Thread by @_Nico_Piro_

#25novembre mi sconvolge l’incapacità e/o la non volontà di tanti opinionisti con l’elmetto e degli adoratori dell’idolo della guerra, di riflettere sulla spirale nella quale si sono infilati. Ai primi di settembre davano la guerra per finita, con la rotta di Kharkiv poi
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hanno messo il fiocco all’esplosione su un ponte definendolo regalo per compleanno Putin, ancora si sono commossi per il ritiro da Kherson. In termini di pensiero (scusatemi se uso delle categorie e non mi abbandono alla rissa social) credono nella guerra come soluzione perché
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credono nella vittoria. È un errore colossale frutto di ignoranza, malafede, tifo, interessi piccoli e grandi, fragilità personali che si illudono di nascondere facendo garrire il vessillo bellico. La strada che hanno scelto è la stessa che ha portato oggi l’Ucraina
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sull’orlo di essere un Paese inabitabile senza luce, acqua, gas all’inizio (de facto) dell’inverno. Ora mi immagino i guerratroll dire: eh no! non è la guerra è colpa di Putin. E via elucubrazioni su obiettivi civili e militari con le solite contorsioni logiche.
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E’ la visione hollywodiana del conflitto nel quale al colpo dei buoni non puó seguire la reazione dei cattivi perchè del resto il film finisce e loro devono perdere. Ma non va mai così, ad ogni azione c’è sempre una reazione, è la logica del conflitto. L’unico modo per uscirne
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è rifiutarla in toto. Da mesi dico che i pacifisti, sotto la bandiera della Pace che contiene i colori di tutte le bandiere del mondo, hanno molto più a cuore i civili ucraini di quelli che gonfiano il petto contro il fuoco nemico dal divano di casa. Nonostante la campagna
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di odio e di diffamazione in corso verso chi parla di pace (criticabile certo, opinabile sicuro ma quando si arriva a voler spiegare al Papa come si fa il Papa beh siamo alla tragedia camuffata da farsa) noi pacifisti
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chiedevamo volontà politica di trattare se ci fosse stata in estate oggi non saremmo a questo, invece si è voluto dare all’Ucraina la chance di dimostrare che puó vincere. Sono arrivate vittorie tattiche, insignificanti sul piano strategico (Kharkiv), importanti sul piano del
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morale (Kherson e Kharkiv)
ma ad un prezzo in termini di caduti che pare enorme (di questa guerra non ci vengono detti nemmeno i dati di base).
Con il consolidarsi delle posizioni invernali, con l’Ucraina al freddo e al@buio prepariamoci ad accogliere altri profughi
con
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la@stessa generosità mostrata a febbraio. Facciamolo peró senza tifo, guardando agli uomini e alle donne, ai bambini in fuga non alla loro bandiera. Usciamo anche in questo dalla logica PUB. Solo così potremmo applicare la logica dell’accoglienza al Brennero come a Lampedusa
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