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Feb 2 23 tweets 10 min read
SPECIALE SID VICIOUS by @FabioLisci
#SidVicious #punkrock #icon #sexpistols @sexpistols
Se io dovessi chiedervi di nominare una figura iconica legata al punk rock, la prima che vi viene in mente, molto probabilmente la vostra risposta sarebbe Sid Vicious. Questo perché per
molti, il mito che circonda Sid Vicious è diventato l'essenza di ciò che era il punk rock: anarchia, violenza , specialmente ai concerti, nichilismo, eccessi selvaggi, un'apatica mancanza di interesse per tutti e tutto e morire giovani a seguito di una pervasiva noia e
insoddisfazione per l'esistenza prevedibile e pianificata, comune a giovani e adulti di diversa estrazione sociale. La leggenda narra persino che il discepolo di Sid Vicious, il cantante dei Germs Darby Crash si sia suicidato con una overdose di eroina in omaggio al suo idolo.
La narrazione del mito che avvolge Sid Vicious, vuole che la sua fine fosse suo destino fin dall'inizio, poiché scelse la via della distruzione e la visse fino in fondo, infrangendo tutte le "regole" per totale mancanza di rispetto, distruggendo se stesso e tutto ciò che lo
circondava, per la frustrazione dovuta alla vacuità dell'esistenza; un donchisciottesco ribelle senza causa che possedeva un certo romanticismo maledetto e glamour da drogato. Tuttavia, ciò che l'icona Sid Vicious e, di conseguenza, il movimento punk originario è arrivato a
rappresentare nell’immaginario di molti, e ciò che Sid Vicious era in realtà, sono due realtà molto diverse. Per i suoi conoscenti e persino per i suoi compagni di band, Sid Vicious era una specie di persona vuota, carente sia di intelligenza che di buon senso, essenzialmente
un'anima dolce facilmente portata alla stupidità e al narcisismo. Nonostante la reputazione dei Sex Pistols di musicisti amatoriali, tutti nella band potevano strimpellare i loro strumenti, tutti tranne Sid, che all'inizio fece uno sforzo coraggioso per imparare a suonare il
basso ma poi desistette, facendosi trasportare dalla improvvisa fama, dalla celebrità e dalla dipendenza da eroina. Non solo era musicalmente privo di talento, ma l’impronta musicale dei Pistols non aveva praticamente nulla a che fare con lui: non era nemmeno presente quando
gran parte del materiale del gruppo fu concepito e scritto, fu Johnny Rotten il responsabile di gran parte dei controversi testi e dell'attitudine che hanno costruito la loro reputazione. La presenza di Vicious diede però energia e trasgressione alle esibizioni dei Pistols,
anche se la sua inaffidabilità come parte della sezione ritmica rappresentò una mina vagante per il suono dal vivo della band. Ciò che ha causato la caduta di Sid Vicious è stata la sua relazione con la groupie eroinomane Nancy Spungen, la cui influenza su di lui fece si che
qualsiasi suo tentativo di uscire dalla spirale di autodistruzione in cui si trovava, andasse incontro al fallimento, con conseguente ritorno alle sue vecchie abitudini. Quelle abitudini, alla fine, distrussero sia Spungen, che fu trovata accoltellata nell'appartamento della
coppia a New York e sia Vicious, che morì per overdose di eroina. Il 12 ottobre 1978, Sid Vicious si svegliò nella sua stanza al Chelsea Hotel e trovò Nancy Spungen sdraiata nel bagno, morta per una coltellata. Sebbene non riuscisse a ricordare gli eventi della sera precedente
a causa del torpore causato dalla droga, dopo l’arresto confessò il delitto “L'ho uccisa perché sono un cane bastardo”, raccontò agli agenti, come ricordato dall'Independent. Dopo essere uscito su cauzione, pagata dalla Virgin Records, commise vari atti sconsiderati: prima tentò
di suicidarsi con un rasoio, in seguito fu nuovamente arrestato per aver rotto un bicchiere in faccia a Todd Smith, fratello di Patti. Fu rilasciato il 1 febbraio 1979; il giorno stesso Vicious assunse nuovamente dell'eroina, fornitagli dalla madre durante la festa per il suo
rilascio. Ebbe un'overdose, alla quale sopravvisse grazie all'intervento di Michelle Robinson (una sua amica), per poi farsi un'altra dose e poi forse un'altra ancora. Successivamente si addormentò e venne trovato morto il mattino seguente. Aveva solo 21 anni. Anne Beverley, la
madre di Sid, disse che suo figlio e Nancy Spungen avevano stretto un patto suicida e che la morte di Vicious fu accidentale. Fornì un biglietto scritto a mano, che disse di aver trovato nella tasca della giacca di pelle del figlio con scritto di voler esser sepolto di fianco
alla sua fidanzata Nancy con addosso i suoi jeans, la sua giacca di pelle e i suoi anfibi. Nancy Spungen era ebrea ed era sepolta in un cimitero ebraico in Pennsylvania. Poiché non era possibile una sepoltura interconfessionale, il corpo di Sid fu cremato al Garden State
Crematory nel New Jersey. Anne Beverley chiese a Deborah Spungen se poteva spargere le ceneri del figlio sulla tomba di Nancy ma lei non acconsentì. A tal riguardo, esistono due versioni sul destino delle ceneri: una afferma che vennero sparse dalla madre sulla tomba della
Spungen a Bensalem, mentre un'altra narra che le ceneri di Sid, custodite da Anne, tornarono nel Regno Unito, ma l'urna si ruppe non appena sbarcata all'aeroporto di Heathrow spargendosi per i locali. Purtroppo la sua tossicodipendenza lo aveva isolato dalla maggior parte delle
persone che avrebbero potuto aiutarlo a superare i suoi problemi, visto che alcuni dei suoi amici consideravano la sua morte tutt'altro che inaspettata. Tuttavia la dipartita prematura di Vicious servì solo a romanticizzare la sua vita caotica e la sua morte. Per alcuni,
rappresenta lo spirito ultimo dell'anarchia e del nichilismo punk rock fine a se stesso; per altri, come me per esempio, resta una figura tragica, ma più per le sue debolezze che per la sua attitudine.
IN MEMORIA di John Simon Ritchie (Londra, 10 maggio 1957 – New York, 2 febbraio 1979)

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