In primis, come nell'ultimo comunicato, Von der Leyen attribuisce specificamente la crisi energetica alla Russia
Il messaggio si configura, in termini di struttura e registro linguistico, come una comunicazione di carattere patriottico, a rimarcare lo stato di crisi in essere
1. Il primo punto programmatico riguarda la riduzione dei picchi di consumo energetico. Perché parla di picchi e non di riduzione in genere?
Perché è nei picchi che viene maggiormente utilizzata l'energia prodotta con il gas
si passa da una tassa sugli extraprofitti ad un tetto (possibile che i problemi dell'Italia nell'implementare in modo efficace una tassa sugli extraprofitti abbiano portato ad un cambio di rotta): il tetto è sicuramente una misura più semplice da implementare in modo efficace
3. Contributo di solidarietà dalle società di produzione energetica basata su fonti fossili. Si parla solo di massicci profitti ottenuti da queste società e la volontà di utilizzarli per finanziare interventi di supporto alla crisi. Si pongono i limiti
4. Interventi a supporto dei gestori elettrici: punto che la von der Leyen ha già ribadito in precedenza, ad usum principalmente della Germania (da capire cosa metterà sul piatto Berlino in cambi di questa norma che indirizza un
problema specifico della sua economia
Considerazioni finali
Si tratta ancora di impostazioni molto generiche e come tali poco efficaci, mentre ogni giorno la crisi si fa più grave
Sul punto 2 si devono essere fatti passi avanti a livello di coordinamento europeo, con una
proposta che riforma, in parte, il mercato elettrico.
il punto 1 è interessante ma di difficilissima attuazione, così come il 3.
Il 4 è una norma orientata alla germania, sarà interessante capire cosa vi è nel piatto degli scambi (emissione di euro-bond?)
Resto a vostra disposizione per ogni eventuale chiarimento o approfondimento,
in primis, l'annuncio viene contestualizzato come una prova di forza tra l'Europa e la Russia; prova dalla quale, secondo la Von Der Leyen, l'Europa risulterà vincitrice;
un tale incipit lascia trasparire una forte preoccupazione della presidentessa
della commissione europea: di fatto l'UE si appresta di lavorare in condizioni di inimicizia (i.e. guerra fredda)
Il primo punto riguarda la necessità di ridurre i consumi di energia; non è ancora chiaro però come si intenda farlo. Improbabile che l'Unione trovi su questo un
Approfitto della notizia di ieri, che le amministrazioni di Svezia e Finlandia si siano rese disponibili a supportare le aziende energetiche con sussidi, per una rapida analisi del rischio che tali azioni, svolte in modo disordinato,
Il gas liquefatto, GNL, unico sostitua attualmente disponibile al gas Russo, è soggetto ad un incremento di domanda notevole, permanendo invece la sua offerta costante
Ogni volta che un governo europeo procede, in modo autonomo, ad acquistare nuovo gas
dando mandato o sovvenzionando l'industria energetica) aumenta la domanda e conseguentemente, i prezzi globali
Sarebbe opportuna una direzione europea che pianifichi gli acquisti, in modo tale da ridurre, laddove possibile la domanda, e diminuire le fluttuazioni di mercato
Le proposte di instaurare un tetto al prezzo del gas si moltiplicano in queste ore; per rendere di più facile fruizione il dibattito riporto in questo 🧵i temi chiave
Tetto al prezzo del gas russo: l’idea è quella che, essendo difficile per la Russia vendere il proprio gas ad attori terzi rispetto all’Europa, imponendo un tetto al prezzo del gas si costringerà mosca a vendere più gas, a meno prezzo, all’UE
Il ragionamento ha una sua base
Mercantilistica, ma non tiene conto degli interessi geopolitici di Mosca: rendere il conflitto molto costoso all’UE, in modo che gli Stati Uniti siano più propensi ad una tregua o accordo
Improbabile quindi che funzioni: notizia di ieri la chiusura a tempo non determinato del
Il prezzo elevato della corrente penalizzerà i miner in genere (coloro che eseguono l'algoritmo decentralizzato delle cripto); a subire un maggiore rincaro saranno i miner di cripto ad alta consumo energetico (quali, a titolo di esempio, il #bitcoin)
vi è la possibilità concreta che in genere il settore cripto risenta degli aumenti del costo energetico, questo potrebbe portare ad una riduzione duratura della richiesta di chip utilizzati per il mining; questo potrebbe creare un nuova effetto frusta per l'industria
La tensione interna all’UE tra paesi che vogliono mantenere un legame con la Russia (guidati dalla Germania) e il blocco polacco/baltico/scandinavo si fa sempre più evidente
Conscio del supporto statunitense e della difficoltà della Germania di gestire le relazioni
Con la Russia stante il conflitto in essere, il blocco polacco/baltico/scandinavo cerca di prendere più possibile potere e dettare l’agenda UE (di questi giorni la decisione della sospensione del visto facilitato ai cittadini russi per l’ingresso in Europa)
Questa frattura
rappresenta l’ennesimo cambio di paradigma per l’Europa a guida Tedesca, che aveva investito notevolmente nei paesi orientali (la Polonia riceve oltre 10 miliardi di euro di contributi netti dalla UE)