Dal 20 ottobre a oggi le navi delle Ong (Geo Barents, Ocean Viking e Humanity 1) hanno soccorso meno di 1.000 persone.
Nello stesso periodo, in Italia sono sbarcate quasi 11.000 persone.
Un thread.🧵
È dalla fine della prima ondata della pandemia che gli sbarchi in Italia sono in aumento quasi costante.
Siamo ormai vicini ai 100.000 arrivi l'anno, come avevamo previsto la scorsa primavera.
È un problema? Sì.
Si affronta così? No.
Perché è un problema?
Perché torna la stagione dell'accoglienza in un momento non semplice per l'Italia, sull'orlo della recessione e in crisi energetica, e già affaticata dalla crisi ucraina.
In un anno, le persone in accoglienza sono aumentate del 36%, di 27.000 unità.
Ha senso contrastare le Ong?
No, perché gli arrivi da navi Ong costituiscono solo l'11% del totale degli sbarchi. Persino meno che negli anni scorsi.
E no, perché chiedere il ricollocamento dei soli migranti sulle Ong fornisce una scappatoia a chi non ci aiuta.
Proprio perché i migranti soccorsi dalle Ong sono una piccola parte del tutto, ottenerne il ricollocamento non contribuisce a sollevare pressione dall'Italia.
Ci abbiamo provato nel 2018-2019.
Risultato: 6% ricollocati, 94% rimasti in Italia.
Grande successo, nevvero?
Chi poi ci aiuta con il ricollocamento di chi sbarca dalle navi Ong è chi già fa di più: Germania, Francia, Irlanda.
Chi non ci aiuta mai? I soliti noti: Ungheria, Polonia e il resto dei Paesi orientali.
Significa davvero che siamo lasciati soli?
Paraddosalmente no!
Aumentano gli sbarchi, ma non gli irregolari in Italia. Perché molti vanno comunque in altri Paesi, e quasi NESSUNO ci viene rimandato indietro ex "regole Dublino".
Quindi? Quindi per l'Italia rimane un'emergenza, che si chiama prima accoglienza. Non facile gestire, a rischio abusi e sprechi.
Un costo netto e forte, per persone che magari tra un anno non saranno più qui ma si saranno trasferite in un altro Paese europeo.
La strategia migliore per l'Italia è chiedere *soldi* all'Europa, non un aiuto nel ricollocare migranti.
I soldi sono "invisibili".
Una volta accolte, le persone che lasciano l'Italia saranno già espressione della (implicita) solidarietà europea.
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Vero. Ed è anche vero che, numeri alla mano, saremmo NOI a dover aiutare l'Europa.
Quattro grafici per capire perché.🧵
"L'Europa non ci aiuta malgrado accogliamo tutti, e tutti restino da noi".
Falso: non siamo mai stati il Paese che più accoglie rifugiati.
Anzi, subito prima della crisi ucraina, eravamo tra gli ultimi.
"Eh, ma dopo la crisi ucraina...".
Anche dopo la crisi ucraina, sul fronte dell'accoglienza di rifugiati e profughi rimaniamo nella parte bassa della classifica.
Notate il numero di accolti dalla Germania e, in questo caso, persino dalla Polonia.
🇷🇺 “Le sanzioni funzionicchiano, lo dice anche il Fondo Monetario”.
Lo avrete sentito spesso in quest’ultima settimana.
Ecco, vi hanno raccontato una storia falsa.
Breve thread. 🧵
Di fatto, la Russia è il Paese che più di ogni altro registra un rallentamento della crescita attesa quest’anno, e ancor peggio andrà nei prossimi tre (-11%).
Certo, non è che in Europa le prospettive siano rosee: siamo in guerra economica.
Ma non siamo la parte debole.
Non solo: il nostro calo tenderà a fermarsi, quello russo a proseguire.
La cosa forse più interessante è che su tre anni la Germania dovrebbe risentire di un rallentamento più che doppio rispetto a quello italiano (-5% vs -2,5%).
🇮🇹🇷🇺 #CrisiEnergetica: ci basterà il gas fino a fine inverno?
Per capire quanto contino i vari fattori, dal clima ai flussi da nord, da oggi la Dashboard @ispionline ospita simulazioni sul livello degli stoccaggi italiani.
Messa in modo semplice: sarà dura.
Breve thread.🧵
Quello che vedete qui sopra è un grafico chiaro: per la prima volta nella storia, l'Italia potrebbe metter mano alle riserve strategiche.
Questo ci dà una misura dell'entità della crisi, anche perché più gli stoccaggi si svuotano, meno è semplice erogare il gas che resta.
In base a come andranno i primi mesi, anche a livello di consumi per riscaldamento, avremo un'idea più precisa di come arriveremo a marzo.
Per la questione pressione, è possibile che la riserva strategica vada attivata anche NON in caso di esaurimento degli stoccaggi commerciali.
🇮🇹 Sul #carobollette, stiamo facendo l'esatto opposto di ciò che andrebbe fatto:
(1) diamo la colpa alla "speculazione"; (2) rassicuriamo: "il gas è sufficiente"; (3) disegniamo sussidi per ridurre le bollette, sostenendo i consumi.
Al netto di fluttuazioni di breve periodo, NON è la speculazione a provocare questi prezzi del gas.
Se pensate che la colpa sia "della borsa di Amsterdam", dovreste spiegare perché per vent'anni il prezzo TTF ha sempre oscillato tra i 15 e i 25 €/MWh.
Punto secondo: "il gas è sufficiente".
No, non lo è. Se continuiamo su questa strada, arriveremo a marzo con gli stoccaggi VUOTI, e non riusciremo a riempirli per prepararci all'inverno successivo.
Ve ne parliamo, con tutta la dovizia di particolari, venerdì @ispionline.
🇮🇹 Italia, crisi del gas: l'inverno sta arrivando.
I flussi dalla Russia crollano oltre i minimi mai registrati.
Crollano anche i flussi dall'Europa (Norvegia, soprattutto), che senza #Nordstream adesso servono ai tedeschi.
Siamo sempre più vicini al nostro scenario peggiore.🧵
A cercare di compensare le perdite di Russia e Norvegia arrivano il lento e instabile aumento dall'Algeria (vediamo quanto durerà) e la ripresa dei flussi di GNL dopo la fine delle manutenzioni di agosto.
TAP ai massimi consentiti dal gasdotto.
Ma non bastano.
In tutto, a settembre abbiamo importato l'equivalente di 64 Gmc/a di gas.
Il 7% in meno delle importazioni che ci occorrono per andare in pari con il 2021.
Andrà peggio.
Se continua come gli ultimi giorni, il calo a ottobre sarà del 17%.
🇮🇹🇩🇪 #rincari: noto una certa invidia per quei 200 miliardi annuncati ieri dalla Germania, mentre qui esplodono le #bollette.
Spero invece che saremo più saggi.
Quella di ieri è la scelta più populista (e potenzialmente inutile) che un governo tedesco mette in campo da decenni.
Spiego i gravi errori tedeschi.
(1) NON bisogna spendere per ridurre le bollette *di tutti*. Il segnale di prezzo deve rimanere per tutti, SALVO per gli energy poor. Gli altri *devono* tirare la cinghia.
Altrimenti i consumi non scendono, i prezzi salgono.
Bruciati 200 miliardi.
(2) Le industrie NON devono essere aiutate a rimanere aperte, ma a *restare chiuse*.
Gli aiuti miliardari vanno benissimo, ma per aumentare la CIG al 100% fino a fine inverno. Se ti aiuto a restare sul mercato e tu consumi, i prezzi salgono e tu vai fuori mercato lo stesso.