Thread by @_Nico_Piro_

#13marzo i finti moderati del #sestopolo e gli opinionisti (temporaneamente) senza elmetto hanno trovato a #Bologna una nuova occasione per parlare male della sinistra e spalleggiare le campagne delle destre, attività in cui si impegnano 7/24.
Cosa accade? Un breve🧵 thread
1/10

#13marzo
Il comune di #Bologna sta sostituendo le targhe in memoria dei partigiani che nel dopoguerra vennero definiti patrioti (per rappresentare l’antifascismo di combattenti e non), chiamandoli di nuovo partigiani.
Scelta giusta (per me) che riprende in mano
2/10

#13marzo una bussola contemporanea delle parole.
Scelta divisiva dicono i finto moderati. Divisivo termine che ritorna, da anni ormai, per negare l’eredità politica della resistenza. Pure l’antifascismo o il 25 aprile sono stati chiamati “divisivi”, ricordate?
3/10

#13marzo Negli anni la sinistra ha avuto la colpa di essersi fatta scippare dalle destre termini chiave come popolo e libertà. Definire i partigiani come tali è un modo per salvaguardarne l’eredità e la natura politica del loro sacrificio in tempi in cui la parola patriota
4/10

#13marzo
È stata dirottata, come fosse un aereo, dalle destre alla ricerca di un egomania culturale (altro concetto che la sinistra si è fatto fregare). Le destre hanno trasformato (spallegiati da certi media) la parola patriota in sinonimo di nazionalista
5/10

#13marzo
Le parole sono pietre ma possono essere anche spugne, possono ferire ma anche cancellare la memoria. Le parole sono un corpo vivo che viene plasmato dai tempi, l’operazione di #Bologna non è solo filologicamente corretta, è anche opportuna
6/10

#13marzo
Come sarebbe opportuno che i media italiani si allineassero a quelli internazionali nel definire il governo che chiamano centro destra come di estrema destra. Inoltre sarebbe l’ora di togliere alla parola “divisivo” valore solo negativo. La resistenza è giustamente
7/10

#13marzo
divisiva perchè separa chi sostiene la Costituzione da chi sostiene i fascisti e dai revisionisti.
I partigiani erano patrioti, i nazionalisti non lo erano. Campi diversi.
Basterebbe leggere uno dei testi più citati ma meno letti (no non mi riferisco a Maledetti
8/10

#13marzo
Pacifisti 😆) da certa sfera twitter e certa politica italiana, il
manifesto di Ventotene, un manifesto contro i confini e contro i nazionalismi.
Diceva un patriota, premio Nobel, che conosceva sulla sua pelle le discriminazioni figlie del nazionalismo.
9/10

#13marzo
”Il patriottismo non è una professione. È un modo di amare il proprio Paese che consiste nel non volere che sia ingiusto e dirglielo”
Parole queste troppo poco ricordate e insegnate di Albert Camus che mai abbandono nè il campo della bellezza nè quello degli ultimi
10/10

Aggiungo al thread un esempio per quelli che non voglio capire sul dirottamento della parola patriota. Incontro dei gruppi neofascisti che parlano (negandola) di una cosa nera con “prospettive di unità dei patrioti” (da @valeriorenzi che dedica un interessante 🧵al tema)