#Venezia | Oggi Coordinamento Studenti Medi del Nordest ed @adlcobas sono stati in presidio davanti alla sede della BC Service di Noventa di Piave dove è stato ucciso Giuliano De Seta.
Di seguito il comunicato del Coordinamento Studenti Medi Nordest sull’iniziativa #NoPCTO
DON’T CLEAN UP THIS BLOOD
CI VOGLIAMO VIV3, CONTRO IL VOSTRO MODELLO DI SCUOLA
Oggi in tantə siamo andatə sotto la sede della BC Service, azienda nella quale venerdì é morto Giuliano, uno studente di 18 anni, uno di noi, durante le ore di PCTO .
Abbiamo visto morire i nostri compagni di scuola l’anno scorso, Lorenzo e Giuseppe, abbiamo visto quanto il sistema scolastico si faccia complice di un mondo di sfruttamento e morte come quello del lavoro.
Abbiamo portato le nostre voci in piazza, in occupazioni e iniziative.
Adesso siamo venuti a portare la nostra rabbia alle porte delle aziende che si fanno complici del PCTO e di scuole sempre più aziendalizzate dove il guadagno di aziende e multinazionali è sicuramente messo prima della crescita e della vita di noi studentə.
Siamo scesi in piazza anche al fianco dell’ADL COBAS e di tanti lavoratorə che ogni giorno si trovano nelle stesse condizioni di sicurezza che anche Lorenzo, Giuseppe e Giuliano hanno vissuto, ma che si trovano ancora più invisibilizzati.
Dopo 3 morti in 8 mesi durante le ore di PCTO non potevamo accettare che ancora qualcuno non volesse ascoltarci allora abbiamo deciso di lasciare le nostre parole indelebili proprio davanti all’azienda che è colpevole dell’omicidio di Giuliano.
BASTA MORTI, STOP PCTO.
Oggi abbiamo fatto un presidio che ma continueremo a far sentire le nostre parole e le nostre rivendicazioni.
Le porteremo nelle piazze delle nostre città il *23 settembre allo Sciopero Globale* per il Clima insieme a Fridays For Future che era con noi oggi,
per andare contro ad un sistema che come ci sfrutta e fa morire in PCTO, ogni giorno sfrutta e devasta territori e corpi in tutto il pianeta.
Coordinamento Studenti Medi del Nord Est
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Dopo 54 anni dall’”Acqua granda” del 4 novembre 1966 e dopo 11 mesi dalla seconda alta marea eccezionale di sempre - 1,87 cm. sul l.m.m. - del 12 novembre 2019
dopo 17 anni dall’inizio dei lavori, quasi 6 miliardi già spesi - di cui uno in corruzione - oggi le paratie del Mose, in quello che è stato definito dal Provveditore alle Opere Pubbliche C. Zincone come uno stress-test, sono state messe in funzione.
Per effetto della barriera creatasi con le 78 paratie tra Laguna e il mare, al mareografo di Punta della Dogana la marea si è fermata a 73 cm. sul l.m.m., lasciando all’asciutto Piazza San Marco e tutta la città, mentre in mare aperto il livello segnava 120 cm.
#Thailandia | Almeno 10k manifestanti oggi hanno rotto le protezioni del parco Sanam Luang nei pressi del Palazzo Reale e disobbedito al divieto di legge di manifestare contro re e governo. I manifestanti chiedono elezioni libere e fine dei privilegi reali
#Thailandia | Continua la manifestazione per la democrazia davanti al Palazzo Reale. Quella di oggi è la più grande protesta contro re e governo militare dal golpe del 2014.
Video @Laura_chiclana #whatshappeninginthailand
#Thailandia | Secondo gli organizzatori sarebbero 100k le persone scese in piazza oggi a difesa della democrazia. Rivendicazioni sempre più forti ed esplicite, riforme della monarchia e cacciata del governo del primo ministro golpista Prayuth Chan-ocha #whatshappeninginthailand
#Venezia | Oggi in laguna manifestazione #sinavi dei lavoratori del porto. Questa è la foto postata dall'assessore Venturini che ha dato l'endorsement alla manifestazione con la dichiarazione ipocrita del "sto coi lavoratori".
Di seguito alcune considerazioni sulla giornata.
1. Grande visibilità non solo politica ma anche da gran parte della stampa. Eppure, a conti fatti si contano forse più barche, rigorosamente tutte a motore, che manifestanti. Prova dell’esiguo numero dei partecipanti è che a NESSUN giornale dà i numeri della partecipazione.
2. La manifestazione #sinavi ha avuto l’endorsement politico non solo della destra mascherata da lista civica (Brugnaro e Venturini), ma pure da quel PD per il quale dovremmo votare per “cambiare” in meglio alle elezioni del prossimo 20 settembre.
#Venezia | Cinque anni di repressione e politiche proibizioniste, di smantellamento dei servizi di riduzione del danno e di assunzioni di vigili invece che di operatori sociali e questi sono i risultati: brugnaro è il responsabile politico dei morti, di degrado e insicurezza
Il punto più “alto” di queste ottuse politiche repressive lo abbiamo visto nel luglio 2018 con la famosa maxi retata. Risultati? Pusher che si sono spostati in altre zone della città, problema che si aggrava e Mestre che rimane “la città dell’eroina”. camminardomandando.blogspot.com/2018/07/la-cit…
Il 20 settembre a Venezia si vota per il rinnovo del consiglio comunale: ai miei concittadini che vivono nella paura ricordatevi chi è il responsabile del fallimento del sacro motto decoro e sicurezza: il vostro stesso sindaco luigi brugnaro! #brugnarovattene#brugnarovergogna
#Bolivia | Il virus dilaga, morti abbandonati in strada e strutture sanitarie collassate. Un compagno che ha dato tanto a tutti noi che lottiamo per un nuovo mondo che è stato una guida e un modello per me, contagiato dal virus... comune-info.net/un-genocidio-s…
Mesi fa, nel pieno della crisi boliviana, un "compagno" mi ha attaccato duramente per la mia posizione contro Evo e per aver osato dire che le piazze insorte contro il fraude non erano esclusivamente delle dx ma che si stava muovendo qualcosa di più ampio e scomodo (per le sx).
Il compagno, tra un “sei un coglione” e un “fai il gioco dei fasci” non riusciva a capire che quello che poi è diventato un golpe vero e proprio era una precisa responsabilità politica di quello che viene considerato da molti l’eroe delle sinistre mondiali, vale a dire Evo.
#Bolivia | A #Cochabamba il virus dilaga, morti in strada, ospedali saturi. Tra i colpiti anche il guerriero dell'acqua Oscar Olivera: «Venceremos (…), y nos daremos un abrazo prolongado de cariño y esperanza!»
Fuerza hermano!
Un genocidio silenzioso comune-info.net/un-genocidio-s…
«Oscar Olivera è un fratello “di sangue”, per Raúl e per noi, da quasi vent’anni. Da quando, cioè, la sua gente, a Cochabamba, s’è rifiutata di pagare anche l’acqua che pioveva dal cielo, come pretendevano la Bechtel, il governo e la Banca Mondiale.
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La multinazionale è stata costretta a lasciare la città e l’acqua è tornata senza padroni. È stata la prima grande rivolta (vincente) contro il liberismo di questo millennio. Da allora, ogni volta che abbiamo incontrato Oscar, lo abbiamo sentito parte della nostra storia.