Si è ormai radunata una folla, anagraficamente trasversale, di gente che si è pappata per anni le idiozie della favola sovranista-no€-noUE: da blogghe, canali YouTube di peracottari, trasmissioni TV, giornali populisti.
Naturalmente sono convinti
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Naturalmente sono convinti
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che le loro mirabolanti scoperte, rivelate dal santone di turno, siano sconosciute ai “poveri idioti”, ai “poveri ignoranti” e ai “traditori e venduti” che sono a favore dell’integrazione europea e della moneta unica.
Con postura ducesca, iniziano a
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Con postura ducesca, iniziano a
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snocciolare primati della Lira, complotti teutonici, panegirici del “miracolo economico”; poi elencano tutto un repertorio di tradimenti consumati ai danni della patria dagli schifosi che “ci hanno svenduto all’Europa” e che andrebbero “fucilati in piazza”.
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Hanno ormai una “narrazione standard”, peraltro già abbastanza consunta, che si palleggiano fra loro: tutta fondata su assunti storicamente labili o inesistenti, logiche contraddittorie di concatenazione dei fatti, letture iper-faziose e dietrologie di qualsiasi legge,
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trattato, dichiarazione, scelta politica compiuta in decenni di storia dell’integrazione europea. Tutto “contro l’Italia”, tutto “per impedirci di volare”, tutto “perché avevano paura della nostra forza”. Sembra di parlare con dei matti che hanno una visione della realtà
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come quella di certi che si sentono Napoleone. Non so se esista un altro Paese europeo dove i “sovranisti” sono così dissociati, pateticamente vanagloriosi, ciechi come talpe di fronte ad una realtà di declino pluridecennale (tanto anche quella è “colpa dell’euro”, ovvio).
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So però che se non li contrastiamo, nel duro periodo che dovremo affrontare per molti mesi, questi recluteranno nuovi adepti facendo leva su angoscia, solitudine, frustrazione, rabbia, disperazione.
Hanno dichiarato guerra all’unica ancora di salvezza dell’Italia.
7/7
Hanno dichiarato guerra all’unica ancora di salvezza dell’Italia.
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