Come funziona la politica sui social: guida per elettori dotati di pollice opponibile.
Se non vi piace quello che dice un politico, non dovete andare sotto i suoi post a commentarlo con le vostre idee.
Se non vi piace quello che dice un politico, non dovete andare sotto i suoi post a commentarlo con le vostre idee.
La contestazione funziona nel mondo analogico, nella realtà, e si fa in piazza, con la presenza fisica della gente.
Nel mondo digitale non si fa, perché non funziona: nei social la contestazione avvantaggia l'avversario.
Nel mondo digitale non si fa, perché non funziona: nei social la contestazione avvantaggia l'avversario.
L'algoritmo del social "vede" che il post di quel politico funziona, che riceve molti commenti, così gli regala visibilità, lo fa "comparire" su molti più telefoni, per attirare ancora più commenti.
Senza la vostra contestazione, quel politico la visibilità dovrebbe pagarsela.
Senza la vostra contestazione, quel politico la visibilità dovrebbe pagarsela.
Prendiamo Salvini: tutti i commenti impegnati dei suoi contestatori, tutti quei pipponi social sulla società aperta contro il razzismo, non cambiano il mondo di una virgola, non servono a nessuno se non a lui.
Servono solo a pompargli la pagina.
Gratis.
Servono solo a pompargli la pagina.
Gratis.
Se non vi piace ciò che dicono certi politici, non li commentate.
Se non vi piace ciò che dicono certi politici, non pagategli la campagna elettorale sui social.
Se non vi piace ciò che dicono certi politici, fate qualcosa che abbia senso, fuori dai social.
E sui social tacete.
Se non vi piace ciò che dicono certi politici, non pagategli la campagna elettorale sui social.
Se non vi piace ciò che dicono certi politici, fate qualcosa che abbia senso, fuori dai social.
E sui social tacete.
