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Altro che Medioevo per praticare l'IVG si deve entrare in un girone infernale.
Il #Diritto all'#Aborto non si tocca
Fuori i #ProLife e gli #obiettori dagli ospedali pubblici.
"Sono passati quarantacinque anni dalla legge 194, ma interrompere una gravidanza in Italia è ancora
Il #Diritto all'#Aborto non si tocca
Fuori i #ProLife e gli #obiettori dagli ospedali pubblici.
"Sono passati quarantacinque anni dalla legge 194, ma interrompere una gravidanza in Italia è ancora
https://twitter.com/fanpage/status/1649363468351332353
un percorso a ostacoli. L’obiezione di coscienza ha raggiunto picchi drammatici e le associazioni prolife sono ormai presidi fissi in molti ospedali. Per questo il 6 maggio ad Ancona, città simbolo dove le Ivg non sono più praticate, Non Una di Meno ha organizzato una
manifestazione nazionale per l’aborto sicuro e gratuito...
𝗧𝗿𝗲𝗻𝘁𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗲 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝟭𝟬𝟬% 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮. 𝗤𝘂𝗮𝘀𝗶 𝗰𝗶𝗻𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲
𝗧𝗿𝗲𝗻𝘁𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗲 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝟭𝟬𝟬% 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮. 𝗤𝘂𝗮𝘀𝗶 𝗰𝗶𝗻𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲
𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝟵𝟬%. 𝗣𝗶𝘂̀ 𝗱𝗶 𝗼𝘁𝘁𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗶 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮 𝗹'𝟴𝟬%
Questa la fotografia dell'Italia oggi, dove interrompere una gravidanza non è un diritto, ma un calvario...
...Le regioni bandiera nera sono il Molise, seguita dalla Puglia e dalle
Questa la fotografia dell'Italia oggi, dove interrompere una gravidanza non è un diritto, ma un calvario...
...Le regioni bandiera nera sono il Molise, seguita dalla Puglia e dalle
Marche.
Non che il resto dell'Italia se la passi meglio: in Piemonte le associazioni anti-abortiste sono finanziate e presenti negli ospedali pubblici con degli sportelli. Chi vuole accedere all'Ivg deve prima fare un colloquio con i loro volontari, durante il quale spesso
Non che il resto dell'Italia se la passi meglio: in Piemonte le associazioni anti-abortiste sono finanziate e presenti negli ospedali pubblici con degli sportelli. Chi vuole accedere all'Ivg deve prima fare un colloquio con i loro volontari, durante il quale spesso
vengono fornite informazioni sbagliate e fuorvianti sull'aborto. Questo accade anche in altre regioni d'Italia, come la Lombardia, dove – come testimoniato da Fanpage.it – le donne sono obbligate a passare dai cosiddetti ‘Centri di aiuto per la vita' prima di
interrompere una gravidanza. A Firenze, invece, medici e infermieri possono ottenere crediti formativi partecipando a corsi antiabortisti che promuovono l'obiezione di coscienza...."
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