#InterBMG | Debutto stagionale in #UCL per i ⚫️🔵 fortemente condizionato dalle tante assenze, cui si aggiunge in extremis anche #Hakimi, positivo al covid. Circostanza che non può non aver condizionato lo stato d'animo di tutto il gruppo squadra, che torna a temere il contagio.
Lo schieramento forzato prevede il debutto di #Darmian sulla destra, con il triangolo di cc composto da Barella-Vidal dietro ad Eriksen, nell'ormai classico 1-3-4-1-2.
Il Gladbach si presenta con un mutabile 1-4-4-1-1 che in non possesso alza gli esterni (4-2-3-1), portando i >
4 offensivi in pressing molto alto sul tentativo di uscita dal basso dei nerazzurri. Mossa che funzionerà molto bene per quasi tutti i 90 minuti, determinando la grande difficoltà dell'#Inter nello sviluppo dell'azione palla al piede. Come spesso capita la soluzione più efficace>
per la costruzione dei nerazzurri sarà la ricerca verticale e diretta di #Lukaku, che, specie dalla mezz'ora in poi, entrerà molto bene in partita e risulterà essere il fattore determinante per l'innesco di azioni pericolose. Funzionante anche il sistema, ormai codificato, di >
rotazione sulla catena laterale di destra tra esterno, centrocampista e centrale di parte, che è valorizzato, per caratteristiche, dalla presenza di #DAmbrosio nei 3 di difesa e da un ottimo esordio di Darmian. Su quel lato si determinano più spazi, ed è evidente come, al netto>
di un'ottima prova dell'esterno, l'assenza di Hakimi sia una perdita enorme.
Con questo sviluppo di azione che guadagna dallo svuotamento del centrocampo, nella ricerca diretta di Lukaku, #Eriksen, molto diligente tatticamente in non possesso, si dimostra maggiormente funzionale>
scivolando sui mezzispazi laterali. Molto partecipe specie nella parte centrale del 2T, quella in cui l'Inter riesce ad essere con molta costanza e molti uomini a ridosso dell'area avversaria. Il problema centrale del suo impiego, in assenza di Brozović, appare essere la mancata>
codifica di un suo ruolo preciso nella costruzione dell'azione, fattore che accentua momenti di sua apparente apatia rispetto al gioco connessi alle evidenti difficoltà di sviluppo dei 3+2 del pacchetto centrale arretrato, costretti a lunghe fasi di sterili passaggi orizzontali.
Nonostante queste difficoltà l'Inter riesce nel complesso a rendersi molto pericolosa in più circostanze, con occasioni più nitide di quanto non fossero state create nelle precedenti partite. Nota molto positiva è che questa incidenza è stata unita ad un'ottima interpretazione >
della gara in fase di non possesso, nelle transizioni difensive. L'impressione è che ci sia stata un'attenzione particolare, consapevoli dei problemi del derby e di quanto gli avanti del #BMG possano essere pericolosi in campo aperto. L'analisi degli xG [@InfogolApp] lo dimostra>
e soprattutto il primo gol subito -su rigore causato da #Vidal a seguito di un errore in uscita piuttosto banale di #DeVrij, un doppio errore individuale dunque- non fa che aumentare il rammarico per una partita preparata e gestita piuttosto bene e con grande attenzione. L'unica>
amnesia difensiva si presenta in occasione del secondo gol dei tedeschi, (molto simile al terzo gol subito con la Fiorentina), con una linea altissima e diversi giocatori totalmente fuori posizione. È Vidal che si trova in insolita posizione di terzo difensore a sx, con #Bastoni>
molto alto. Al netto di una grande giocata piuttosto estemporanea di #Neuhaus che trova #Hofmann, la sensazione è di un errore complessivo di posizionamento della squadra che perde palla sulla 3/4, similmente a quanto già visto nel derby. Colpevole però la lettura di Vidal, che>
così si rende protagonista negativo e responsabile di entrambi i gol subiti, nonostante una partita che lo aveva visto spiccare per applicazione, diligenza tattica e carisma -con interventi perentori quasi a trasmettere carica ai compagni- e protagonista dell'azione dell'1-0.
Pareggio che è un mezzo passo falso nella corsa agli ottavi, specie considerando la sconfitta casalinga del Real. Ma non si può prescindere dal considerare le difficoltà extracampo del momento. Ottima l'interpretazione difensiva ma urge eliminare i ricorrenti blackout individuali
#LazioInter | L'#Inter e la #Lazio si sono affrontate oggi in un contesto nominalmente speculare. Al 1-3-5-2 della Lazio, l'Inter ha opposto l'1-3-4-1-2, questa volta con #Barella a supporto del duo d'attacco #Lukaku - #Lautaro. Proprio #Barella sarà il nostro primo focus.
Partendo dalla rotazione. In questo frame, Vidal si abbassa, e serve Škriniar che nel frattempo si allarga.
Questa rotazione ha lo scopo principale di attirare fuori posizione L. Alberto e costringere Leiva alla scalata orizzontale. Barella, infatti, si posiziona >
appositamente alle spalle dello spagnolo.
L'ex Cagliari, dopo avere osservato preventivamente #Lautaro Martinez, lo servirà sulla verticale e l'Inter guadagnerà un calcio d'angolo.
#InterFiorentina. Le due squadre si sono fronteggiate in maniera tatticamente speculare: 3-4-1-2 per l'#Inter, 3-5-2 per la #Fiorentina. Da sottolineare, per l'Inter: l'esordio di Kolarov, l'impiego di #Eriksen dietro le punte e quello di #Perisic come quinto a tutta fascia.
La disposizione degli uomini di #Iachini crea duelli individuali su tutto il campo. Bonaventura marca l'appoggio su Brozovic, Castrovilli su Barella e Amrabat scherma Eriksen. Quinti di difesa sui quinti nerazzurri e i 3 centrali difensivi contro le 2 punte interiste.
Il primo gol viola nasce, però, da una disattenzione difensiva (soprattutto) di Kolarov che spezza la linea difensiva nerazzurra e perde la marcatura di Kouame.
La prima amichevole stagionale lascia sempre il tempo che trova in termini di attendibilità. #InterLugano non fa di molto eccezione, per quanto ci sia stato qualche spunto interessante che può fungere da indizio su quella che sarà la seconda Inter di Antonio Conte.
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🔹Trequartista
La nota più rilevante in assoluto è stata il modulo. Già nel 1T Conte ha scelto il 3-4-1-2 con Barella-Gagliardini e Sensi dietro le due punte.
Sistema poi confermato nel 2T quando, sostituito l'intero11, il trio è diventato Brozovic-Nainggolan dietro a Eriksen.
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La scelta della disposizione indipendente dagli interpreti (presenza Eriksen) potrebbe essere sintomatica di come Conte voglia puntare sul triangolo con vertice alto come CC base, e questo nonostante i problemi in non possesso che si erano palesati a luglio con questo sistema.
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Prima giornata, prima roboante vittoria. Al 4231 schierato da Liverani per il Lecce, di cui va evidenziata la prestazione di Filippo Falco, Antonio Conte risponde con il già consolidato 352: modulo su cui il tecnico sta lavorando sin dalla prima amichevole contro il Lugano. ↩️
La partita dell'Inter è stata caratterizzata da una componente da troppo latitante: la qualità. I dati sottostanti evidenziano la % di precisione nei passaggi dei fari del centrocampo, #Brozovic e #Sensi (rispettivamente 92% e 93%); il primo "tuttocampista", il secondo bravo ↩️
Un'Inter più lucida ed organizzata, nel singolo e nel collettivo. I dati sui passaggi ne sono una buona spiegazione.
Nella partita di ieri è venuta meno l'ostinazione nel crossing game, a favore di una maggiore propensione per le vie centrali del campo. Aspetto non casuale, grazie ai link ed alle maggiori linee di passaggio che #Nainggolan ed #Icardi hanno saputo creare in mezzo al campo.