BALCANI: KOSOVO-SERBIA, 48 ORE PER TRATTARE (E PER PREGARE)
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Dove non è arrivata la diplomazia europea sono riuscite - per ora - le forti pressioni americane: il premier del #Kosovo, Albin #Kurti, ha infatti annunciato un rinvio di 48 ore per l'applicazione delle multe ai
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conducenti di veicoli con targa serba registrati in Kosovo che non abbiano provveduto alla nuova immatricolazione con targhe recanti la sigla "Rks".
In questi minuti è in corso un importante tentativo dell'Italia di ritagliarsi un ruolo da protagonista nella regione. Roma va
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a caccia di un dialogo tra le parti: cerca la stabilità, di evitare che i Balcani si infiammino.
I ministri Tajani (Esteri) e Crosetto (Difesa) questa mattina (più tardi saranno a Pristina) hanno incontrato il presidente dell #Serbia, Aleksandar #Vucic, riconoscendo che non
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sono posti da Belgrado i maggiori ostacoli ad un accordo. Il ministro Crosetto al riguardo ha dichiarato: "Nell'incontro di oggi con il presidente serbo Vucic è emerso che la Serbia non ha intenzione di farsi strumentalizzare da nessuno. È un Paese con una sua postura. È
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stata dimostrata oggi una capacità e volontà di dialogo superiore a quella che mi sarei aspettato".
L'idea che si coltiva a Roma è quella di organizzare nelle prossime settimane un incontro multilaterale fra i rappresentanti dei governi dei Paesi dei Balcani. Ma ci sarà il
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tempo necessario? Domanda da un milione di dollari. Lista Serba, gruppo politico rappresentativo dei Serbi del Kosovo, ha annunciato per domani una manifestazione delle donne e delle mamme serbe nel Paese per protestare contro "oppressione e crudeltà" subite dai loro figli.
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Ad osservare con attenzione ciò che accadrà in queste 48 ore sono i 715 soldati italiani facenti parte della forza #NATO #Kfor guidata dal generale Ristuccia.
È lui in queste ore a dire che "la KFOR resta vigile e continua ad attuare il suo mandato ONU, con tutte le sue
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capacità disponibili" per garantire "un ambiente sicuro e protetto" e "la libertà di movimento per tutte le persone in Kosovo".
La scorsa notte un'auto di proprietà serba è stata incendiata in Kosovo. È la metafora perfetta per rappresentare la tensione tra Serbia e Kosovo.
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È come camminare sui cavi dell'alta tensione. Si può perdere l'equilibrio o restare scottati. Per sfangarla, più che alla diplomazia, occorre forse affidarsi alle preghiere.
steadyhq.com/it/dangelodario
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