Facciamo il punto della situazione e proviamo a delineare una strategia contro il #Covid19.
Da un mese e mezzo contrastiamo l'epidemia restando chiusi in casa, in ossequio a un piano imperniato sul principio "aspetta e spera".
Le opzioni che abbiamo di fronte sono:
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Da un mese e mezzo contrastiamo l'epidemia restando chiusi in casa, in ossequio a un piano imperniato sul principio "aspetta e spera".
Le opzioni che abbiamo di fronte sono:
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A) Rilassare il lockdown. Il virus è pericoloso come prima ed è perfino più diffuso di prima. Un minuto dopo l'allentamento delle restrizioni, l'epidemia riprenderebbe una traiettoria esponenziale.
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Se siete giustamente preoccupati per l'economia, immaginate cosa accadrebbe all'economia con altri milioni di contagiati, altre decine di migliaia di morti e il collasso definitivo del sistema sanitario.
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B) Restare chiusi in casa un altro anno in attesa del vaccino. Non c'è bisogno che vi spieghi le conseguenze per l'economia e per la nostra salute mentale.
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C) Test, tracciamento e isolamento.
È la nostra unica chance di raggiungere una nuova "normalità" in tempi ragionevoli (non la normalità di prima, beninteso).
L'opzione C non è facile da perseguire e richiede risorse, organizzazione e, soprattutto, volontà politica.
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È la nostra unica chance di raggiungere una nuova "normalità" in tempi ragionevoli (non la normalità di prima, beninteso).
L'opzione C non è facile da perseguire e richiede risorse, organizzazione e, soprattutto, volontà politica.
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Implica un set di strategie complementari, tutte di per sé necessarie e non sufficienti:
1) Rafforzamento della capacità di testing, per conoscere la diffusione del virus (attualmente in Italia non ne abbiamo idea) e consentire ai malati di isolarsi.
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1) Rafforzamento della capacità di testing, per conoscere la diffusione del virus (attualmente in Italia non ne abbiamo idea) e consentire ai malati di isolarsi.
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Nessuno che abbia il sospetto di essere entrato in contatto con un malato di #Covid19 deve più rimanere senza tampone e assistenza in isolamento.
2) Tracciamento dei contatti delle persone positive, per isolarli a loro volta e spezzare le catene di contagio.
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2) Tracciamento dei contatti delle persone positive, per isolarli a loro volta e spezzare le catene di contagio.
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3) Per poter isolare in tempo i malati, il tracciamento deve essere digitale e utilizzare gli smartphone nel pieno rispetto della privacy dei loro proprietari.
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4) Disegno dei giusti incentivi affinché tutti attivino le funzioni che consentono il tracciamento dei contatti. Attenzione: non viene tracciata la localizzazione, ma i contatti, in modo rigorosamente anonimo.
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Per esempio: a chi tiene la funzione attivata si può concedere più libertà di movimento e va garantito un filo diretto con le autorità sanitarie.
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5) Rafforzamento (o creazione, in alcune aree) di una rete capillare di assistenza sanitaria e sociale sul territorio, anche a domicilio e utilizzando gli strumenti della telemedicina, per alleggerire la pressione sugli ospedali e limitare le opportunità di contagio.
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6) Tutela del personale sanitario. Nessun medico e nessun infermiere deve rimanere senza equipaggiamento protettivo.
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7) Raccolta dei dati e condivisione con la comunità scientifica. I dati individuali dei pazienti anzitutto. Ma anche il test di un campione rappresentativo della popolazione.
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Come ha spiegato Giorgio Alleva, un campionamento serio si può fare già anche con la nostra *relativamente* limitata capacità di testing.
Altro che il Pdf delle 18.
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Altro che il Pdf delle 18.
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8) Quando saranno disponibili, somministrazione dei test sierologici a tappeto per capire chi ha conseguito l'immunità.
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9) In un primo momento, allentamento delle restrizioni sui guariti e sulle persone meno vulnerabili che abbiano la possibilità di isolarsi dai vulnerabili.
10) Successivamente, quando saranno disponibili i test sierologici, allentamento delle restrizioni per gli immuni.
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10) Successivamente, quando saranno disponibili i test sierologici, allentamento delle restrizioni per gli immuni.
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11) Nel frattempo, rafforzamento delle restrizioni per le persone più vulnerabili, a condizione però di garantire loro la giusta assistenza in isolamento, non solo sanitaria ma anche sociale. Per esempio, qualcuno deve portare loro la spesa.
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12) Fornitura alla popolazione delle protezioni necessarie per limitare la diffusione del virus da parte degli asintomatici. Tutti devono poter acquistare mascherine e guanti facilmente e senza pagare cifre astronomiche.
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Facile scriverlo, certo, e mi scuso se inanellare tanti buoni propositi può sembrare demagogico.
Ma le alternative non sono accettabili e non abbiamo scelta.
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Ma le alternative non sono accettabili e non abbiamo scelta.
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Alcuni di tali punti sono contemplati già nella raccomandazione della Commissione Europea (bit.ly/34uayym) che definisce i principi per l'uso di applicazioni mobili nel rispetto dei diritti fondamentali UE, come la tutela della vita privata e la protezione dei dati.
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Nel governo, alcuni ministri sono consapevoli della necessità di questi passi. Più di una settimana fa il ministro della salute ha rivelato l'esistenza di un piano in cinque punti, di cui purtroppo non abbiamo saputo più nulla.
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Cinque giorni fa la ministra dell'innovazione ha spiegato correttamente i principi di funzionamento dell'applicazione mobile (bit.ly/3cfkbne), identici al sistema che stanno preparando Apple e Google.
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La Commissione Europea sta già coordinando i paesi membri affinché l'uso delle applicazioni mobili avvenga in piena sicurezza e nel rispetto dei diritti.
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Ora c'è bisogno della volontà politica, delle risorse e dell'organizzazione.
Se continuiamo ad aspettare chiusi in casa, la "fase 2" non arriverà mai.
Il virus non se ne andrà via da solo, mettiamocelo in testa.
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Se continuiamo ad aspettare chiusi in casa, la "fase 2" non arriverà mai.
Il virus non se ne andrà via da solo, mettiamocelo in testa.
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Post scriptum: il thread si trova come sempre srotolato qui facebook.com/fabio.sabatini
Grazie per la pazienza.
Grazie per la pazienza.
PPS: sempre grazie a @carloalberto, il mio pusher di informazioni, spunti, e battute formidabili (o che almeno sembrano tali a un nerd come me). Quella del "Pdf delle 18" è sua.
