Ieri parlavamo del #greenwashing in ambito #portuale.
Nel nostro caso serve a nascondere il fatto che #IFumiDelleNaviCiUccidono, attraverso due diffuse #narrazioni mistificatorie, il #BlueAgreement e il #ColdIroning .
Oggi #13novembre partiamo dal primo.
"Quando un concetto viene espresso in inglese la fregatura è certa" diceva qualcuno.
Beh, il #BlueAgreement non smentisce questa affermazione.
Un #accordo volontario fra #armatori, #autorità portuali, #Capitaneria e #Comune che non prevede ahimè sanzioni in caso di violazione.
Un po' tutti i #porti #italiani hanno adottato lo stesso schema e ovviamente ogni #amministrazione ha voluto narrarlo come proprio merito esclusivo nella lotta all'#inquinamento #navale a difesa della #salute.
Anche quando è ancora meno efficace degli altri accordi, come vedremo.
L'impegno principale riguarda il #carburante utilizzato durante l'ormeggio o nelle vicinanze del #porto.
Invece che lo 0,5% (ricordate, il Mediterraneo NON E' zona ECA) se ne deve utilizzare uno con tenore di #zolfo non superiore allo 0,1%.
E qui dobbiamo ricordarci di una cosa:
... le #navi , di massima, NON spengono i #motori una volta attraccate.
Serve infatti #energia per far funzionare i servizi di bordo, che siano #traghetti, #trasporti anche #frigoriferi o navi da #crociera (vere #città galleggianti che assorbono 10 #Megawatt, tanto per capirsi).
Quindi, non potendo e volendo fruire di una "presa elettrica" (su questo ci torniamo nel thread di domani) in pratica utilizzano i motori come enormi gruppi elettrogeni.
E #cittadini e #lavoratori portuali ne respirano i #fumi #tossici .
Ma perché il #BlueAgreement è una bufala?
... per almeno quattro motivi:
Il PRIMO, come detto, è che se non lo rispetti non accade assolutamente nulla.
Il SECONDO è che il limite dello 0,1% di #zolfo durante l'ormeggio è comunque già previsto dalla normativa vigente.
Insomma, un accordo volontario per applicare la legge.
Il TERZO motivo è che un' #auto in movimento a dieci metri dalla #banchina ha nel serbatoio #carburante con al massimo lo 0,001% di zolfo.
Avete capito bene: gli enormi #motori #navali bruciano #zolfo allo 0,1%, cioè 100 volte i veicoli stradali che transitano a pochi passi.
E' questa la ragione per cui a #Livorno l'#Autorità #Portuale ha calcolato che nel 2018 che gli #ossidi di #zolfo emessi dal #porto superavano varie centinaia di volte quelli degli 87.000 #autoveicoli ).
Riproponiamo la slide:
Il QUARTO motivo è altrettanto importante: a poco serve bruciare carburante a basso tenore di #zolfo se a bordo della #nave hai un #motore inefficiente e #canali di #fumo sporchissimi.
Un po' come mettere benzina verde in una 1.100 del '54.
Il fatto è che i #fumi che una #nave emette a due passi dalle nostre #case deriva anche e soprattutto dalle condizioni di efficienza dei suoi impianti.
E se queste qua sotto sono più recenti, altre hanno mezzo secolo, e viaggiano nel #Mediterraneo perché altrove non potrebbero.
Tutti revisionati?
Su questo la #Capitaneria pare non abbia competenze, dovendo limitarsi a controllare il carburante, quasi sempre sui documenti di acquisto.
Né il #BlueAgreement aggiunge nulla di nuovo, ci mancherebbe.
Insomma, si guarda solo nel serbatoio della famosa 1.100.
E' vero, in qualche porto si fa di più: il #BlueAgreement di #Genova ad esempio, almeno sulla carta, impegna gli armatori a cambiare il carburante entro 3 miglia dal #porto.
Ammesso che venga effettivamente fatto, di sicuro è meglio di niente (e se poi non viene fatto, pazienza).
A #Livorno, invece, il tanto strombazzato #BlueAgreement non aggiunge nulla alle norme vigenti: una #nave è tenuta a usare il #carburante con lo 0,1% di #zolfo solo se la permanenza agli ormeggi è superiore alle due ore (previste da orario, oltretutto, non effettive...).
In compenso, a #Genova gli #armatori firmatari sono 18, comprese alcune #compagnie di #crociera.
A #Livorno nella prima edizione erano 3.
Nella seconda 2.
Domanda maliziosa: non è che per caso si cerca di rubare #traffico #portuale ad altri #scali, riducendo le tutele sanitarie?
Ultima perla: nella prima versione del #BlueAgreement i 3 firmatari si impegnavano, bontà loro, ad "evitare assolutamente le soffiature delle #condotte di #scarico".
Nella seconda (2 firmatari) questo impegno è misteriosamente scomparso.
Insomma, dai, piena libertà di sgassare.
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