il ricorso all’aggettivo “irreversibile” è finalizzato a garantire 2 esiti importanti l’Alleanza: 1) il prolungamento della guerra, poiché lo status neutrale dell’Ucraina, elemento chiave delle richieste russe, viene automaticamente escluso dagli scenari possibili.
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La persuasione che la competizione fra grandi potenze sia un gioco a somma zero ispira le scelte dell’élite politica americana e della componente atlantista di quella europea. 2/
In base a questa visione, gli USA e i loro alleati nel vecchio continente (in posizione molto subordinata, a dir la verità) devono compiere ogni sforzo per preservare l’egemonia americana ed occidentale su un mondo sempre più insofferente ai diktat di Washington.
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Le scelte paradossali delle élite politiche europee non fanno che accelerare il disastro di un continente.
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Sono molti i temi che vengono evocati in relazione alle elezioni europee che si concluderanno questo fine settimana, dalla guerra in Ucraina all’ascesa dei partiti “euroscettici”, dal cambiamento climatico all’immigrazione.
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Invece un argomento, che viene perlopiù trascurato, dovrebbe spiccare su tutti gli altri. Il cosiddetto “mercato unico” non ha prodotto la prosperità promessa. Numerose regioni del Sud, del Centro, e dell’Est europeo sono in preda alla stagnazione. 3/ cepr.org/voxeu/columns/…
Lo Stato israeliano ha perso ogni contatto con la realtà. Questo è l’aspetto più inquietante dello sterminio in corso a Gaza.
Ma non basta. Israele ha perso il controllo del proprio esercito, che si abbandona a efferatezze indiscriminate. 1/6
Lo Stato Maggiore dell’esercito israeliano non controlla più le proprie unità, soprattutto i riservisti, ormai da mesi. A Gaza come in Cisgiordania, i soldati registrano video mentre distruggono proprietà palestinesi e infrastrutture civili,… 2/
…mentre fanno saltare in aria abitazioni senza alcuna autorizzazione, e mentre commettono abusi e lanciano messaggi genocidari. Le pene comminate dall’esercito sono minime. 3/
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Più di due anni di conflitto in Ucraina non solo hanno rivoluzionato la politica estera russa, ma anche trasformato la società del paese forse irreversibilmente, al punto che la Russia ha oggi un’identità nuova e profondamente diversa rispetto ad alcuni anni fa.
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Per la prima volta dal crollo del muro la Russia è realmente in guerra, non per risolvere qualche crisi ai margini della sua enorme massa territoriale, ma per combattere un conflitto esistenziale su un fronte lungo più di 1.000 chilometri, contro l’intero Occidente. 3/
Gaza: una catastrofe che può tradursi nella nemesi di USA e Israele
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L’inizio dell’offensiva israeliana a Rafah apre una nuova tragica pagina nel catastrofico conflitto di Gaza che si protrae ormai da più di 7 mesi. L’offensiva accelera nuovamente uno sterminio che molti hanno definito un genocidio in atto. 2/ nybooks.com/articles/2024/…
Intanto, i rinnovati dissidi fra la Casa Bianca e il governo Netanyahu, finora non tali da provocare una vera rottura ma comunque sintomo di un malessere fra i due alleati, sono indicativi del vicolo cieco strategico in cui sia Washington che Tel Aviv stanno sprofondando.
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