Ancora una volta l'Italia è ostaggio di ignoranza, luddismo, e paura del cambiamento, da parte dei soliti difensori di non si sa bene che cosa.
La notizia mi rattrista per vari motivi.
Per cominciare, è l'ennesimo treno che rischiamo di perdere. Il mondo andrà in quella direzione che ci piaccia o no, e non perché ci sia chissà quale piano malvagio dietro, ma perché siamo tanti, e dobbiamo trovare strategie per sfamare tutti.
La carne sintetica sarà uno dei mercati del futuro, e non fossi un millennial squattrinato che lavora per pagare la previdenza sociale agli altri, e avessi soldi da investire, probabilmente questa sarebbe una delle attività in cui punterei.
Nasceranno industrie e consorzi che se ne occuperanno, un indotto che ad oggi è difficile da prevedere, ma che stiamo lasciando andare così, di fatto senza motivo.
Inoltre c'è la crisi climatica, che non è più "qualcosa che avverrà, domani, forse", ma qualcosa che sta già avvenendo, quindi non solo dobbiamo sfamare sempre più persone, ma dobbiamo farlo anche in maniera ecologicamente sostenibile.
Ma niente di tutto ciò importa, perchè dobbiamo "difendere la tradizione".
E qui si arriva all'altro aspetto che mi rattrista enormemente, ovvero, anche se non è la prima volta, lo stato disastroso in cui versa la cultura italiana.
E badate bene, non mi riferisco al fatto che uno possa essere restìo ad abbracciare un tale cambiamento, che è completamente lecito.
No, mi riferisco all'atteggiamento che assumono queste persone, per cui siccome LORO non vogliono questo cambiamento, allora devono imporlo anche a chiunque altro.
Manca completamente quella consapevolezza che se c'è una cosa che non vuoi fare, puoi non farla senza cagare il cazzo agli altri, e lasciare chi la vuole fare liberi di farla.
(al netto della legalità ovviamente)
E questa è ignoranza, ottusità, chiusura mentale, chiamatela come vi pare, ma comunque la chiamiate, è desolante.
Che poi c'è da dire che credere che questa tecnologia possa fare concorrenza alla "tradizione" tradisce un'insicurezza imbarazzante.
Qualcuno pensa che della carne in laboratorio possa sostituire una bistecca fiorentina? Spero di no.
La carne sintetica potrebbe e dovrebbe costituire una fonte di proteine di sostentamento, non andranno di certo a sostituire le eccellenze gastronomiche.
E meno male dico io (uno a cui piace mangiare e ama le bistecche).
Infine il campo della carne sintetica potrebbe anche essere un banco di prova per la ricerca sulle staminali, che rappresentano una promessa per tutta la medicina rigenerativa.
Il mondo va avanti, e noi restiamo ancorati agli anni '60, quando sì l'Italia aveva un sacco di cose per cui vantarsi, ma che spoiler, sono finiti da un pezzo.
(E poi però se uso la parola boomeroni se l'hanno a male).
Comunque, il mondo va avanti, gli altri paesi avranno un nuovo mercato, nuove tecnologie, meno emissioni, più soldi, e più ricerca, e noi continueremo a lamentarci e a guardare gli altri con occhi carichi di...
... invidia e rancore perchè osano essere migliori di noi, come si permettono a non scegliere la mediocrità come facciamo noi.
P.S. Ricordatevi di questo post fra qualche anno, che se ne riparla.
Speriamo che per allora avremo governi più illuminati, ma ne dubito.
E di questo di governi, continuate a dirmi "lascia che governino" dai.
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In tutta la diatriba sulle farine di #insetti, i commenti più stupidi e insulsi, ma più #stupidi, sono quelli del tipo:
"Tenetevi gli insetti io continuo a mangiare la #bistecca/#pizza/#pasta/[altri alimenti notoriamente "#tradizionali"]" #alimentazione
Le possibilità sono che:
1 - Hai problemi di logica e comprendonio, perché inserire un nuovo ingrediente nel ventaglio di possibilità non vuol dire che dovrai eliminarne di vecchi. L'epoca buia dei gdr con gli inventari a casellario è fortunatamente alle nostre spalle.
2 - Soffri di disturbo paranoide, ma grave. Il caso è come il precedente ma più grave, pensi che aggiungere un nuovo ingrediente nel ventaglio di possibilità elimini tutti gli altri.
PICCOLA (non tanto) RIFLESSIONE CHE UNISCE FASCISMO E GUERRA UCRAINA.
Ridurre il fascismo alla mera questione politica è più che riduttivo.
Ho detto più volte che il fascismo è un modo di pensare, una forma mentis un atteggiamento. E i fascisti non sono solo a destra maovunque.
Oggi si parla molto del fatto che la Russia, come rappresaglia per le recenti sconfitte sul campo, bombardi case, ospedali, e persino parchi gioco per bambini!
Vorrei dire che mi stupirei se qualcuno riuscisse in qualche modo a giustificare anche questo ennesimo schifo.
Ma direi una sciocchezza.
In realtà mi stupisce pochissimo. Anzi mi stupirei se qualcuno riuscisse a cambiare idea.
D'altra parte guardiamo un po' che tipo di società siamo.
"Se consideriamo che i primi reattori nucleari hanno cominciato a produrre energia negli anni Sessanta, e che oggi ne sono in funzione 441, il livello di sicurezza di questi impianti è alto. Specialmente se lo paragoniamo, come vedremo, agli incidenti che hanno coinvolto altre
fonti energetiche. Sulla radioattività ci sarebbe comunque da fare qualche altra precisazione.
Solitamente si pensa che la radioattività sia qualcosa che riguarda le centrali nucleari, o magari le radiografie o le radioscopie, in realtà non è così perché siamo tutti immersi in un
fondo naturale di radioattività, che proviene dal decadimento di elementi contenuti nella crosta terrestre e dai raggi cosmici che piovono dallo spazio. Ovviamente sono dosi molto basse, ma variano da luogo a luogo. A Roma per esempio il fondo naturale è il doppio che a Milano.
"Mio nonno durante il fascismo ha avuto un'infanzia felice."
Finora non ho parlato di #Orsini ma lasciatemi commentare questa affermazione, perché come per ogni cazzata che si rispetti non c'è bisogno di essere esperti in materia per smontarla, ma seguire la logica.
In pochissime parole infatti Orsini incappa in ben 6 (SEI!) #FALLACIE#LOGICHE (e voi sapete quanto mi piacciono le fallacie logiche, tanto da dedicargli un video ):
- Aneddotica: ovvero, "Ammiocuggino". Quando utilizzi qualcosa che è successo a te, o ancora meglio, a qualcuno che conosci. Valore apportato in una discussione di valore negativo.