🧵sul motto bielorusso #ZhyveBelarus = Viva Belarus; Lunga vita alla Belarus.
Affronto il tema, testimoniando le accuse di "nazismo", mosse contro l'Ucraina dalla propaganda russa e dai suoi ottusi seguaci, aspettando le stesse accuse, cioè la loro ripresa, dopo il 1o round 2020.
Premessa: nel culto della Vittoria, creato dal regime sovietico, rafforzato da Putin&Lukashenka, i russi e adepti delle dittature si sono impossessati dell'esclusività di essere "antinazisti". Tutti gli altri, che sognano democrazia o sono contro l'imperialismo🇷🇺diventano "nazi":
propaganda si abbatte sui popoli che hanno sofferto di più: l'occupazione nazista di intero territorio, le maggiori perdite umane a sua causa, l'occupazione russa&sovietica con genocidi annessi, che avevano alta% degli ebrei fra popolazione.
Prime accuse vs🇵🇱🇱🇹🇱🇻🇪🇪,
poi🇺🇦
e noi
Dunque, "Zhyve Belarus" è un motto di richiamo patriottico dei sentimenti nazionali e civici, consolidamento del popolo nella difesa della libertà, dell'indipendenza del proprio paese, della madrelingua e cultura nazionale, un augurio della prosperità della propria terra e stato.
La risposta al motto è "Zhyve vechna" (Viva per sempre).
Ebbe origine durante la rivolta del 1863 contro l'Impero Russo, è legata ad uno dei suoi leader Kastus' Kalinouski. La parola d'ordine del suo gruppo ribelle fu: "Amo Belarus. - Allora è reciproco".
Il suo finale completamento acquistò nella poesia di Janka Kupala "E' il grido che vive la Belarus" (1905-07):
"Ma come puoi non amare questo campo, il pino,
e il giardino verde e l'oca urlante!
E a volte il vortice che ulula qui, -
È uno strattone, è un grido che Belarus vive!"
L'espressione si consolidò in più forme nelle opere poetiche e giornalistiche dei letterari, ideologi nazionali come segno dell'autocoscienza:
"Parola bielorussa vivente sta fluttuando, risvegliando i cuori bielorussi, mostrando a tutti che Viva Belarus!", Nasha Niva 11.11.1910
Nella forma espansa- "Lunga vita alla Belarus libera" -l'espressione fu ricamata in oro sulle bandiere nazionali🤍❤️🤍cucite secondo disegno di Klaudius Duzh-Dusheusky e inviate alle organizzazioni bielorusse nel 1917. Slogan fu al centro del Congresso panbielorusso1917, cosi via
La 1a Guerra portò la sconfitta dell'Impero russo (rivo/disso/luzione, guerra civile), ma anche l'occupazione tedesca del territorio BY e dopo, il 25.03.1918 i bielorussi dichiararono l'indipendenza - la BNR -Repubblica Popolare Belarussa- con la bandiera🤍❤️🤍e stemma "Pahonia".
L'indipendenza durò poco, finita con l'invasione russobolshevika, a cui si cerco di resistere con la Rivolta di Slutsk👇e dalla guerra polacco-bolshevika. Finì con la spartizione del territorio BY (Accordo di Riga) -la parte occidentale andò ai polacchi, sull'altra si formò SSR🇧🇾
Nota unica! In Belarus di allora aveva 4 lingue ufficiali: bielorussa, polacca, yiddish, russa.
Why yiddish? Antisemitismo russo. Caterina II stabilì le Pale di insediamento ebraico nell'Impero russo. Cons-ze: in 1897 il 21% degli ebrei dell'Impero viveva in territorio bielorusso
Ritorno al motto, fu ampiamente usato anche in BSSR in forma sovietizzata "Lunga vita alla Belarus sovietica!", "Lunga vita alla BSSR estesa" (ad es nel giornale del 1924 Belarus Sovietica), nell'arte bielorussa pre la 2a guerra mondiale, nelle diaspore degli emigrati.
Durante la 2a guerra il motto "Lunga vita alla Belarus!" fu utilizzato da TUTTI i bielorussi.
Il manifesto del 02.1942 "Schiacceremo canaglia fascista. Lunga vita alla Belarus libera!"
11.1942 a Mosca si apri la mostra “Belarus Vive, Belarus combatte” (trasferita a Minsk 08.1944)
Zhyve Belarus fu usato dai partigiani sovietici, loro manifesti uscivano a migliaia con il motto in più forme, ci fu 1 rivista partigiana con lo stesso nome. Fu usato sulla copertina del giornale "Belarus Sovietica", nella "Marcia dei partigiani" del poeta BY Pimen Panchanka, ecc
Sul collaborazionismo scriverò dopo. Noto solo, che dopoguerra si continuò con l'uso di "Zhyve Belarus sovietica" nei giornali e arte. Fino agli '50 c'erano le repressioni, ma né a Stalin, ne a ex partigiani o altri, venne in mente di associare il motto o i colori🤍❤️🤍al nazismo
Tuttavia, con l'arrivo di Krusciov, un ardente russificatore, odiatore di altre culture, la simbolica nazionale iniziò a sparire e la tendenza cambiò solo sotto Gorbaciov, quando si ripristinò l'uso pubblico del motto, inizio il movimento del Fronte popolare bielorusso Rinascita.
Dopo il ripristino dell'indipendenza nel 1991, "Viva Belarus" entro nei discorsi ufficiali, nei raduni solenni e eventi, nel Parlamento. La canzone "Zhyve Belarus" di Vasil Rainchyk rivendicava lo status di inno nazionale. La bandiera🤍❤️🤍e lo stemma Pahonia divennero ufficiali.
Lukashenka invertì la tendenza. Nel 1995 da un lato si complimentò con Hitler e picchiò i deputati, dall'altro - fece referendum incostituzionale truffato, ripristinando bandiera & stemma "sovietici", la russificazione. Appaiono le 1e accuse di "nazismo".
Vasil' Bykau, lo scrittore bielorusso, veterano di guerra (la passò nei campi di battaglia), scrisse nel 1995: "E' un preludio di un colpo di stato fascista. Il paese è governato da una junta."
Bykau, inoltre, considerava la bandiera🤍❤️🤍"l'unica esistente bandiera bielorussa."
Le opposizioni, il Fronte Popolare Bielorusso, il mov-to "Rinascita", il futuro Nobel Ales' Bialiatski protestavano con il manifesto dei partigiani "Schiacceremo canaglia fascista",
"BNF contro fascismo", ZhyveBelarus.
E il regime faceva le 1e mosse della propaganda "antinazista"
Ma tante cose andavano bene al regime fino al 2020:
Narodnaya gazeta - il giornale ufficiale dell'Assemblea Nazionale, creata da Lukashenka nel 1996, aveva Zhyve Belarus in 1a pagina.
Un ritornello dell'inno 2002, introdotto per volontà di Lukashenka, suona molto simile.
Il giornale del regime "Sovetskaya Bielorussia" nel 2007 scrisse che il significato di Zhyve Belarus è uguale ai motti ufficiali "Per Belarus", "Fiorisci, Belarus".
Nel 2018 Lukashenka permise di festeggiare con tutti i moti/bandiere il centenario della Repubblica Popolare🤍❤️🤍
Solo nel 2020 con lo scoppio delle proteste di massa, la propaganda iniziò a martellare, associando i portatori della bandiera🤍❤️🤍ai "nazisti".
11.2020 il propagandista🇧🇾 "storico" Ihar Marzalyuk ha detto: "Zhyve Belarus" è "Sieg Heil" nazista.
Scatenando anche i vari putinoidi
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Lukashenka era in Piazza Rossa oggi. Visivamente sofferente, con la mano fasciata, dopo la parata ha chiesto di essere portato in elettrocar ai Giardini di Alessandro (Putin ei leader di Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan Turkmenistan Armenia ci sono andati a piedi)
Nelle sue ultime uscite pubbliche a Minsk non pareva in stato di salute e probabilmente non aveva nei programmi di andare a Mosca, non era preannunciato. Ma evidentemente è stato costretto all'ultimo (a Putin servivano i cheerleader). I suoi incontri mattutini con i veterani🇧🇾
sono stati posticipati a stasera, ha fatto la sua veloce comparsa ed è tornato a casa.
Vi sarei grata se non tirate in ballo il tè a polonio e finestre. Sono battute idiote, non c'entrano nulla nei malesseri di Lukashenka, è diabetico, ha altri problemi da tempo ma non muore prtp
#8maggio "Avendo ottenuto la Vittoria, non abbiamo ottenuto la Libertà."
Vasil Bykaŭ (1924-2003) scrittore, veterano di guerra. Nell'intervista2001 a @svaboda ha detto: "Secondo un'opinione l'esaltazione della parte anziana della società verso l'ultima guerra è causata dal fatto,
che quella vittoria è diventata un'Impresa. Dopo quella non c'era niente di più giusto, alto nell'idea, chiaro nel risultato, di cui si potesse essere soddisfatti o andare fieri, che non fu svalutato, insultato, screditato dalle persone o dal tempo - la lotta per la pace sia o
piani quinquennali, la folle corsa al nucleare o quella dello spazio - Tutto nella nostra storia fu un bluff, se non un crimine. L'unica cosa buona, che hanno fatto le generazioni più anziane del XX secolo è stata davvero questa vittoria sul nazismo.
Ma anche su questa vittoria
Una curiosa investigazione di @verstka_media sui motivi di Putin per iniziare la guerra contro #Ucraina. Non credo possa essere considerata la verità di ultima istanza, ma è interessante. I motivi sarebbero il risentimento personale e il desiderio di vendetta. "L'ultima goccia" è
stata la chiusura dei media del suo padrino Medvedchuk. Putin avrebba deciso di attaccare🇺🇦 nel febbraio 2021 e i preparativi per l'invasione andavano avanti per un anno, ma per tutto il tempo il Cremlino procedeva basandosi sui presupposti sbagliati. verstka.media/kak-putin-prid…
L'idagine è basata sulle testimonianze di alcuni ex e attuali funzionari delle autorità russe e ucraine e mira di comprendere l'evoluzione del pensiero di Putin che l'ha portato a compiere un massacro in🇺🇦
Secondo uno stratega politico🇷🇺 vicino all'amministrazione di Putin,
#25aprile Buona festa di Liberazione, Italia!
È un pizzico anche la nostra, bielorussa.
Nella battaglia di Montecassino caddero 180 bielorussi -soldati del 2° corpo Polacco del generale Anders.
Nell'intera campagna della liberazione dell'Italia ne morirono 863⚪🔴⚪
E >di 800 sopravvissuti a fine guerra furono mandati nei GULAG.
In foto sono i soldati della divisione "Zubry" (Bisonti) bielorussa -ucraina, di cui faceva parte il 13° battaglione bielorusso "Linci".
Credits: @aif.by
Alcune tombe dei bielorussi al cimitero militare polacco vicino al monastero.
Esecuzioni dimostrative dei civili in #Donbas.🧵@MrMortuus: "Abbiamo vissuto questa realtà per 8 anni, ma i russi non lo diffondevano prima. La posizione filo🇺🇦 non è l'unico prerequisito per essere uccisi. Basta destare il sospetto dei carnefici o possedere qualcosa di prezioso.
E la persona scompariva per sempre. Sono indignato come molti ucraini. Ma queste foto non sono una novità, sono una realtà familiare per me dal 2014. Tutti ricordano come nel 2020 è stata "accidentalmente" trovata una fossa comune vicino a Horlivka, con bambini, donne, anziani.
I propagandisti🇷🇺 ne hanno felicemente accusato le forze armate ucraine. Urlavano per 3-4 giorni "genocidioh in Donbass". C'erano i baccanali con esperti tascabili e i "cittadini" sui canali federali, ne parlavano tutti. Mica era la bufala del bambino crocifisso o della tartaruga
🧵Dichiarazioni di Putin sulle armi nucleari (AN) in Belarus è un tentativo di alzare la posta in gioco e l'invito agli🇺🇲alle consultazioni. Ha detto che:
l'impianto di stoccaggio AN in🇧🇾 sarà pronto 1.07.,
le AN saranno🇷🇺,
l'esercito🇧🇾sarà addestrato ad usarle. Cosa significa?
Parere del politologo Ihar Tyškević: 1. L'oggetto sarà🇷🇺, Lukašenka non avrà le AN a disposizione ma potrà dichiarare il rafforzamento della sicurezza🇧🇾, 2. Sara una base militare🇷🇺 PERMANENTE in🇧🇾 senza firma dei relativi accordi bilaterali o comprensione a quali condizioni e ť.
A differenza del centro🇷🇺 di comunicazioni in🇧🇾, del localizzatore a Hantsavičy🇧🇾 ecc, per QUESTA base non si potrà chiedere alla🇷🇺 di andarsene velocemente. Servirà "consultazione", indipendentemente dall'esito della guerra in Ucraina. Cioè Russia vuole legare Belarus ancor più