#UnaCanzoneAlGiorno #11ottobre
Cosa immagini a 21 anni davanti alla presa di coscienza che la tua storia d’amore è inevitabilmente finita ? Ma certo, di incontrarlo venti anni dopo per caso, sposato e con prole, e di scoprire di esserne ancora innamorata.
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Può essere. E’ l’ultima fase di una lunga serie di stati d’animo che si susseguono. Il fatto è che se la fine di una storia ti becca proprio mentre stai scrivendo il tuo nuovo disco, finisce che quest’ultimo non parli d’altro. E infatti.
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Dunque con questo dolore Adele ottiene il disco più venduto del decennio appena chiuso. E certamente il pentimento dell’uomo che tanto l’ha fatta soffrire.
In realtà lui non ne esce benissimo, soprattutto nel resto del disco, dove la sua immagine è demolita.
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Al punto che la stessa #Adele ha spiegato che questa canzone, scritta per ultima, le è servita per chiudere il discorso e liberarla dai sensi di colpa per quanto scritto nelle canzoni precedenti. Un rito così liberatorio che il disco vola al n.1 in tutto il mondo.
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⬆️Ma Someone Like You ha anche un altro, incredibile record: è la prima canzone pianoforte+voce ad arrivare al numero uno della Billboard Hot 100. Dopo quasi 100 anni di vita della Chart più importante del mondo
#UnaCanzoneAlGiorno #12ottobre
1⃣1905, Buenos Aires. Un gruppo di immigrati italiani, quasi tutti genovesi con qualche lucano, fondano un club sportivo. Uno di loro ha avuto in regalo da un marinaio inglese un pallone e per questo la prima a nascere è la squadra di calcio.⬇️
2⃣Litigano a lungo sui colori sociali da adottare e non riuscendo a trovare un accordo, si affidano al caso. Partono quasi in corteo dal loro quartiere, La Boca, e scendono al porto. I colori della prima nave che attraccherà saranno quelli del club. Arriva una nave svedese.⬇️
3⃣Nasce così il Boca Junior, e il giallo e il blu da allora colorano l'Estadio Alberto Josè Armando, diventato leggenda con un altro nome: la Bombonera.
In questo stadio, almeno una volta l’anno, si gioca la partita delle partite, il derby più importante del mondo. ⬇️
Ci sono parole che vi piacciono per il suono, a prescindere dal significato? Una delle mie preferite é guascone.
Sono gli abitanti della Guascogna, emolti di essi nell’esercito francese si distinsero per sfrontatezza, spacconeria e millantaria⬇️
⬆️Il più famoso guascone del teatro, Cyrano, non aveva niente a che fare con la Guascogna. Era un nobile parigino, e più che per le sue doti marziali si distinse per aver scritto i primi romanzi di fantascienza (nella prima metà del 1600!) e per essere un grande libertino.⬇️
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Insomma a trasformarlo nello spadaccino abilissimo con le parole ma sfigato con le donne per via del suo naso, fu due secoli dopo Edmond Rostand. Oddio, il naso prominente c’era, ma per Hercule Savinien de Cyrano de Bergerac non fu un grosso problema.
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Sapete quel è la prima (e che si sappia, unica) canzone suonata sulla luna? Lo so che ve lo chiedete da anni.
Un aiutino: ovviamente con uno sforzo di fantasia Armstrong e Aldrin misero su una cassetta tutte canzoni che parlavano della luna.
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Curioso vero? Proprio nel momento in cui stavano dissacrando per sempre il romanticismo del nostro satellite, mostrandolo per quello che era a milioni di innamorati che lo avevano ammirato sospirando da quaggiù, scelsero una canzone d’amore.
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Questa canzone però, in origine, non aveva la parola Moon nel titolo. Si chiamava In Other Words e Bart Howard l’aveva scritta nel 1954 per dire che in fondo, per scrivere una canzone d’amore, non servivano paroloni, ma bastavano immagini semplici.
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#UnaCanzoneAlGiorno #8ottobre
Quante vite può vivere un artista? Beh, dipende dall’artista. Quella di oggi ne ha vissute svariate, e forse ne vivrà ancora di diverse. Quando riappare nel 1983, come un angelo caduto dal cielo, sta già alla terza vita. E ha solo 30 anni.
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Ha segnato, ancora 15enne, il finire degli anni ’60. Ha trascorso i ’70 a fare musica d’autore, come tutti in quegli anni. E ora marchia gli anni ’80. Le giacche di pelle, i colori flou, i capelli cotonati, la batteria elettronica e i ritornelli micidiali. C’è già tutto.
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E c’è pure la storia che sembra già un videoclip, un amore senza importanza nato tra i fumi artificiali e le strobo della pista. In più c’è la malinconia delle domeniche pomeriggio piovose, quando si tornava dalla discoteca in tempo per la sintesi di una partita di serie A.
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#UnaCanzoneAlGiorno #7ottobre
Fare musica negli anni ’10, non è una passeggiata. E’ tutto così facile da fare che alla fine non si riesce a trovare un’identità precisa. Lo sanno bene i Panic! At The Disco (mi raccomando, il ! è importante).
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Al punto che sulla questione dello stile si sono consumati. Nel senso che nel corso degli anni i componenti hanno abbandonato, lasciando il nome al solo leader Brendon Urie. Ma lui ha voluto provarci ancora e ha chiamato una quantità di collaboratori per il nuovo disco.⬇️
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A quattro di loro chiese di scrivere un pezzo rap. Ma il giorno dell’appuntamento lui era in ritardo e i 4 decisero di rilassarsi in una sauna. Qui vennero di getto le idee per questa canzone, che non potendo essere registrate subito furono mandate a memoria.⬇️
#UnaCanzoneAlGiorno #6ottobre
Ci sono delle canzoni che riemergono chissà da dove ogni volta che servono. Tutti ne abbiamo almeno una. Oggi vi svelo la mia, e con l’occasione ripropongo una canzone e un cantautore che non possono essere dimenticati.
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La storia della canzone è nota, perchè Pierangelo l’ha raccontata più volte. Fu la reazione alle parole di un discografico, che gli chiedeva di scrivere canzoni più facili, più popolari. Lui scrisse questa, la portò alla casa discografica, e tutti apprezzarono.⬇️
⬆️ Tutti tranne uno, ovviamente, che forse per questo poco dopo si licenziò. Anche il pubblico apprezzò, decretando su tutta la linea la vittoria di Pierangelo Bertoli da Sassuolo. Vale per la musica, per la sua vita, ma si applica facilmente ad ogni ambito della vita di tutti.⬇️