Facendo questo ha impedito (e continua a impedire) che l'attenzione ai focalizzi sulle sue imbarazzanti mancanze degli ultimi mesi, mancanze che ne giustificherebbero le dimissioni immediate. Pensiamoci:
2/n
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La #dad (didattica a distanza) è stata un disastro, oggi non abbiamo dati per capire quanto siano rimasti indietro i ragazzi, non sono mai state date delle linee guida, né ci sono per il futuro, non esiste un piano per la verifica e il recupero delle opportunità perse
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Non sappiamo se e quanto siano rimasti indietro i ragazzi con fragilità sociali o familiari, i ragazzi con difficoltà di apprendimento o con diritto al sostegno, non abbiamo idea di come gestire queste difficoltà al rientro. Cavolo, non sappiamo nemmeno come sarà il rientro
4/n
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Non abbiamo un serio piano di gestione per una possibile prossima emergenza, uno serio, con linee guida divise per grado di studio. Non abbiamo idea di quanto e come l'accesso alla connessione e agli strumenti abbia influenzato il lavoro degli studenti.
5/n
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Eppure stiamo tutti parlando dei banchi con le rotelle, del loro costo, della loro efficacia. E la ministra ci sguazza, da brava insegnante porta il discorso dove vuole lei, e noi tordi dietro, come se l'unico problema della scuola fossero i banchi. Siamo scemi.
6/n
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Lei è brava, lo è davvero. È come un adolescente che organizza una festa con alcol, musica e fumo e quando i genitori rientrano a casa in anticipo riesce a farsi sgridare perché non ha rifatto il letto.
7/7
#erasolounpensiero
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#erasolounpensiero
