#18marzo in prima su Le Monde Diplomatique (in Italia in vendita con @ilmanifesto ) c’è un fondo che sintetizza bene quello che provo a dire da un anno, concetti che il #PUB mette al bando perché #guerra è un idolo da adorare e non può essere messa in discussione
👇estratto 1/7
Non essendo inserito (se non come bersaglio) nelle chat dei tifosi della guerra mi sono perso feste, buffet e brindisi per l’inchiesta che coinvolge Putin alla CPI. Faccio due premesse 1) che la giustizia faccia il suo corso è sempre un bene 2) come la stessa Carla Del Ponte
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ricorda nel suo libro “Per la giustizia” edito da @add_editore la giustizia internazionale è politica. Non ci sono state inchieste sulle Siria di Al Assad per esempio, sulle guerre al terrore di Blair e Bush nè sull’omicida che governa l’Arabia Saudita.
Quindi della giustizia
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penale internazionale vanno anche considerati gli effetti politici
Che Putin non possa viaggiare in uno dei 123 stati aderenti al trattato di Roma credo sia un problema in primis per chi lo invitava nella sua villa in Sardegna o chi andava da lui a firmare contratti milionari
4/7
Sarcasmo a parte, le sconsiderate (come al solito) dichiarazioni di Borrel e l confusione tra inchiesta e condanna, lo sbilanciamento dell’Europa (gli Usa alla CPI non aderiscono) segnano un ulteriore escalation in questa guerra, mai vista dalla Seconda Guerra Mondiale a oggi
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Sicuri sicuri che ci sia qualcosa per cui brindare? Tra l’altro per un processo che quasi sicuramente mai si celebrerà?
Intanto la situazione sul campo è talmente grave che l’Ucraina rimuove un esperto comandate dal fronte del Donbass. La sua colpa?
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Aver detto al @washingtonpost che le cose vanno male, un articolo da cui si evincono crisi di truppe che il Paese sta affrontando e errori Stato Maggiore a Bakhmut mettendo a rischio la controffensiva primavera.
Però
viva quelli che tifano per il tritacarne dove non finiranno 7/7
Per capire la gang dell’odio #guerratroll: ti monitorano l’account poi un profilo fake (con un minimo di seguito) lancia la parola d’ordine, poi seguono gli accolti e i troll
Ps: il giro è quello dei garantisti moderati, che gioiscono per esecuzioni sommarie (Gheddafi)
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#17marzo forse non tutti sanno che a #Roma i posti auto “concessionati” per #disabili hanno l’antifurto, una sirena che suona se qualcuno senza titolo li usa (accade sempre). È già questa l’ammissione di una sconfitta del sistema, ma la cosa è ben peggiore se si scopre che
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dall’estate scorsa il contratto di manutenzione tra @comuneroma e l’azienda incaricata è scaduto. Quindi gli antifurto sono, per esempio, senza batteria o se hanno guasti sono non riparabili o se sono stati rimossi per lavori stradali non vengono reinstallati…
2/4
L’informazione locale cosa fa? Si occupa delle “guide” stradali per ciechi diventate una trappola per disabili motori tra buchi e non drenaggio dell’acqua? Si occupa dei contratti non rinnovati? No racconta la storia da libro cuore delle turista portata in braccio sulle scale
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#16marzo Nel suo “Di Guerra in Guerra” Edgard Morin @CortinaEditore espone lucidamente un tema che provo a sollevare dall’inizio del conflitto, quello della radicalizzazione e i rischi che comporta.
Purtroppo filosofia, analisi e cronaca si toccano come il Su27 🇷🇺e l’MQ9 🇺🇸 1/6
Sui cielo del Mar Nero. Un episodio sul quale chiaramente sappiamo poco o nulla nonostante l’apparente trasparenza americana che sa di psyops. Nell’attesa dei video promessi dal Pentagono invito ad esporre al museo il pilota russo che ha abbattuto il reaper a sportellate
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Il punto è perô politico.
Quel drone era lî per spiare i russi e passare dati all’intelligence ucraina. Per i russi l’abbattimento (negato) è legittimo (proteggere le proprie truppe)per gli Usa è legittimo volare su acque
3/6
#13marzo i finti moderati del #sestopolo e gli opinionisti (temporaneamente) senza elmetto hanno trovato a #Bologna una nuova occasione per parlare male della sinistra e spalleggiare le campagne delle destre, attività in cui si impegnano 7/24.
Cosa accade? Un breve🧵 thread
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#13marzo
Il comune di #Bologna sta sostituendo le targhe in memoria dei partigiani che nel dopoguerra vennero definiti patrioti (per rappresentare l’antifascismo di combattenti e non), chiamandoli di nuovo partigiani.
Scelta giusta (per me) che riprende in mano
2/10
#13marzo una bussola contemporanea delle parole.
Scelta divisiva dicono i finto moderati. Divisivo termine che ritorna, da anni ormai, per negare l’eredità politica della resistenza. Pure l’antifascismo o il 25 aprile sono stati chiamati “divisivi”, ricordate?
3/10
NO l’economia russa non è crollata per le sanzioni
NO gli oligarchi non hanno deposto Putin
NO Putin non è morto per le malattie che gli sono state diagnosticate via social
NO la Russia non ha finito armi e uomini
NO nessuna arma
1/6
Ha cambiato il corso del conflitto
SI i poveri civili ucraini continuano a morire
SI affermiamo di difendere la democrazia in Ucraina ma intanto casa nostra è ridotta ad un homefront con il PUB che odia più i pacifisti di Putin, caccia al traditore, collaborazionista.
2/6
Echi degli anni 20.
SI il #PUB il pensiero unico bellicista sta corrodendo la democrazia
SI ormai l’argine è rotto il veleno del nazionalismo ci viene spacciato come medicina,
SI un anno dopo ci stanno facendo abituando a qualcosa
3/6
#21febbraio oggi Biden e Putin, nel giro di poche ore, si sfidano a distanza, sugli schermi tv. La visita di Biden a Kiev cambia poco nella sostanza del sostengo Usa a Kiev (24 miliardi dollari a tutt’oggi) ma ha un alto valore simbolico. Il discorso di Putin, in occasione
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di un anno di guerra (ops…operazione speciale) sarà già stato scritto da tempo, chissà se ci sarà riferimento a visita di Biden che tanto ha infiammato i media russi. Al contrario delle visite “cazzute” di Bojo, quella di Biden non ha valore interno ma esterno (negli Usa la
2/6
guerra non è un tema e Biden sta perseguendo una straordinaria agenda progressista, per gli standard americani, roba non vista dai tempi di FDR). Da ieri le foto di Biden davanti San Michele sono l’immagine di uno scontro Nato Russia sempre meno celato. Ne prenderanno atto
3/6
#19febbraio ieri il @fattoquotidiano ha ospitato una mia “opinione” sulla sinistra come vittima di guerra e del suo bellicismo. Ho ricevuto tonnellate di commenti perlopiù via WhatsApp (dei social fogna ne parlo domani). È interessante analizzarli 🧵 1/5 ilfattoquotidiano.it/in-edicola/art…
Li dividerei in due. “sacrosanto” “finalmente” rispondono compagni, pacifisti, cattolici progressisti, chi dice no alla guerra, chi opera in associazioni e sindacati. Un popolo di progresso e giustizia sociale senza patria che al netto dell’ incaz#%tura con il PD non gioisce
2/5
Delle sue sfortune elettorali. Un patrimonio che il futuro segretario @ellyesse o @sbonaccini dovrebbero recuperare se non cadranno pure loro nel dirupo neoliberista e moderatista in cui da anni il PD aspetta l’elisoccorso del voto utile
3/5