Thread by @MariuzzoAndrea

In Italia non ne parla nessuno ma per l'#uiversita americana è potenzialmente un terremoto. Decine di college, compresa la grande e prestigiosa @UofCalifornia, stanno annullando l'obbligo dei test di attitudine scolastica (SAT e ACT) per chi fa domanda
politico.com/news/2020/05/2…

La causa immediata è naturalmente il #COVID19, che costringerà a tenere i test online a distanza rendendoli meno affidabili. Ma molte decisioni sembrano essere permanenti e accogliere le critiche che da tempo accompagnano queste pratiche di valutazione

Storicamente il SAT (e poi il suo concorrente ACT) si è imposto nel primo '900 come alternativa a metodi di selezione classisti, come il passato accademico dei genitori, il "buon nome" della scuola frequentata o il peso delle attività extracurricolari, per garantire...

...l'accesso alle migliori università anche a studenti dotati ma provenienti da contesti svantaggiati. E del resto non è mai stato, come invece spesso si pensa, uno strumento automatico che ha trasformato le selezioni universitarie in una sorta di esame d'ammissione nazionale

La valutazione del test era uno dei parametri, insieme alla diversità di provenienza geografica, sociale ed etnica, alle autopresentazioni, alla media dei voti nella scuola, e aveva un ruolo importante soprattutto nelle graduatorie per le borse di studio e i finanziamenti

Ma nel momento in cui l'accesso agli aiuti economici diventava necessario anche per settori sociali che fino a relativamente non molto tempo fa non ne avrebbero avuto bisogno, e nel momento in cui alcuni college emergenti hanno iniziato a prestare troppa fiducia nei risultati...

...allora i test standardizzati sono diventati decisivi, al punto che Bush jr ha condizionato il finanziamento federale alle scuole al rendimento degli studenti in queste prove, facendone quasi l'unica voce del quality assessment, L'eccessiva centralità accordata...

...accordata a questo parametro ne ha inficiato il valore come unità di misura trasformando le buone prformance fini a se stesse in un obiettivo nemmeno troppo implicito della preparazione scolastica, e rendendolo un puntello del privilegio sociale più che un grimaldello...

...per scardinarlo.
Tutte queste critiche, fondate, non rendono il loro progressivo abbandono, che in casi anche importanti come quello californiano è per ora senza appello, meno discutibile. All'interno delle istituzioni che hanno preso questa decisione c'è chi fa notare...

...che manca una misura standard alternativa (anche se diversi atenei stanno lavorando a forme di test gestite in proprio), e che affidarsi solo alla media scolastica e alle autopresentazioni potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio per l'inclusività in caso di grade inflation

Senza contare che, specie negli ambienti conservatori che all'università non mancano, il valore della diversità delle provenienze non è assoluto, ma è spesso percepito come oggetto di un trade off con la riuscita accademica e professionale degli studenti...

...più probabile per chi proviene da gruppi sociali ed etnici avvantaggiati e gode del vantaggio del sostegno famigliare nella creazione di network che ne sostengano la carriera. Visto che in sede di assessment delle performance dei college questi parametri conteranno...

...dicono in molti, vale davvero la pena rinunciare a studenti di sicuro successo solo per il miraggio delle pari opportunità?
Si tratta insomma di un dibattito vasto e impegnativo, svolto spesso senza peli sulla lingua come si fa negli USA. Di un dibattito di cui, dicevo...

...in Italia arriva poco o nulla. Ma che pure avrebbe molto da dirci su potenzialità e limiti del testing, proprio mentre tra INVALSI e PISA OCSE anche noi amiamo sempre di più immergercivi dentro senza il respiratore di un po' di riflessione critica

#universita (c'è un refuso proprio nell'hashtag...)

*immergervici

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