Thread by @Mattia88261

🧵1) Rinnovo la mia piena solidarietà alla competente collega @transit_star per la gogna social ricevuta ieri per un suo articolo sugli effetti del #neoliberismo in #Iran.
Mi permetto di dire due cose in merito al tema, perché mai come oggi è centrale per comprendere >>>

https://twitter.com/marioricciard18/status/1601880493037072384

2) i meccanismi sociali all'interno dei paesi periferici, in particolare nei arabi o a maggioranza musulmana.
Ma prima alcune cose preliminari di approccio secondo me doverose.
A partire dal 2001, dopo gli attentati alle Torri Gemelle, è tornato all'interno del dibattito>>>

3) il cd neo-orientalismo che tende a dividere tra civiltà (noi) e inciviltà (loro). Al di là dei luoghi comuni questo ha avuto due effetti: uno all'interno dei paesi dell'area e l'altro nella politica estera dei paesi occidentali. scienceopen.com/hosted-documen…

Per quanto riguarda gli effetti all'interno dei paesi arabi, la lotta al terrorismo alla quale hanno contribuito molti dei paesi #MENA è corrisposto un rafforzamento della repressione contro i dissidenti sfruttando le leggi anti-terrorismo international-review.icrc.org/articles/count…

Quando si dice che 'l'imperialismo americano' abbia di fatto favorito l'emergere di gruppi terroristici non bisogna pensare a trame segrete, ma bisogna invece comprendere che sono stati proprio l'incremento della repressione nella 'war on terror' di tutti i gruppi islamisti >>>

che sono finiti per radicalizzarsi (non grazie a fantomatici sostegni esterni), a causa della repressione generale e generalizzata dei regimi al potere (l'Egitto di #Mubarak ad es.). Dunque repressione + esclusione politica uguale radicalizzazione. pubs.lib.uiowa.edu/mathal/article…

In relazione agli effetti sulla politica estera occidentale questo ha determinato due differenti concezioni: 1) i paesi della regione possono essere governati soltanto da dittatori (bastava ascoltare qualche analista americano nel 2003 nei media italiani che riaffiorano oggi).

E che portano avanti una serie di narrative errate secondo cui è il loro sostrato culturale che genera autoritarismo. 2) una maggior collaborazione economica con un protagonismo sempre più centrale delle istituzioni di Bretton Woods (FMI e BM). questo, manco a dirlo, ha avuto>>>

Come effetto immediato politiche di austerità e taglio ai sussidi che è finito per deteriorare definitivamente gli standard di vita di milioni di persone. E' in questo solco, e qui vengo al punto, che il #neoliberismo ha alimentato e legittimato l'autoritarismo.
In che modo?

Di fronte ad una crisi economica dello statalismo post-coloniale (i paesi della regione, checché se ne dica, nonostante le politiche socialisteggianti sono rimasti sempre ancorati e dipendenti dall'occidente). Qui un articolo in italiano: lavocedellelotte.it/2021/01/19/la-…

L'adozione di politiche neoliberali (che vedranno un'accelerazione nei primi anni 2000) hanno provocato un lento processo di accumulazione di energie di dissenso, soprattutto all'interno della classe lavoratrice (grandi scioperi in #Egitto e #Tunisia nel 2006-8) e un aumento >>>

Sempre più capillare della repressione da parte dei governi centrali. Le privatizzazioni e le svendite selvagge ai capitali occidentali, hanno provocato mobilitazioni che i regimi hanno represso senza alcuna remore. Bastone e pochissima carota. lavocedellelotte.it/2021/01/22/i-l…

salari da fame, privatizzioni, tagli ai sussidi e aumenti dei prezzi di prima necessità causavano quella che molti hanno definito: l'anima sociale delle cd primavere arabe. isj.org.uk/the-growing-so….
La repressione generalizzata alimentò, forse senza volerlo tutta una serie di >>>

Mobilitazione di una seconda anima delle rivolte, quella politica costituita da partiti di opposizione, organizzazioni a difesa dei diritti umani, delle donne e dei prigionieri politici. Tutto ciò era il prodotto diretto delle politiche neoliberali dei paesi 'arabi'.

Scontro sociale e di classe e scontro politico. La convergenza di queste due lotte genererà i grandi stravolgimenti rivoluzionari del 2011. Le rivoluzioni, al contrario di quanto si è spesso detto, non sono state 'spontanee', ma avevano una base politico-sociale nata in seno >>>

scelte economiche dei regimi al potere sotto l'egida delle istituzioni come FMI e WB. Nel 2010, durante una visita in #Egitto, uno degli emissari del FMI, affermò che "il paese era resiliente alla crisi perché dal 2004 aveva intrapreso la strada delle riforme economiche".

Appena sei mesi dopo, Mubarak cadeva e veniva aperto definitivamente il vaso di pandora.
Successe più o meno a tutti così. Per questo è importante leggere gli eventi nella maniera giusta. Oggi le principali analisi sono tutte a livello geopolitico e pochissimi si impegnano>>>

a osservare questi paesi dall'interno. Per questo si rimane sorpresi se si parla di classe operaia in #Iran e di #Neoliberismo. Il 'Medio Oriente' è trattato come il gioco del risiko. Questa tipo di approccio è proprio figlio del neo-orientalismo post 2001 il quale reputa>>>

Le popolazioni incapaci di autodeterminarsi (perché musulmani e incivili) e dunque soggette a poteri esterni. Da qui la sorpresa di alcuni politici nostrani a non voler vedere le cose come stanno. Il loro rifiuto è frutto di quell'approccio.

Non è un caso, che continuiamo a legittimare i regimi della regione in piena contraddizione con ciò a cui stiamo assistendo in #Ucraina e in piena contraddizione con i 'valori democratici' sbandierati da chi sbeffegggia e mette alla gogna esperte con anni di studio alle spalle.

Una sola parola: Vergognatevi