Sono allergico alle campagne elettorali. Celavo a stento l'imbarazzo pure quando, nel 2008, il candidato ero io. Con il passare del tempo la cosa è peggiorata, perché amicus Plato sed magis amica veritas. Detesto le strumentalizzazioni, e la campagna elettorale ne è il festival. Delle campagne elettorali aborro, appunto, la distorsione della verità. Mi ricorda certe foto che facciamo col telefonino, mezzi sdraiati per terra, pur di evidenziare un particolare o escluderne altri, sapendo bene che se uno vedesse il totale la foto non avrebbe senso.

#luckyloser — UN LUNGO #THREAD


Il 22.4.2018, durante le Regionali in Molise poi vinte dal Centrodestra, l’Italia cerca un governo. @Pres_Casellati ha rinunciato dopo l’incarico esplorativo datole dal @Quirinale; stesso esito avrà il tentativo con @Roberto_Fico, il giorno dopo. “Attesa per la scelta di @matteosalvinimi”, titola il @Corriere, mentre @repubblica apre con una frase di @luigidimaio: “Con #Salvini possibili grandi cose”. Lapidario il @mattinodinapoli (“Di Maio-Salvini, ultima chiamata”), guardingo il @fattoquotidiano (“#DiMaio, attento”).

Il famoso voto sulle #autostrade del 29.5.2008: piccolo #thread con resoconti parlamentari. A pochi giorni dal giuramento, il governo Berlusconi IV vara un decreto con l’obiettivo ufficiale di evitare infrazioni Ue. Dentro, però, ci sono due regali: uno a Retequattro sulle frequenze (poi ritirato) e un altro alle concessionarie di #autostrade.