Visto che la reazione di Boldrin mi ha fatto passare per un difensore a oltranza del #liceoclassico, inizio queste pillole di riflessione sulla scuola secondaria attaccando uno degli argomenti preferiti dei suoi supporters: che "Latino e Greco insegnino a ragionare"
Questa idea che ci siano discipline la cui coltivazione faccia maturare in modo specifico delle abilità poi trasferibili in qualsiasi altro ambito della vita è ampiamente riconosciuta come fallace. Studiando (bene) Latino si impara il latino; studiando gli scacchi si impara...
...a giocare a scacchi, senza che vengano infuse particolari capacità di problem solving e di teoria dei giochi. In generale, le abilità intellettuali di base (pensiero critico, capacità di ragionamento logico, dialettica, proprietà di linguaggio, quantitative reasoning...)
...sono formate dall'impegno in tutti i campi del sapere, e da nessuno. Questo perché la loro coltivazione è il frutto di un percorso, della creazione di abitudini, della fissazione di obiettivi che richiedono l'interiorizzazione di una strumentazione formale adeguata
Ma questo si può ottenere in qualsiasi ambito disciplinare, purché sia strutturato secondo un progetto culturale definito dinamicamente e con coerenza, e purché incontri l'interesse di chi vi si applica (altrimenti si finisce come quella buona metà di liceali classici...
...che passa 5 anni a studiare Greco e alla maturità non sa neanche fare una versione per proprio conto).
Del resto, la giustificazione di formazione basata sulle lingue classiche impostata sulla maturazione di capacità trasferibili è storicamente infondata
Del resto, la giustificazione di formazione basata sulle lingue classiche impostata sulla maturazione di capacità trasferibili è storicamente infondata
La ragione fondamentale della centralità del Latino nella formazione secondaria nelle sue prime sistemazioni protomoderne era essenzialmente pratica: il latino era la lingua veicolare della cultura, e in latino era la produzione letteraria, scientifico-filosofica e religiosa
Basta del resto tener presente questo per giustificare la proposta di un progetto di formazione secondaria centrato sulle humanities con il Latino come spina dorsale: quella lingua è l'elemento di continuità di una tradizione culturale millenaria, e di essa abbiamo bisogno...
...per entrarne in contatto. Naturalmente questo non giustifica l'imposizione di questo progetto formativo a chi non ha interesse a seguirlo, né quel "primato d'onore" che dopo la fine dei privilegi istituzionali la formazione classica ha mantenuto
Le ragioni che mi fanno guardare al liceo classico con interesse tanto da considerarlo un possibile modello per gli altri percorsi scolastici sono altre, e le spiegherò più avanti. Per adesso meditate su questo, che già una bella botta 😁
@threadreaderapp unroll grazie
