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Lui era a capo di un manipolo di squadristi denominato "Reparto di servizi speciali". Un reparto conosciuto da tutti come “la Banda Carità”, specializzata, dopo l’8 settembre 1943 a Firenze, in rastrellamenti, torture e uccisioni di partigiani. 2/n
Il #26dicembre 1965, alle ore 9, con l'aiuto di dodici amici, era entrato in casa della famiglia Viola.
Sono stato scelto come “il soldato tedesco ideale puro ariano”. Vi state forse chiedendo com’è fatto un perfetto soldato tedesco, ariano puro? Come me.
Avevo diciannove anni quando alcuni amici mi invitarono a far visita a un centro per bambini cerebrolesi. Ci andai accompagnato da Raffaella, la mia fidanzata. Quella visita cambiò la mia vita. Anzi. La nostra. 2/13
E si ostinava a tenere questo stand che ovviamente non era tanto frequentato, la costicina andava di più come genere. E i tre libri che vendeva li comprava lui, generalmente. 2/n
Ero a casa di mio zio, insieme ad altri due partigiani, quando i fascisti mi hanno arrestato. Inizialmente mi avevano rinchiuso nelle scuole di San Giorgio, poi mi hanno portato a Bologna. Speravano di ottenere da me informazioni sulla Resistenza. 2/n
Eravamo coetanei, compaesani e amici d’infanzia. Franca era la ragazza più bella di Alcamo. Aveva diciassette anni e undici mesi, quel giorno.
Ricordate i vostri 18 anni? Immagino di sì, e spero siano stati sereni. Un’età importante. L’affetto dei vostri genitori, gli amici, le giornate in biblioteca a studiare, le serate in discoteca. Una passeggiata a cavallo. Un momento della vita particolare, indimenticabile. 2/12
Sostituzione etnica: teoria del complotto secondo la quale i poteri forti, le élite europee e facoltosi ebrei starebbero organizzando la sostituzione del popolo europeo con una sorta di “meticciato globale”
Nel libro tratto dall’omonimo spettacolo, Giorgia Mazzucato ci accompagna con ironia tagliente tra le tappe fondamentali del suo percorso di vita da persona queer. Una storia personale, ma che può parlare a tantə. Una storia semplice, quella di una donna che ama un’altra donna.⬇️
Secondo il politologo Mario Giro, il rifiuto di scorgere nei fatti di Roma la matrice fascista rappresenta già di per sé un'emergenza costituzionale. 2/7
E ogni tanto gli scivolava via un po’ di tedesco: spazieren, Essen, Kartoffel, Brot, Abort... che significa ‘latrina’. L’aveva imparato a Ebensee, ed era una lingua brutta, fatta di abbai e ordini, perfetta per svegliare un adolescente. 2/10
Ero a casa di mio zio, insieme ad altri due partigiani, quando i fascisti mi hanno arrestato. Inizialmente mi avevano rinchiuso nelle scuole di San Giorgio, poi mi hanno portato a Bologna. Speravano di ottenere da me informazioni sulla Resistenza. 2/13
“Finalmente però in una caldissima giornata di agosto anche la nostra guerra domestica finisce, mio padre rientra dal campo di concentramento magro e stracciato, tanto che per un istante la mamma non lo riconosce quando lo vede alla porta. 2/7
Avevo sgranato gli occhi: “54?”. In quinta elementare ne pesavo 55. Però ci avevo creduto. Mi ero detta che se c’era scritto che il peso forma era 54 così doveva essere. La dietologa dell’ospedale mi aveva detto che non sarei dimagrita molto, non le avevo chiesto il perché. 2/10
Sei anni dopo, il 17 marzo del 1934, a Berlino nasco io, Hessy, a due passi dalla Porta di Brandeburgo. Una bambina bellissima, al punto che quando ho sei mesi mamma Polin mi porta dal fotografo più famoso della città, Hans Ballin. 2/10
Portammo, per il saggio di laboratorio del secondo anno, una nostra versione di Arden of Feversham, un drammone rinascimentale inglese di omicidi matrimoniali e vendette, che qualcuno aveva attribuito anche a Shakespeare, nella versione di Carmelo Bene (hybris del principiante!).
Avevo diciannove anni quando alcuni amici mi invitarono a far visita a un centro per bambini cerebrolesi. Ci andai accompagnato da Raffaella, la mia fidanzata. Quella visita cambiò la mia vita. Anzi. La nostra. 2/13
"Per quanti ritengono arbitrario e violento, nel regno dello spirito, ogni atto di autorità, e nella libera ricerca riconoscono la più genuina vocazione umana, Bruno rimane la vittima di una intolleranza, la cui giustificazione non va oltre il piano storico...
Come in Assassinio sull’Orient Express, in cui tutti i personaggi danno una coltellata alla vittima, ognuno ha contribuito, poco o tanto, ma attenzione perché il cadavere non è Draghi, è il Paese. Draghi, invece, è tra quelli hanno dato la sua brava stoccata, come gli altri. 2/16