Ma bastava per rinunciare a tutto?
Per rinunciare alla cosa che amavo di più? Forse è il caso che cominci dall’inizio.
Con mamma ci eravamo poi trasferite ad Atlanta, ma io non perdevo occasione per tornare in città a trascorrere le vacanze.
Fu durante una di quei periodi che venni a conoscenza del suo caso.
Era in carcere per un crimine commesso nel 1997. Precisamente il 14 gennaio.
Un certo Stanley Stotler, tornando a casa, aveva sorpreso un ladro nascosto in un armadio di casa e minacciandolo con una pistola lo aveva costretto ad uscire.
Uno invece Stotler con la sua 9 millimetri.
Il ladro era riuscito a fuggire, mente Stotler era rimasto gravemente ferito.
Un’operazione al cervello lo aveva salvato per un pelo.
Per questo era stato giudicato come un adulto.
Né risultava in nessun documento o registrazione.
Non aveva mai detto nulla a quel detective. Era sì nel quartiere quella sera, ma non aveva niente da spartire con quella violenza.
Ma cosa può capitare ad un nero che si trova nel quartiere sbagliato nel momento sbagliato?
Prima della tragedia di George Floyd.
AVrei potuto vincere di più. Invece...
bit.ly/327kLju
Perché quando si parla di diritti civili i nomi nello sport sono sempre quelli.
Da LeBron James a Colin Kaepernick.
E ci dimentichiamo di lei, la grande Maya Moore.