Thread by @MariuzzoAndrea

Suo fratello era finito poco prima nelle mani dei tedeschi e per paura di palrare sotto tortura si era ucciso. Suo padre aveva una taglia di 2 milioni sulla testa per l'attività sindacale svolta nei 45 giorni di Badoglio in tutta la Toscana.
Nel marzo del 1944, Teresa...

...aveva parecchi motivi per detestare il fascismo di Salò e gli occupanti tedeschi, e non a caso era già da tempo diventata Chicchi, componente con altri ragazzi come lei, che aveva 23 anni, di un GAP fiorentino agli ordini del locale PCI clandestino

Alla notizia della fucilazione di altri 5 ragazzi a Campo di Marte si decide di agire, dando corpo a un progetto che già da tempo circola e che, si sa, la dirigenza nazionale del partito avallerà, o forse ha essa stessa ordinato di fare nonostante riserve degli altri partiti...

...o forse ha concordato coi servizi segreti alleati... Queste cose Teresa non le sa bene, ma sa che si tratta di un'idea che condivide. Si tratta di uccidere Giovanni Gentile, l'intellettuale maestro di due generazioni di giovani studiosi...

...che con la sua "orgogliosa" adesione al fascismo aveva fornito al regime per anni le basi culturali e la possibilità di contare su una classe di professionisti della cultura di tutto rispetto, che ancora faticava a rompere definitivamente, sebbene...

...la crisi dell'idealismo politico si trascinasse ormai da anni e molti cercassero soluzioni teoriche e pratiche con nuove letture. Proprio a Firenze, del resto, erano attivi Codignola e Calogero, che da gentiliani erano diventati deweyani e operavano attivamente nel PdA...

...anche se da loro non era possibile aspettarsi l'avallo a un assalto che avesse per bersaglio il loro vecchio maestro.
Ma mentre altrove si discute al GAP si agisce, e l'azione è decisa. Ma bisogna essere veloci e centrare l'obiettivo a colpo sicuro

E nel GAP solo una persona conosce la fisionomia di Gentile abbastanza bene da poterlo indicare senza dubbi agli altri: è Teresa, che studia filosofia e ha seguito i suoi corsi.
Così, mentre Gentile esce da palazzo Strozzi, un gruppetto di giovani apparentemente innocuo...

...lo osserva, e Teresa lo indica: è lui. Ma in quel gruppetto anonimo anche il filosofo scorge un volto che aveva visto a lezione: "Buongiorno, signorina. Come sta?", dice a Teresa accennando a un sorriso. Perché Gentile, uomo dell'Ottocento pieno di pregiudizi...

...alla possibilità che le donne in generale possano contribuire davvero al progresso della cultura crede poco, e infatti non incentiva in alcun modo la loro iscrizione all'università (anzi); ma che singoli individui lo possano fare è sicuro, e se una studentessa lavora bene...

...lui non ha problemi, e non manca mai di comportarsi da signore. E a vedere quella cortesia nell'uomo che di lì a pochi giorni avrebbero ammazzato, a Teresa si gela il sangue.
Ma la decisione è presa, e viene messa in atto il 15 aprile 1944. In quel giorno, dirà poi Teresa...

...il fascismo è veramente caduto. Perché senza Gentile il regime non può più essere inteso nemmeno per sbaglio come senso dello Stato, spirito di servizio, corazza intellettuale per sfidare i propri dubbi; senza Gentile il fascismo è solo violenza e morte, non altro...

...e nessuna persona intelligente può trovarcisi a suo agio. E sicuramente l'eliminazione del filosofo siciliano ha agevolato molto il passaggio delle due generazioni che a lui devono cultura (e spesso cattedra) dall'adesione problematica al fascismo al farsi spina dorsale...

...della nuova nazione democratica.
Quanto a lei, Teresa Mattei, nel 1946 arriverà col PCI in Costituente, la più giovane di tutte. E prima di essere espulsa perché il comunismo di guerra fredda le andava stretto farà in tempo a proporre qualcosa che tutti diamo per scontato:

per al festa dell'8 marzo si usi a mo' di simbolo un fiore povero e facile da reperire, non la violetta come in Francia, ma la mimosa

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