#26settembre se la sinistra rinuncia a parlare di pace - per quanto oggi sia+difficile - rinuncia ad una parte fondante della propria identità.
È dato politico innegabile che esce dalle urne.
Da mesi giro l'Italia per incontrare #maledetripacifisti
In campagna elettorale
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Non ho voluto per correttezza raccontare delle impressioni raccolte da Nord a Sud. A urne chiuse posso testimoniare di un travaso di voti da elettorato storico PCI PDS PD a Conte, della spinta all'astensione ("perchè nessuno ci rappresenta") come dello stupore x agenda Draghi
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Nessuno che mi abbia detto sono deluso, voto terzo polo (percepito come destra non centro). I diritti civili non possono sostituire le battaglie per il lavoro, per sud, per i poveri. Una voragine elettorale.
La "responsabilità" quando il Paese affonda è messaggio soffocante
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Un ultima cosa, dalle mie parti c'è un detto (lo scrivo in italiano ma in dialetto rende meglio): quando il diavolo ti fa le fusa vuole l'anima.
Lo trovo perfetto per descrivere le vestali del neo-liberismo e gli opinionisti con l'elmetto che dal 24/2 plaudono a Letta
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fino a spingerlo a pubblicare su un foglio di destra il suo manifesto politico.
Bisogna dialogare con tutti, giusto ma senza il rischio di rinunciare alla propria anima. E dall'anima deve ripartire la sinistra con il sogno di rendere possibile l'impossibile, con passione
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#27settembre con la chiamata dei riservisti la guerra arriva in Russia. Sin'ora quello in Ucraina era un conflitto lontano, un po' come Afghanistan e Iraq per noi e gli Usa.
Alcune influencer russe pubblicano post pro-cremlino in cui "visualizzano" la frase di Shoigu.
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Secondo cui 300k riservisti sono solo l'1% della potenziale base di richiamati, che diventano così nei post 1 caramella tirata fuori da un sacchetto o una patatina in una porzione di chips. Sarà anche questa la statistica ma se sei tu la patatina beh le cose cambiano
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La burocrazia sovietica in qualche modo non è mai morta e così il richiamo sta avvenendo in maniera sin troppo zelante (se ne occupano i governatori regionali) tanto che Putin - evidentemente preoccupato dalle proteste nel sempre problematico Caucaso - ha parlato di errori
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#24settembre mi sono perso qualcosa forse per cui chiedo il vostro aiuto...Gli Usa hanno poi rivelato i nomi dei partiti italiani finanziati da Mosca?
Ah no? Quindi andiamo a votare sospettando della qualunque? Beh grazie...
La chat che coordina gli attacchi da ieri ha ordinato di parlare dei referendum. Un esempio
Evidentemente ci sono rimasti male e allora hanno cambiato ordini di scuderia
#22settembre trattare non serve a nulla, trattare è impossibile, Quante volte ve lo siete sentiti ripetere?
Grazie a trattative Russia e Ucraina (ma anche Usa e Regno Unito) hanno portato a termine uno scambio di prigionieri di alto livello. Sono stati rilasciati combattenti
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Stranieri condannati a morte nella DNR in un gruppo di 5 britannici. 200 soldati ucraini (tra cui il capo di Azov e il capo della fanteria da sbarco all'Azovstal) sono stati scambiati con 50 combattenti russi e Viktor Medvedchuk, l'oligarca ucraino accusato di tradimento
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Perchè filo russo, nello scambio sono stati inseriti anche due combattenti americani. Molti dettagli non sono ancora stati diffusi.
Nota a margine: il bellicismo della UE ci ha ormai tolto ogni possibilità di essere mediatori. Abbiamo lasciato il campo anche questa volta
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#21settembre Ieri in attesa del discorso di #Putin (cancellato e spostato a stamane) in Russia le ricerche web si sono concentrate su come evitare la leva (si temeva annuncio mobilitazione generale ) e su come lasciare Paese.
Qui emerge di nuovo l'assurdità della scelta UE
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(a seguito dell'ennesimo "desiderata" di Zelensky) di limitare visti turistici per i russi. Mentre le elitè russe, oligarchi compresi continuano a viaggiare senza problemi (molti di loro hanno passaporti di Malta, Cipro, degli Emirati, ecc ecc) ripeto quello che ho già detto
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cioè che chi vuole fuggire non puó più usare la porta principale: prendere un aereo con un costume da bagno nella valigia, sorridere al controllo passaporti a Mosca e chiedere asilo politico all'arrivo in UE. Se avessimo una politica europea razionale e non "di stomaco"
3/25
#12settembre la guerra in #Ucraina è finita, Kyev ha vinto, l’esercito russo è in rotta, Putin ha le ore contate, chi lo sostituirà dovrà pagarci danni di guerra (ci darà gas gratis per il prossimo 1/2 secolo)
Su twitter sembra che le cose stiano così ma purtroppo non è vero
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Il vittorioso attacco ucraino sull’area nord-est occupata dai russi non ha valore strategico, a mio modesto avviso, ma tattico. Produce serie di conseguenze importanti ma cambia poco equilibri della guerra. Prima di addentrarci nell’analisi fatemi però fare una riflessione.
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Leggo persone e personalità che gioiscono per come stanno andando le cose, si dicono emozionati, travolti dall’orgasmo bellico che nemmeno i futuristi all’alba del primo conflitto mondiale (loro almeno al fronte ci andarono…e il livello culturale era ben superiore)
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#11settembre 21 anni dopo l'attacco agli Usa abbiamo di fronte ai nostri occhi l'ennesimo fallimento, nella storia dell'essere umano, della #guerra - quella al terrore - come mezzo per risolvere i problemi. Anche the war on terror venne considerata "giusta" perché 1/5
risposta ad un attacco. Dopo oltre due decenni di guerra in 85 Paesi e circa un milione di morti, oggi più che mai risuonano le parole di Barbara Lee, l'unica parlamentare che si oppose al conferimento di poteri di guerra alla Casa Bianca (validi a tutt'oggi sulla base
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del voto del 18/9/01)
«Sono convinta che azioni militari non servano a prevenire ulteriori attacchi terroristici internazionali contro gli Stati Uniti. Questa è una materia complessa e complicata. [...] Evitiamo di diventare quel male che combattiamo. [...]
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