1/14
Ma perché lo stato deve razionare l'elettricità?
Ve lo spiego in pochi semplici step.

Un thread 🧵👇

#gas #bollette
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Partiamo dalle basi. Il problema deriva dal gas.
Quello del gas è un problema di offerta. Ovvero di quanto gas arriva
La soluzione, se non vogliamo credere a promesse inarrivabili, è sulla domanda. Ovvero, ridurre i nostri consumi
E chi dice il contrario non guarda i numeri
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Ma perchè -con le #bollette in rialzo cronico- ancora non abbiamo ridotto i #consumi? E perchè lo stato dovrebbe intervenire per ridurli?
Il problema è nella velocità di risposta del mercato.
Sembrerà strano, ma non ci siamo accorti di quello a cui stiamo andando incontro.
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Capiamo come funziona la bomba a orologeria.
Secondo il report Arera 2022, circa il 40% dei consumatori sono in mercato a maggior tutela, variabile nel tempo.
Maggior tutela un corno voi direte, non avete tutti i torti.
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L'ultimo costo per il trimestre Ott-Dic è €66c/KWh.
+ 50% rispetto allo scorso. E 4 volte più del 2020
Con un consumo di circa 800kWh/trimestre, una famiglia spende 528 euro solo di elettricità
Il che vuol dire, rispetto al 2020, 400 euro (riscaldamento escluso)
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Il problema in tutto questo?
L'aumento nel 2021, rispetto alla norma, è stato di circa 200€/trimestre. Scomodo ma sopportabile. Quest'inverno passiamo a 400€ in più, ma la batosta arriverà solo tra due mesi.
Due mesi per accorgersi di un aumento che è già qui
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All'esercito del mercato tutelato vanno aggiunti quelli del mercato libero (60%). Ipotizzando tutti con il prezzo bloccato per 2 anni, il 2.5% dei contratti si rinnova ogni mese (60%/24mesi).
In 2 mesi un 5% di utenze che aggiornano il loro contratto a prezzi esorbitanti
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Per una famiglia che arriva con difficoltà a fine mese, 400€ in più a trimestre pesano molto. Ci aggiungi anche il riscaldamento, hai fondamentalmente polverizzato le entrate.
Le opzioni -sui grandi numeri della popolazione- sono dunque:
1) risparmi
2) non paghi
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A questo aggiungiamo che la maggior parte del mercato tutelato non sa nemmeno di esserci. Paga la bolletta e basta.
Una bomba a orologeria che "disattiverà" i consumi solo quando le persone vedranno le conseguenze sulla loro pelle. Dicembre 2022, come minimo.
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Perché è nella nostra natura di consumatori sottostimare il rischio. Ed è anche normale così. C'è allarmismo, ma siamo tutti un po' San Tommaso.
finché non vedremo scritto nero su bianco quanto abbiamo speso, non saremo disposti a fermare i nostri consumi più di tanto.
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Ma il problema non sono le nostre tasche. Pagando di più, facciamo pagare di più il nostro comparto produttivo, e rallentiamo la crescita.
Ecco perchè LO STATO DEVE INTERVENIRE CON I RAZIONAMENTI IL PRIMA POSSIBILE. Perchè vede e PREVEDE queste cose prima che accadano.
13/14
Il consumo domestico (e anche quello di negozi e uffici) non è prioritario rispetto a quello industriale e rappresenta la fetta più grande da cui tagliare. Ne abbiamo parlato su Will, ad esempio
14/14
L'industria è ciò di cui abbiamo bisogno per tenere l'Italia in funzione. Per i contratti in essere, è anche il settore più "reattivo".
Ci vuole poco a mangiarsi i margini di una PMI.
E infatti, per strada ci stanno agricoltori e industriali, mica la casalinga di voghera.
Ah, dimenticavo. I sussidi non servono a niente, se non a consumare di più, e a far aumentare ancora di più i consumi, e dunque i prezzi.
E a pesare ulteriormente sul bilancio dello stato.
Teniamolo a mente...
Edit: 400€ in più 😇

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Sep 29
1/n
Satira allo stato puro.
Ma aldilà della polemica -tante volte sbagliata e polarizzante- vale la pena dare una ragione al perchè, qualsiasi dato si guardi, l'Italia è sempre divisa in due.

Ci provo, parlando di quello che mi riesce, le infrastrutture:

Un thread di dati 🧵👇
2/n
Disclaimer
Il mio thread si basa su uno studio della Banca d'Italia. Nota metodologica alla fine
Non voglio polarizzare, bensì far aprire gli occhi su problematiche strutturali del nostro paese, così che chi guarda le statistiche dei voti non faccia finta di cadere dal pero
3/n
La dotazione stradale e ferroviaria italiana nel mezzogiorno è la metà (51%) del centro-nord.
Per accessibilità stradale e ferroviaria si intende la media ponderata dei tempi necessario per raggiungere le destinazioni di interesse
Viaggiare per credere 😇
Read 10 tweets
Sep 28
1/n
Ma che è successo con #Nordstream e #NordStream2 ? E cosa succederà?
Vi do un paio di strumenti per farvi la vostra idea

A thread👇🧵
2/n
Vi presento #Nordstream, 4.1 cm di spessore di acciaio, ricoperto da 6-11cm di spessore di calcestruzzo armato
Ogni sezione pesa 11 tonnellate, 24 circa se consideriamo anche il calcestruzzo. Tosto da rompere.
(immagini Javier Blas)
3/n
Ad essere danneggiato è stato anche il #NordStream2. Dalle zone segnalate dalla marina Danese, le chiusure dello spazio navale per i danni ai gasdotti son distanti 75km l'una dall'altra.
Sicuramente non un'ancora, una rete da pesca, una frana sottomarina.
Read 12 tweets
Sep 27
1/n
Problemi al #Nordstream (Mar Baltico) dove un guasto (?) al gasdotto ha causato questa enorme bolla di gas, da 1km di diametro. La Germania inneggia al sabotaggio, la Russia è "preoccupata". Aldilà del rumore della notizia, c'è un solo dato che occorre guardare: il prezzo.
2/n
Un pelino di contesto:
Il Nord Stream è il più grande gasdotto che connette Russia ed Europa. Il più grande (55bcm di capacità circa) e l'unico che ha tenuto nel tempo volumi di fornitura bene o male costanti ImageImage
3/n
Questi i dati di capacità nel tempo (ISPI, dati di Luglio). Tra tutti i gasdotti, è quello che può tagliare veramente le forniture. Il mercato lo sa, e il prezzo è salito del 12% in giornata (Bloomberg). ImageImage
Read 5 tweets
Sep 27
1/n La gran parte della domanda di gas è per il nostro riscaldamento.
Se la #Russia taglia tutto definitivamente, abbiamo deficit per 28bcm. La IEA ci dice che per ogni grado in meno del nostro #termostato in inverno risparmiamo 10 bcm di #gas. Image
2/n Ridurre i nostri termostati di 3 gradi (fino a 19 gradi, se parliamo dell'Europa in toto) colmerebbe questo deficit senza ulteriori rotture di scatole.
No prezzi alle stelle, no sussidi alle bollette, no ulteriore #deficit
3/n Siamo disposti? Uno studio del '82 certifica che, nel '78, in UK la temperatura media di un abitazione in inverno fosse 16 gradi. 19 gradi mi sembra un buon compromesso, considerata la situazione attuale
Read 4 tweets
Sep 26
1/12
I dati sull'#astensionismo sono preoccupanti. Su will, ne abbiamo parlato con una mappa ben chiara. Al Sud risultano il 13% in meno che nel resto d'Italia, vuoto per pieno. Facciamo due calcoli:

Un thread sul voto fuorisede 🧵👇
#elezioni #elezioni2022 Image
2/12
Stando ai dati del libro bianco sull'astensionismo (Dip. Riforme Istituzionali) tra Sud e Isole votano circa 15.2 milioni di persone. 55% di #Affluenza fa 8.4.
Hanno votato circa in 8.4 milioni. La media delle altre regioni italiane è un 68% di affluenza.
3/12
Per raggiungere il 68% (media altre regioni) manca dunque un 13%, ovvero 2 milioni di persone tra Sud e Isole che non si sono presentati ai seggi.
Rispondiamo alla domanda: i #fuorisede possono colmare questo vuoto?
Read 12 tweets

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