Ma dicevamo ieri, parlando dei Beatles a Milano, che in quanto accaduto c'entrava anche l'idea di missione pedagogica alla base della TV di Stato negli anni '50-'60, e che questa impostazione non era una questione solo italiana. Vi ricordate dunque Quiz Show?
Il film, carino, di Robet Redford del 1994 si basava su una storia vera. Nel 1959 uno dei quiz di maggior successo negli USA viene sospeso perché indagini giornalistiche portano a scoprire che un popolare concorrente riceveva prima le risposte alle sue domande 
Un aspetto che emerge dal film, e che effettivamente era emersa anche nella realtà, era la difficoltà a individuare un possibile reato. Gli sponsor pagavano per lo spettacolo, non per premiare il merito del vincitore; gli spettatori si divertivano e avevano un campione...
...gradevole e carismatico, invece che il primo che passava per strada come sarebbe stato possibile lasciando davvero gli esiti all'imprevisto; i concorrenti partecipavano informati del fatto che si trattava di uno show e non di un gioco e guadagnavano quanto pattuito
Per tutti, infatti, la burrasca passò con pene lievi o senza conseguenze: anche il campione incriminato vide a tutta prima la propria carriera accademica compromessa, ma dopo poco poté riprenderla. Però il Congresso fa sulla questione una commissione ispettiva con tutti i crismi
Perché? Perché lo show business televisivo si formava a immagine e somiglianza di quanto richiesto dalla cultura popolare degli anni '40-'50, quelli più duri della guerra fredda. Non si era più negli spregiudicati anni '20, o nella tragedia da affrontare a testa alta post-1929
L’insicurezza andava sublimata ed esorcizzata da una vita familiare ordinata e tranquilla, dal rifiuto del disordine sociale, dal ritorno dei valori e dei comportamenti tradizionali, dalla ricerca della dimensione del controllabile e del conosciuto nel proprio quotidiano
Il medium principe di questo periodo, la TV, giocava un ruolo pedagogico fondamentale da questo punto di vista. I suoi personaggi erano i primi responsabili per il mantenimento della tranquillità individuale e sociale attraverso il loro insegnamento e il loro esempio
In questo senso erano giustificati da gran parte dell’opinione pubblica gli ossessivi controlli governativi sulla produzione televisiva, cinematografica e radiofonica, con una concezione che esaltava al massimo livello il ruolo di “servizio pubblico” dei mezzi di comunicazione...
...e faceva trattare i loro protagonisti alla stregua di pubblici ufficiali con linee di condotta ben chiare. Un “tradimento” come quello perpetrato nel quiz era, in questo contesto, semplicemente inconcepibile, e infatti decretò la fine della popolarità del genere per decenni
Tutto questo, poi, ha anche una coda inaspettata. La rete che trasmetteva il quiz, la NBC, si ritrova proprio a fine 1959 con slot settimanali di pregio liberi. Come riempirli? Kennedy e Nixon iniziavano la campagna presidenziale, perché non chiedere loro di confrontarsi in TV?
In fondo, dirà qualcuno, il format del quiz a domanda e risposta finirà per influire anche sul dibattito nato come "tappabuchi". Che poi questo sia il modo migliore di presentare le qualità dei candidati al pubblico, come di mostrare competenza su un tema, è altro discorso
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