Umar #Sadiq, scartato dal calcio italiano, ora potrebbe passare alla Real Sociedad per 30 milioni. Ma, a parte i discorsi sul credere nei giovani nel nostro Paese, il rapporto tra Sadiq e l'Italia nasconde una storia ben più oscura e che pochi sottolineano.
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Il 25enne attaccante nigeriano è arrivato in Italia tramite lo Spezia, che lo acquistò nel 2013, quando aveva circa 16 anni. Sadiq è stato uno dei ragazzi al centro di una vera e propria tratta di minorenni nigeriani portata avanti dal club ligure.
Erano gli anni di Gabriele Volpi, il ricco imprenditore già impegnato nella pallanuoto, proprietario dello Spezia dal 2008 al 2021 oltre che dei croati del Rijeka. Noto anche per i suoi affari in Nigeria, dove aveva aperto una scuola calcio ad Abuja.
Dall'academy di Abuja, i giovani nigeriani venivano fatti arrivare in Italia per giocare dei tornei, ma poi non venivano rimandati a casa e anzi diventavano "minori non accompagnati", venendo affidati a uomini legati allo Spezia.
La società li parcheggiava in club dilettantistici (Lavagnese, Valdivara 5Terre) fino alla maggiore età; poi li riprendeva e li vendeva, facendo facili profitti e aggirando le leggi sull'immigrazione.
Tra questi ragazzi, i più famosi sono stati Nura Andullahi, oggi ritiratosi; David Okereke, l'anno scorso al Venezia e adesso alla Cremonese; e appunto Umar Sadiq.
È a causa di questi traffici illeciti che, un anno fa, lo Spezia è stato sanzionato dalla FIFA. La FIGC, per conto suo, aveva preferito accettare il patteggiamento e risolverla senza alzare un polverone.
Ma la tratta di calciatori minorenni tra l'Africa e l'Europa è un problema reale, grave e largamente sconosciuto e taciuto dai vertici del calcio. In Italia, negli ultimi anni, sono state aperte diverse inchieste, a partire da Prato e Parma.
Il prossimo 29 settembre, a La Spezia, ci sarà la prima udienza del processo sui casi che riguardano il club ligure, che nel frattempo ha cambiato proprietà.
Tra i candidati alle prossime elezioni, nel collegio uninominale del #Molise per l'elezione al Senato c'è anche il proprietario della Lazio (ed ex-proprietario della Salernitana) Claudio #Lotito.
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Contestualmente alla sua candidatura in Molise, è emersa la notizia secondo cui Lotito starebbe anche cercando di acquistare il Campobasso, recentemente fallito ma pronto a essere salvato e rilanciato dalle serie dilettantistiche.
La questione ha immediatamente fatto discutere: Lotito non ha alcun legame con il Molise (ma ha detto che il nonno era abruzzese, che sarebbe un po' la stessa cosa...) ed è accusato di voler usare il calcio per "comprare" voti.
In questi giorni, il calcio sudamericano ha fatto alcuni passi avanti verso l'inclusività e la lotta alle disuguaglianze. In #Uruguay è nata la #CopaAUFSinGénero, che premia la squadra maschile e femminile che farà più punti nei rispettivi tornei.
Non un torneo vero e proprio, quindi, ma una competizione che mette a confronto punti e prestazioni delle squadre maschili e femminili, con un valore fortemente simbolico.
Un'altra iniziativa da segnalare arriva dalla vicina #Argentina, dove di recente è stata presentata la nuova seconda maglia della Nazionale: viola, ispirata alla "parità di genere, un'iniziativa che promuove i valori di diversità e inclusione".
Su @repubblica del 14 marzo 1995 si parlava di Mikhail #Gorbaciov e del suo incontro con i giocatori della Juventus. Nell'occasione, l'ex-presidente dell'URSS aveva festeggiato il compleanno "del mio amico" Gianni Agnelli.
I rapporti tra l'URSS e la FIAT sono sempre stati buoni durante il periodo della Perestrojka, e anche la Juventus ne ha beneficiato. Alla fine degli anni Ottanta, i bianconeri portarono in Serie A i primi calciatori sovietici, Zavarov e Alejnikov.
Ciao amicə. Il post antifascista sul Cosenza ha avuto un bel successo e sono arrivate tante facce nuove su questo profilo, per cui vale la pena di (ri)presentarsi.
Pallonate in Faccia è un progetto di calcio e politica, storia e diritti civili.
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Lo trovate innanzitutto su Facebook, dove è sbarcato nel 2017. Lì esce generalmente un post al giorno, spesso notizie che avete già visto qui, ma talvolta con un commento più personale.
Più di recente è nato anche un profilo Instagram, un po' più attento all'aspetto grafico. Sta ancora crescendo, per cui se siete anche di là fateci un salto.
Domenica, gli ultras del #Cosenza sono andati in trasferta a #Parma per la sfida di #SerieB, e hanno esposto uno striscione che ricorda la resistenza della città emiliana all'avanzata fascista dell'agosto 1922.
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I fatti di Parma del 1922 consistono infatti nella difesa della città, concentrata soprattutto nella zona dell'Oltretorrente, da parte dei movimenti di sinistra, degli Arditi del Popolo e delle formazioni di difesa proletaria contro una grande spedizioni punitiva fascista.
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È ricordato come uno dei più importanti atti di resistenza all'ascesa del regime, che solo pochi mesi dopo avrebbe preso il potere con la marcia su Roma.
David #Beckham testimonial della campagna per il turismo in #Qatar, uno dei tanti ambiziosi progetti del Paese arabo per rendersi indipendente dall'esportazione di petrolio. Progetti di cui fa ovviamente parte #Qatar2022.
Il Qatar ha da tempo deciso di usare il calcio come strumento di propaganda e attrazione di turisti così come di investitori. E d'altronde proprio un anno fa Beckham aveva stretto un accordo da 177 milioni di euro come ambassador del Mondiale.
Una delle prime stelle internazionali a trasferirsi al PSG, nel 2013, oggi Beckham è il volto principale del progetto di sportwashing del regime qatariota. Cosa che gli è valsa anche parecchie critiche, come ad esempio quelle di Amnesty International.