[Thread #scuola] Tutto quello che avreste sempre voluto sapere, ma non avete mai osato chiedere, su come vengono assegnati i docenti ai vostri figli. Sedete e mettetevi comodi che sarà lunga, ma molto inquietante. Si parte! 1/
Potreste chiedervi. Ma perché il preside non può confermare quell’insegnante così bravo che avevamo l’anno scorso? Beh dovete sapere che se i presidi avessero questa facoltà la userebbero per assumere parenti e amici (sarcasm) quindi non si può 2/
Per tutti i posti che non sono coperti da docenti di ruolo, pertanto, bisogna scorrere delle apposite graduatorie.Come funzionano?
Il primo passaggio è verificare quanti posti sono rimasti disponibili dopo le immissioni in ruolo; questi sono di due tipi: di diritto o di fatto 3/
I primi sono posti che potevano essere destinati a un’immissione in ruolo ma mancavano i docenti vincitori di concorso.
I secondi sono quelli che risultano mettendo insieme i resti dei part-time, le aspettative e i posti di sostegno in deroga 4/
Apro una parentesi su questi ultimi: la normativa attuale tutela gli alunni con disabilità fornendo alla classe in cui sono collocati un insegnante in più, per alcune ore. La stragrande maggioranza di questi posti, però, viene autorizzata solo anno per anno 5/
Torniamo alle nostre cattedre rimaste vacanti dopo le immissioni in ruolo. La scorsa settimana una buona parte di queste cattedre è stata coperta con una nomina annuale ottenuta scorrendo una graduatoria provinciale per le supplenze (GPS). Come funziona il tutto? 6/
Partiamo dalla graduatoria. La scorsa primavera gli aspiranti docenti che avevano i requisiti si sono iscritti in una provincia compilando una domanda online e inserendo titoli e servizi che serviva no per determinare il loro punteggio. 7/
A seconda del corso di studi frequentato hanno potuto inserirsi nella graduatoria specifica di una o più materie e poi tutti sono stati “combinati” in una mega graduatoria per i posti di sostegno.
Ma come si arriva poi alla scelta della scuola? 8/
Una volta (fino a 2 anni fa) si faceva tutto “a mano”. In giornate campali che duravano anche fino a notte fonda, i precari si riunivano in una scuola e, in ordine, sceglievano la scuola tra quelle disponibili.
Oggi, invece, si fa tutto automaticamente con un algoritmo. 9/
Quest’estate ogni aspirante ha messo in ordine le proprie preferenze, sia in modo molto specifico (es. cattedra annuale completa nella scuola X), sia più generico (cattedra qualsiasi nel distretto Y)
Poi si è fatto girare l’algoritmo e via, ecco le nomine 10/
Tutte le cattedre coperte, no? Ni. Alcune non sono state assegnate perché “accantonate” per i concorsi che si concluderanno (forse) questo autunno. Verranno assegnate da altre graduatorie (vedremo dopo come) 11/
E il sostegno? Questa è una pagina, a mio avviso, vergognosa. Dal momento che ci sono pochissimi docenti specializzati (e se ne formano pochissimi ogni anno), i tantissimi posti vengono assegnati da quella mega graduatoria ottenuta incrociando le altre. 12/
È così spesso accade che il posto di sostegno vada sostanzialmente a chi non è riuscito a ottenere la cattedra ordinaria dove voleva. E il posto fa gola perché vale sia come punteggio, sia come annualità per partecipare ai concorsi riservati. 13/
Questo sistema è veloce ma ha un certo grado di casualità e può portare a situazioni indesiderate, specialmente se l’aspirante non è stato molto attento nell’inserire le proprie preferenze. Soprattutto non garantisce che uno torni nella stessa scuola in cui ha già lavorato 14/
Dopo un secondo giro di algoritmo delle gps per coprire le rinunce la palla passa alle scuole che coprono i posti restanti dalle loro graduatorie interne, dette di istituto.
Queste sono sostanzialmente derivate dalle gps 15/
Infatti ogni iscritto alle gps poteva inserire solo un ristretto numero di scuole in cui comparire anche nelle graduatorie di istituto.
Per i posti ancora liberi si usano quelle e le chiamate vengono fatte dalle scuole.
E se si esauriscono pure quelle? 16/
A quel punto subentra la chiamata diretta sulla base delle cosiddette domande di “Messa a disposizione” (MAD, nomen omen).
In pratica chi è fuori manda un curriculum e noi possiamo scegliere… 17/
E abbiamo finito,
Anzi no. Vi ricordate quelle cattedre accantonate per i concorsi? Le potremo dare in supplenza dalle graduatorie di istituto, ma con una clausola: “quando finirà il concorso e ci verrà assegnato il vincitore, ti licenziano”. Può essere tra 2 mesi o un anno… 18/
Se siete arrivati fin qui avrete capito quale pazzia sia questo sistema. E se avete i figli a scuola ora sapete perché cambiano docenti ogni anno. E allora vi chiedo: ma perché cavolo non ce li fate scegliere i supplenti?
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Tweet lamentoso sulla #scuola.
Nel mio istituto ci sono diverse cattedre di italiano/latino e matematica/fisica che da anni sono occupate più o meno dagli stessi supplenti.
Quest'anno molti di loro hanno partecipato ai concorsi ed erano contenti di poter entrare in ruolo qui 1/
Beffa n.1: quando i vincitori del concorso ordinario hanno potuto scegliere la scuola, visto il contingente ridotto delle assunzioni, sul totale disponibile, non hanno potuto scegliere la provincia di Torino e hanno dovuto ripiegare su quelle vicine 2/
Beffa n.2: quando poi i vincitori han scelto le cattedre sono diventate tutte disponibili e quindi sono andate via praticamente solo quelle di Torino e dintorni.
Risultato: i "miei" precari altrove e i posti rimasti vuoti
Oggi tutti i giornali parlando dell'affermazione di Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia, il quale avrebbe detto "il 51% dei quindicenni italiani è incapace di capire un testo" citando, immagino, i dati Invalsi e parlando di dispersione implicita.
Ma è così? 1/
In primo luogo con "dispersione implicita" ci si riferisce agli studenti che, pur avendo raggiunto il traguardo del diploma di scuola superiore, alla fine del percorso scolastico si trovano ad avere un livello di competenze inferiore a quello previsto. invalsiopen.it/dispersione-sc… 2/
Ovviamente, quindi, non si può parlare di quindicenni. E infatti il rapporto Invalsi a cui si fa riferimento (implicito) è quello del 2021 in cui le prove per i quindicenni NON SONO NEMMENO STATE SVOLTE. public.tableau.com/app/profile/in…
Non solo... 3/
Thread #riapertura. Al solito - ma il nick dovrebbe suggerirlo - vado controcorrente. Io non ho firmato l'appello dei colleghi #presidi sulla #scuola, pur condividendo tutte le criticità segnalate (e aggiungendone una).
(docs.google.com/document/d/1hD…)
Cerco di spiegare il perché 1/
Si dice, giustamente, che tanti docenti e ATA in questo momento sono a casa bloccati dal #Covid e difficilmente potranno essere sostituiti; è indubbiamente vero, ma la soluzione non può essere "15 giorni di #Dad" e poi si riparte, come richiesto nell'appello 2/
un docente, anche asintomatico, in isolamento per #Covid non può lavorare, nemmeno in #dad: è in malattia. Tra l'altro, con le nuove regole delle quarantene e l'obbligo vaccinale, i nostri docenti non saranno nemmeno più quarantenati come contatti stretti. 3/
Thread [classi pollaio]. Periodicamente si torna a parlare di classi pollaio come una sorta di panacea di tutti i mali della scuola. Riduciamo il numero di alunni per classe, assumiamo i docenti che servono e tutto andrà magicamente a posto [1/14]
Legislativamente parlando, eliminare le classi pollaio è molto semplice: basta modificare il DPR 81/2009 che disciplina numero minimo di studenti per classe e stabilisce che ad esempio nelle I superiori il numero di classi si ottiene dividendo per 27 il numero di iscritti [2/14]
Tutto facile, quindi? Sostituiamo il 27 con 20, imponiamo un tetto massimo di 23 alunni per classe e risolviamo il problema? Semplicissimo, no? Ecco, quando una cosa sembra così facile e ovvia di solito è sbagliata. Vediamo perché [3/14]
Thread [bocciatura e merito] “La cattiveria non è bocciare ma promuovere senza merito”. Quando leggo frasi del genere, che di solito nei commenti sono osannate, purtroppo, da una buona parte della classe docente, mi arrabbio tantissimo, per almeno due motivi. 1/
Intanto la non ammissione (parlare di bocciatura è scorretto) è uno degli strumenti della valutazione e, come tale, deve essere utilizzato al suo interno. Quindi deve avere uno scopo e non può limitarsi a certificare / non certificare un presunto “merito scolastico”. 2/
Uno dei motivi di non ammissione potrebbe essere segnalare che il percorso formativo intrapreso, a giudizio del consiglio di classe, non è quello corretto. In questi casi la decisione sarà stata anticipata alla famiglia e corredata dal suggerimento di un percorso alternativo. 3/
#Thread Concorsi #scuola Visto che il Ministro #Bianchi sta inserendo la riforma dei concorsi scuola (anche l'ordinario) nel decreto sostegni bis, è utile, secondo me, cercare di capire, prima del meccanismo del concorso, quale sia il profilo del buon insegnante da assumere (1/n)
Gli insegnanti di cui abbiamo bisogno necessitano, oltre che di una buona preparazione nella loro disciplina, anche di una formazione pedagogica e dell'attitudine all'insegnamento. Per capirci, Sheldon Cooper non sarebbe un buon insegnante. Come acquisirla? I metodi sono 2 (2/n)
Il primo è con una formazione iniziale + tirocinio nelle scuole, il secondo è con l'esperienza nelle supplenze. Ma se per il primo è semplice valutarne l'efficacia, per il secondo no. Non esiste una valutazione delle supplenze: il supplente bravo e quello pessimo pari sono (3/n)