I @ProVitaFamiglia vogliono difendere il diritto di non abortire: non ce n'è bisogno perché non c'è nessun obbligo. Mentre in realtà sono loro che vogliono impedire ostacolare e sopraffare chi decide l'IVG.
Che tristi primati abbiamo noi marchigiani!
"Una due giorni, in programma oggi venerdì 21 aprile e sabato 22 aprile, contro la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, organizzata all'Università di Macerata, organizzata da Pro Vita & Famiglia, con il patrocinio della Regione Marche, dell'Ordine
dei Medici e di quello degli Infermieri, con relatori che provengono dal mondo ultracattolico, ufficialmente per discutere della salute della donna, con l'evidente scopo di veicolare messaggi propagandistici contro l'aborto...
...È davvero grave che tante autorevoli istituzioni,
dalla Regione Marche ad ordini professionali, si siano prestate a patrocinare un convegno in cui una visione confessionale viene spacciata per formazione, per giunta con il riconoscimento di crediti professionali a chi lavora negli ospedali", ha detto Elisabetta Piccolotti, di
Alleanza Verdi Sinistra, che ha annunciato un'interrogazione parlamentare...
...Su quali basi scientifiche è basato il convegno all’università di Macerata? Verranno richiamate le linee guida internazionali dell'Oms sull’aborto che suggeriscono di tutelare la salute psicologica e
fisica delle donne operando l’interruzione di gravidanza nel minor tempo possibile e con i metodi meno invasivi? Purtroppo siamo certe, visti i relatori, che non sia così è questo non è accettabile nemmeno dal punto di vista deontologico", ha aggiunto...
...Francesca Romana
Poleggi,membro del Direttivo di Pro Vita & Famiglia Onlus – è difendere il diritto alla salute delle donne e 𝗶𝗹 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗯𝗼𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲..
...Le studentesse e gli studenti di Macerata Occupano la biblioteca statale dove i provita dovevano
tenere il loro incontro patrocinato dal ministero, che consentiva l'assegnazione di crediti al personale sanitario", ha scritto in un comunicato il Collettivo Depangher.
"Al loro arrivo l'aula era già piena di studenti, ed era stata trasformata in uno spazio femminista. Una
contestazione partecipata, colorata e durata circa un'ora che ha costretto i relatori a ritardare l'incontro, tra fischi, cori, coriandoli e slogan che rivendicavano il diritto ad un aborto libero e sicuro".
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"Le forze partigiane di città , inquadrate nei GAP, Gruppi di Azione Patriottica (formazioni legate ai
diversi schieramenti politici), utilizzate prevalentemente per azioni di sabotaggio e delle SAP, Squadre di Azione Patriottica simili alle precedenti ma più ridotte nel numero di aderenti. A questi erano pronte ad unirsi le formazioni di montagna, prevalentemente inquadrate nelle
Brigate Garibaldi.
Il numero complessivo di insorti non superava, al momento i 5000, con armamenti quasi sempre leggeri.
Nonostante la predominanza di uomini e mezzi il comandante della piazza di Genova, il generale Günther Meinhold, si rese conto che la difesa della città non
"Il grande spreco [....]
penso a che grande metafora sia del nostro tempo. Delle nostre vite. Il grande spreco di energie nello sforzo di risultare migliori agli occhi del nostro personale pubblico, dimenticare chi siamo per diventare
chi vorremmo far credere di essere: inutile, c’è sempre un testimone da qualche parte, nelle nostre vite...
...Il grande spreco di tempo nel tentativo di spiegarsi, spiegare. L’umanità si divide in due grandi categorie: quelli che ti vedono, ti capiscono senza bisogno di dire,
quelli che invece no e allora spiegare non serve. Il grande spreco di intenzioni, la distanza fra il dire senza fare e il fare senza dire...
...Lo spreco di prudenza, la paura che mutila gli slanci e i gesti: la vita è breve e sempre grave il ritardo – di quella parola, di quel
".....Mentre milioni di persone sono costrette dalle inondazioni, dalla siccità e dalla fame, a lasciare le loro terre, centinaia di miliardi di euro vengono spesi per aumentare la devastazione dell’ambiente e spargere veleni nell’aria. L’intera Ucraina è rasa
al suolo, un macigno si abbatte sull’Europa politica, aumentando le disuguaglianze, peggiorando le condizioni di vita dei lavoratori, flagellando le famiglie con l’aumento dei beni alimentari, della benzina, dell’energia e delle rate dei mutui.
Putin è il responsabile
dell’invasione ma la Nato, con in testa il Presidente degli Stati Uniti Biden, non sta operando soltanto per aiutare gli aggrediti a difendersi, contribuisce all’escalation e trasforma un conflitto locale in una guerra mondiale strisciante...
...Dalla stragrande maggioranza dei
a giudizio nei confronti del governatore della Sardegna Christian Solinas,dell'assessora agli Affari generali e al personale Valeria Satta e della capo di gabinetto Maria Grazia Vivarelli L'inchiesta si riferisce alle nomine di due direttori generali:Silvia Curto alla presidenza
e Antonio Pasquale Bello alla guida della Protezione civile...
...Gli accertamenti della Procura erano nati dalla decisione di nominare alle direzioni generali l'avvocata Curto e l'ingegnere Belloi, una scelta che aveva fatto scattare polemiche e proteste da parte anche dei
Più disuguaglianza sociale e meno diritti civili alimentano le incompatibilità tra i popoli e quindi i conflitti. #Armi#Guerra
"La guerra ci costa un mondo"
"Nel 2021 i dati del Sipri (Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma) ci dicono che si sono superati
i 2.100 miliardi di dollari l’anno e ci si aspetta un incremento dai dati del 2022 che saranno pubblicati a giorni.
Vignarca fa un esempio: “L’Onu ha 2 miliardi di dollari all’anno di budget (più qualche decina delle varie agenzie), mentre sul fronte delle armi i miliardi sono
2100. Noi abbiamo sottolineato come il 10% della spesa militare mondiale, se utilizzato ogni anno per gli obiettivi di sviluppo sostenibile, avrebbe permesso di raggiungere risultati importanti come ‘fame zero’, acqua per tutti, sanità e istruzione per tutti”.
È chiaro quindi che
Altro che Medioevo per praticare l'IVG si deve entrare in un girone infernale.
Il #Diritto all'#Aborto non si tocca
Fuori i #ProLife e gli #obiettori dagli ospedali pubblici.
"Sono passati quarantacinque anni dalla legge 194, ma interrompere una gravidanza in Italia è ancora
un percorso a ostacoli. L’obiezione di coscienza ha raggiunto picchi drammatici e le associazioni prolife sono ormai presidi fissi in molti ospedali. Per questo il 6 maggio ad Ancona, città simbolo dove le Ivg non sono più praticate, Non Una di Meno ha organizzato una
manifestazione nazionale per l’aborto sicuro e gratuito...
𝗧𝗿𝗲𝗻𝘁𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗲 𝘀𝗮𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝟭𝟬𝟬% 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮. 𝗤𝘂𝗮𝘀𝗶 𝗰𝗶𝗻𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲