Sostituzione etnica: teoria del complotto secondo la quale i poteri forti, le élite europee e facoltosi ebrei starebbero organizzando la sostituzione del popolo europeo con una sorta di “meticciato globale”
favorendo e finanziando l’immigrazione verso l’Occidente. 2/9
Si scrive “sostituzione etnica”, si legge “piano Kalergi”, oppure “George Soros”.
Nella retorica dell’estrema destra e del neofascismo, infatti, le tre locuzioni vengono utilizzate come sinonimi, per quanto ciascuna nel contesto più appropriato. 3/9
Per una definizione più ampia e – se vogliamo – “popolare”, si può fare ricorso a “sostituzione etnica”, con i suoi eventuali corollari: “genocidio della razza bianca” e “pulizia etnica a danno della razza bianca”. 4/9
Che poteri forti e occulti starebbero orchestrando piani a danno dei popoli europei non è una novità, ma piuttosto una costante nella storia europea che ha già visto una sua declinazione in chiave antisemita. 5/9
La teoria è stata un cavallo di battaglia di Salvini, nella campagna elettorale del 2018. La stessa retorica è stata alla base di numerose manifestazioni di Forza Nuova e CasaPound.
Anche Giorgia Meloni ha contribuito a rafforzare la retorica della “sostituzione etnica". 6/9
Nel marzo del 2016, un servizio di "La Gabbia", di Gianluigi Paragone, era dedicato al disvelamento del "piano della Boldrini per la grande invasione. Sullo schermo veniva proiettata a caratteri cubitali sullo schermo la scritta «grande sostituzione». 7/9
Come scriveva Umberto Eco, alla radice della psicologia Ur-Fascista vi è l’ossessione del complotto, possibilmente internazionale. I seguaci debbono sentirsi assediati. Il modo più facile per far emergere un complotto è quello di fare appello alla xenofobia. 8/9
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#FrancaViola era nata ad Alcamo, in Sicilia, in una famiglia di agricoltori. Aveva 17 anni e 11 mesi, quel giorno. Filippo Melodia, nipote di un boss, la voleva per sé. Dopo il suo rifiuto, aveva bruciato la vigna del padre. Ma non si era fermato lì. #26dicembre @JohannesBuckler
Il #26dicembre 1965, alle ore 9, con l'aiuto di dodici amici, era entrato in casa della famiglia Viola.
Avevano picchiato la madre e portato via Franca.
Violentata, malmenata e lasciata digiuna. Tenuta segregata per otto giorni.
Quando arrivò il capodanno, il papà di Franca venne contattato dai parenti di Melodia, per mettersi d'accordo sul matrimonio di Franca Viola con il suo stupratore. Un matrimonio "riparatore".
Il matrimonio avrebbe estinto il reato di sequestro di persona e violenza carnale.
Mi chiamo Werner e oggi sono stato scelto come immagine per un manifesto di reclutamento nella Wehrmacht.
Siamo nel 1939 e indosso la divisa tedesca, pronto a partire per l’invasione della Polonia.
Sono stato scelto come “il soldato tedesco ideale puro ariano”. Vi state forse chiedendo com’è fatto un perfetto soldato tedesco, ariano puro? Come me.
Occhi azzurri, zigomi alti, mento cesellato, scatola cranica stretta e allungata. E uno sguardo glaciale. 2/n
Niente a che vedere con quelli di razza inferiore, riconoscibili dal naso adunco, la bocca larga, i capelli ricci e rossi, le labbra carnose e il corpo villoso.
Almeno così sono identificati i tedeschi non ariani, di razza impura. Gli ebrei, per esempio. 3/n
"Continuavano a ripetermi che un professionista deve pensare solo a giocare, e forse avevano ragione. Nel calcio il pallone veniva prima di qualsiasi buona intenzione. Io però cominciai a pensarla diversamente. Da quella sera di Natale del 1973. @JohannesBuckler
1/13 #Thread
Avevo diciannove anni quando alcuni amici mi invitarono a far visita a un centro per bambini cerebrolesi. Ci andai accompagnato da Raffaella, la mia fidanzata. Quella visita cambiò la mia vita. Anzi. La nostra. 2/13
«Mi impressionò la loro emarginazione, l’abbandono, il menefreghismo della gente. Fu un’emozione fortissima, un pugno nello stomaco. I miei genitori si sono sempre impegnati nel sociale e mi avevano già insegnato il rispetto e la solidarietà verso gli altri.» 3/13
Ho letto presto l’Odissea, alle medie. Perché è successa ’sta roba qua. Mio papà si ostinava a tenere aperto lo stand dei libri alla festa dell’Unità. Per i più giovani, è tipo ’na sagra; per gli altri, sì, so’ figlio di genitori comunisti. @Pennacchiiiii #Eroi Thread 1/n
E si ostinava a tenere questo stand che ovviamente non era tanto frequentato, la costicina andava di più come genere. E i tre libri che vendeva li comprava lui, generalmente. 2/n
Poi succede che piove – perché capitava spesso che piovesse alle feste dell’Unità – e si rovinano dei libri. Uno lo porta anche a casa: era un’Odissea, appunto, in prosa, solo che era inservibile, sapete, tutta bagnata che sembrava un malloppone di cartapesta tipo Art Attack. 3/n
Renata Viganò, autrice de L’Agnese va a morire, definì la mia morte come la più ignominiosa disfatta della loro sanguinante professione. Si riferiva ai fascisti della Compagnia Autonoma Speciale, guidati dal capitano Renato Tartarotti. #IrmaBandiera #14agosto @JohannesBuckler 1/n
Ero a casa di mio zio, insieme ad altri due partigiani, quando i fascisti mi hanno arrestato. Inizialmente mi avevano rinchiuso nelle scuole di San Giorgio, poi mi hanno portato a Bologna. Speravano di ottenere da me informazioni sulla Resistenza. 2/n
Prima di essere interrogata, ho ripensato a tutta la mia vita. Per quel poco che è durata, fino ad oggi. Sono nata a Bologna l’8 aprile 1915, da una famiglia benestante. C’era papà Angelo, capomastro edile, poi la mamma, Argentina di nome, e mia sorella Nastia. 3/n
Il #5agosto 1981, 41 anni fa, il matrimonio riparatore venne finalmente abolito. E gran parte del merito va attribuito al coraggio di una donna, Franca Viola.
Franca Viola era nata ad Alcamo, in Sicilia, in una famiglia di agricoltori. #Thread @JohannesBuckler
Eravamo coetanei, compaesani e amici d’infanzia. Franca era la ragazza più bella di Alcamo. Aveva diciassette anni e undici mesi, quel giorno.
Filippo Melodia, nipote di un boss, la voleva per sé. Dopo il suo rifiuto, aveva bruciato la vigna del padre. Ma non si era fermato lì.
Il 26 dicembre 1965, alle ore 9, con l’aiuto di dodici amici, era entrato in casa della famiglia Viola.
Avevano picchiato la madre e portato via Franca e il suo fratellino di otto anni. Li avevano portati in un casolare. Due giorni dopo avevano liberato il bambino.