Siccome oggi sarebbe l’ultima serata “di libertà a Londra”, prima delle restrizioni anti Covid...
...adesso vi spiego perché UK e UE si sono impantanati così sulla #Brexit, quali sono i tre scogli sinora insormontabili e soprattutto: ci sarà davvero il No Deal?
THREAD 👇🏻 🇬🇧 🇪🇺
1. Allora, cominciamo proprio dall’ultimo punto.
Innanzitutto: che cos’è il No Deal?
Il No Deal è l’uscita del Regno Unito dall’Ue SENZA ACCORDO, commerciale ma non solo (pensate solo ad accordi in vigore su aerei, sicurezza, antiterrorismo, uso di dati etc).
2. Ma il problema è soprattutto commerciale (sugli altri, a parte i dati, un accordicchio si trova).
Se il Regno Unito esce con il NO DEAL, quasi tutto l’export (e anche import da UE) non fa parte più brutalmente del mercato unico EU e vengono applicati dazi e tariffe.
3. Insomma, sarebbe un probabile massacro per il Regno Unito. Ma, seppur minore, anche per l’UE. Ciò perché il produttore per esportare all’estero deve pagare una tariffa.
Considerate solo questo. Circa il 60% dei prodotti alimentari di UK oggi viene esportato in... UE
4. Dico “probabile” perché, essendo una primissima volta, Brexit ha tanti punti oscuri. E come spiego nel libro a tema, “Il Popolo contro il Popolo”, potrebbe essere un disastro ma anche un mezzo successo.
Perché c’è il rischio No Deal? Perché oggi è più alto? E come hanno fatto UK e UE, a quattro anni e mezzo dal Referendum sulla Brexit, a non trovare ancora un accordo per divorziare serenamente?
6. Iniziamo dal primo dei 3 scogli sinora insormontabili a sei settimane dal 31 dicembre, giorno dell’uscita DEFINITIVA del Regno Unito dall’Ue.
La... pesca. 🎣 🐟
Sinora, con UK in UE, anche la pesca è stata regolata dal mercato unico della UE.
7. Ciò ha significato, in un delicato equilibrio, che molti pescatori UE hanno operato per decenni nelle acque britanniche, senza alcun problema 🐠
Europei hanno comprato varie “quote” e sono sorte molte imprese ittiche in Francia, Paesi Bassi, Belgio etc operanti in acque UK.
8. Ora però UK, da paese indipendente, rivuole l’uso esclusivo delle acque.
L’UE non ci sta: e per non distruggere le imprese del pescato in Francia & Co (ecco perché Macron tiene tanto a questo punto), chiede di mantenere delle “quote” nelle acque UK, per continuare a pescare.
9. Per UK è una questione di principio, anche se - pensate - la pesca vale solo l’1% (sì, un per cento) del proprio PIL annuale.
Eppure:
- Il mercato potrebbe espandersi a scapito degli europei.
- È un vessillo patriottico da sventolare nella Scozia sempre più indipendentista.
10. Sulla pesca si è in stallo perché (la faccio semplice):
- UK vuole concedere a UE piccole quote, ma su base annuale e in base alla quantità di pescato presente nelle acque.
- UE vuole accesso ad acque UK come minimo pluriennale e senza simili parametri limitanti.
11. Andiamo al secondo scoglio, questa locuzione stranissima: LEVEL PLAYING FIELD.
In estrema sintesi, sono tutte le norme su aiuti di stato, concorrenza, standard ambientali, di qualità, lavorativi etc che regolano il mercato unico di tutti i paesi appartenenti all’UE.
15. Ecco, per “colpa” di questi tre pantani, sinora non si è riuscito a trovare un accordo #Brexit tra UE e UK.
E dire che mancano solo sei settimane al No Deal, anzi meno, visto che ogni eventuale accordo deve essere approvato dai rispettivi Parlamenti prima del 31 dicembre.
16. Quindi: è davvero possibile un No Deal, con tutte le conseguenze potenzialmente catastrofiche soprattutto per le PMI di UK e UE?
Teoricamente, sì. Le due parti stanno tirando troppo la corda per smuovere l’altro. E questa, con poco tempo a disposizione, potrebbe spezzarsi.
17. In pratica, molto meno. Entrambi i blocchi, soprattutto il Regno Unito di Boris Johnson, hanno bisogno di un accordo, più (UK) o meno (EU) disperatamente
Anche perché la crisi del Covid19 è qui presente, per tutti, e spararsi in un piede adesso non è molto indicato
19. C’è un altro punto della discordia tra UK ed UE.
Il cosiddetto Canada deal.
Ossia un accordo sullo stile di quello raggiunto tra UE e Canada, che da tempo vuole anche Johnson.
Sembra facile, come sostiene sempre Boris.
Ma c’è un problema. Un grosso problema.
20. Il Canada deal è un accordo commerciale tra Ottawa e UE che si basa su “zero dazi zero tariffe” e che è stato negoziato per ben 7 (sette) anni prima di essere approvato. Qui una spiegazione esaustiva.
21. Per rispondere a questo, cito l’ambasciatore dell’UE a Londra @ValedeAlmeidaEU che ho intervistato pochi giorni fa e che spiega perché un accordo tipo Canada è impossibile con UK.
“Non possiamo accettarlo, perché il Canada è diverso dal Regno Unito”
22. @ValedeAlmeidaEU: “Tra noi e Uk ci sono 34 chilometri, mentre il Canada è lontano 5mila chilometri. Ottawa non è stata in UE come UK per 47 anni, l'economia canadese non è così connessa con l'Europa come quella britannica. E poi noi dobbiamo proteggere il mercato unico UE".
23. Altro problema. Come ho spiegato qui, Johnson ha poi avvelenato il clima con l’approvazione della controversa Internal Market Bill, che mette a repentaglio il protocollo sull’Irlanda del Nord e che ripudia l’accordo di divorzio che lo stesso Johnson aveva firmato e lodato.
24. Oggi c’è stato lo zenit di giorni di ultimatum incrociati, con Johnson che ha annunciato di “prepararsi al No Deal perché l’Ue non vuole più un accordo con noi”.
UK e UE vogliono che l’altro faccia la prima grande concessione.
25. Da parte europea, il Paese più duro e spietato nei confronti di UK sembra la Francia e soprattutto Emmanuel Macron.
Per punire i ribelli, per acquisire peso in Europa, ma anche perché la Francia, con un No Deal, potrebbe dare un colpo a un vicino “scomodo” come Londra.
27. Nello specifico, credo che in extremis si arriverà a un accordo “skinny” tra UE e UK, ossia ridotto all’osso, entro il 31 dic, per ridurre i danni e continuare a negoziare nel 2021.
Del resto, UK non farà check alla frontiera per 6 mesi nel 2021...
the aim is a "fruitful, ambitious, forward-looking relationship between the EU and the UK after Brexit". BUT "it is very important to make sure that the Withdrawal Agreement is fully and completely implemented".
Another challenge is "to engage with the British authorities, [...] Whitehall, No10, FCDO and beyond, but also with the DEVOLVED UK nations. This country is a union. It's not only the government in London, BUT ALSO the governments in the 3 devolved nations".
Perché la #Brexit è tornata a farsi bollente? 🇬🇧🇪🇺
E che cos’è la nuova esplosiva legge del Regno Unito che fa infuriare l’Ue e che viola trattati internazionali, come conferma Londra stessa?🔥
E a che gioco sta giocando Boris Johnson? 🧑🏼
Vi spiego tutto nel mio THREAD👇🏻
1. Breve riassunto delle puntate precedenti:
- la #Brexit diventerà realtà il 31 dicembre.
- UK e UE stanno negoziando le - complicatissime - relazioni future dopo quella data, tra cui un accordo commerciale.
- Johnson vuole un accordo stile Canada, per l’Ue non è possibile.
2. Ma di questo parleremo dopo. Ora c’è un problema più grosso: la Internal Market Bill, un disegno di legge sul mercato interno britannico presentato ieri dal governo Johnson. 🇬🇧
Un disegno di legge che è politicamente esplosivo e che ha fatto infuriare l’Ue per vari motivi.🇪🇺
How beautiful is constantly pulling aside while driving on English villages and towns’ narrow roads and then wave to each other when cars cross? 🇬🇧🏴🚙👋🏻🏡🏠
Visto che ne leggo di tutti i colori, un po' di chiarezza sul caso di Boris Johnson, Ria Novosti e la notizia millantata dalla Russia domenica sera di "Johnson attaccato al respiratore". Cosa che NON è vera, a oggi. Come non è vero che "allora i russi avevano ragione".
THREAD 👇
Partiamo dall'inizio. Domenica sera Boris Johnson viene ricoverato, d'urgenza, perché l'ultima cosa che si sarebbe sognato di fare è rovinare il messaggio di speranza della Regina alla nazione, come poi è successo.
Downing St lo comunica a noi giornalisti parlamentari alle 21.09
Intorno alle 24, poi, l'agenzia di stampa ufficiale della Russia, Ria Novosti, pubblica questa notizia.
Secondo Ria Novosti, Johnson sarebbe presto "sottoposto a ventilatore" vista la "gravità delle sue condizioni".
BREAKING. #Italy puts the whole region of Lombardy and other critical zones of Piemonte, Emilia Romagna and Veneto under strict isolation to tackle #coronavirus emergency and contain its spread: entering/exiting those areas will be prohibited.
UPDATE: several Northern Italy local authorities are upset about the draconian measures to tackle #coronavirus emergency and are protesting against the central government as they have not been involved in the drafting. As lockdown was due to start shortly, now a delay is possible
NEW. While the silence of Italy’s government gets increasingly louder, Piemonte governor Alberto Cirio hints that PM Conte will sign the #coronavirus lockdown decree tomorrow morning after reading the suggestions he and other Northern Italy authorities are going to table tonight.
NEW. 💥 What Boris Johnson will say tomorrow on the next Brexit talks with EU 💥
1. “There is no need for a free trade agreement to involve accepting EU rules on competition policy, subsidies, social protection, the environment” (cont)
2. “... or anything similar any more than the EU should be obliged to accept UK rules”
“The UK will maintain the highest standards in these areas – better, in many respects, than those of the EU – without the compulsion of a treaty and it is vital to stress this now” 🔥 #Brexit
3. “We have often been told that we must choose between full access to the EU market, along with accepting its rules and courts on the Norway model, or an ambitious free trade agreement, which opens up markets and avoids the full panoply of EU regulation on the example of Canada”