Il #17febbraio di 423 anni fa #GiordanoBruno venne portato in Campo de' Fiori a Roma, denudato, arso vivo, con la lingua stretta in una morsa. La sua statua è luogo simbolo di ogni battaglia libertaria. Il suo significato vale ancora oggi. @civati 👉 bit.ly/laico2020
"Per quanti ritengono arbitrario e violento, nel regno dello spirito, ogni atto di autorità, e nella libera ricerca riconoscono la più genuina vocazione umana, Bruno rimane la vittima di una intolleranza, la cui giustificazione non va oltre il piano storico...
... l’assertore non già di opinioni filosofiche contingenti, ma del diritto dell’uomo di credere a ciò che pensa, non di pensare per forza quello cui altri vuol ch’egli creda."
"Laico" è un libro di Giuseppe Civati. Puoi acquistarlo su bit.ly/laico2020. Se fai un ordine sopra i 30 euro entro domenica #19febbraio, ricevi in omaggio un buono sconto dello stesso valore del tuo ordine da usare sul nostro sito.
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"Continuavano a ripetermi che un professionista deve pensare solo a giocare, e forse avevano ragione. Nel calcio il pallone veniva prima di qualsiasi buona intenzione. Io però cominciai a pensarla diversamente. Da quella sera di Natale del 1977. #Thread@JohannesBuckler 1/13
Avevo diciannove anni quando alcuni amici mi invitarono a far visita a un centro per bambini cerebrolesi. Ci andai accompagnato da Raffaella, la mia fidanzata. Quella visita cambiò la mia vita. Anzi. La nostra. 2/13
«Mi impressionò la loro emarginazione, l’abbandono, il menefreghismo della gente. Fu un’emozione fortissima, un pugno nello stomaco. I miei genitori si sono sempre impegnati nel sociale e mi avevano già insegnato il rispetto e la solidarietà verso gli altri.» 3/13
Martedì ricorrevano 3 anni dalla morte di Rutger Hauer e ieri osservando la lunga seduta al Senato inevitabilmente veniva in mente il monologo del suo personaggio più celebre, il cyborg in Blade Runner: cose che noi umani non potevamo immaginarci. E invece. #Crisidigoverno 1/16
Come in Assassinio sull’Orient Express, in cui tutti i personaggi danno una coltellata alla vittima, ognuno ha contribuito, poco o tanto, ma attenzione perché il cadavere non è Draghi, è il Paese. Draghi, invece, è tra quelli hanno dato la sua brava stoccata, come gli altri. 2/16
I commentatori erano elettrizzati, ieri, dopo averlo sentito. Ah, quanto piace alla platea l’uomo forte, quello che arriva in Aula e gliene canta quattro! E come ci restano male, quando si rendono conto delle conseguenze… 3/16
È possibile emozionare in 280 caratteri il pubblico di Twitter, un social che costringe a essere sintetici e concisi nel condividere fatti e notizie? La risposta è sì, assolutamente.
Perché a tutti piacciono le storie, le storie vere, a volte “piccole”, ma dal significato enorme. In "Non esistono piccole donne" le protagoniste sono loro, narrate come sempre in prima persona. Eroine e vittime, spesso accantonate nella memoria comune. 👉 bit.ly/johannesbuckle…
E poi "Non esistono piccoli campioni": storie dedicate allo sport, alle sue figure e alle loro imprese. Eroi celebrati, ma soprattutto campioni dimenticati, che grazie a Bückler hanno potuto ritrovare in queste pagine lo spazio che meritano 👉 bit.ly/buckler3
In #Afghanistan, dopo la pausa invernale, ancora una volta le scuole sono rimaste chiuse per le ragazze.
Pubblichiamo integralmente l'appello della studentessa Sotooda Forotan, tratto da "Kabul, Crocevia del Mondo" di @nico_piro, pronunciato l'ottobre scorso.
Non dimentichiamo.
"Perché le porte delle scuole sono chiuse per le ragazze? Cortesemente e sinceramente, vi chiediamo di aprire le porte delle scuole alle ragazze. Le donne sono da sempre metà della società. Se questa metà della società non esiste, l’altra metà è inutile.
Non c’è dubbio che una mamma e una sorella istruite oggi formeranno una prole eccellente per la società. Una persona che, forte della propria indipendenza, si assumerà le responsabilità del proprio Paese. Una persona che estrarrà le ricchezze del Paese.
Dimenticata dalla storia. Dimenticata da tutti. Eppure non me lo meritavo. Dovrei essere ricordata anche solo per essere stata la prima donna a insegnare Chimica all’Università delle Hawaii. Ma è andata diversamente. @JohannesBuckler#11febbraio#WomeninScienceDay
Mi chiamo Alice Ball, nata nel 1892 a Seattle. Il nonno era un grande fotografo che usava la tecnica della dagherrotipia, il primo procedimento fotografico per lo sviluppo delle immagini. Probabilmente fu proprio osservando lui e i suoi intrugli che mi innamorai della chimica.
All’Università di Washington mi laureai in Chimica farmaceutica e poi in Farmacia. Fu allora che cominciai a ricevere offerte per alcune borse di studio. Del resto, con due lauree in tasca a ventidue anni era il minimo. Tra Berkeley e le Hawaii scelsi quest’ultima.
La famigerata #schwa può piacere o non piacere, ma è curioso il dibattito che sta suscitando in questo Paese, ed è curioso che turbi intellettuali quali Barbero, Cacciari o Celestini al punto da spingerli a promuovere una petizione per contrastarne la diffusione.
Nel frattempo, il politicamente corretto di cui si lamentano è talmente predominante sulla cultura contemporanea, ma talmente predominante che in alcuni stati americani si mettono al bando...
... libri come Maus, dedicati all’Olocausto (altro che cancel culture), e già sappiamo che quando oltreoceano prende il via una brutta tendenza, presto o tardi arriva anche qui: ma continuiamo pure a preoccuparci della schwa.