#InterFiorentina. Le due squadre si sono fronteggiate in maniera tatticamente speculare: 3-4-1-2 per l'#Inter, 3-5-2 per la #Fiorentina. Da sottolineare, per l'Inter: l'esordio di Kolarov, l'impiego di #Eriksen dietro le punte e quello di #Perisic come quinto a tutta fascia.
La disposizione degli uomini di #Iachini crea duelli individuali su tutto il campo. Bonaventura marca l'appoggio su Brozovic, Castrovilli su Barella e Amrabat scherma Eriksen. Quinti di difesa sui quinti nerazzurri e i 3 centrali difensivi contro le 2 punte interiste.
Il primo gol viola nasce, però, da una disattenzione difensiva (soprattutto) di Kolarov che spezza la linea difensiva nerazzurra e perde la marcatura di Kouame.
E' un Inter a trazione nettamente offensiva quella schierata da #Conte. Considerata la pericolosità degli attaccanti viola è un rischio che va calcolato: diventa quindi fondamentale mantenere una squadra corta e lavorare sulle marcature preventive.
I dati sul baricentro confermano comunque una importante altezza di squadra. Evidenziano, poi, come i Viola abbiano mantenuto, come richiesto dal piano gara e dalle caratteristiche degli 11 in campo, un approccio più conservativo.
#Fiorentina che, in fase offensiva, si è affidata soprattutto alle ripartenze organizzate guidate da #Ribery e #Kouame (#Vlahovic), accompagnate dalle avanzate di Castrov-Bonav. Fondamentali le sovrapposizioni di Chiesa. Da qui sono nati i problemi più grossi per l'#Inter.
Il secondo e (soprattutto) il terzo gol viola hanno evidenziato il debole equilibrio dell’Inter appena la fascia centrale del campo si trovava sguarnita.
Questo è il momento in cui scaturisce la ripartenza per il terzo gol viola: #Brozovic e #Barella si sganciano in fase offensiva, #Eriksen è l’unico centrocampista a rimanere a presidio. #Ribery e #Vlahovic si troveranno, quindi, ad orchestrare la ripartenza viola.
Successivamente #Chiesa (l’ultimo uomo viola ad inizio azione) concluderà in rete l’ennesimo assist al bacio di #Ribery, complice anche una probabile mancata comunicazione tra Perisic e Kolarov che si lasciano sfilare il numero 25 viola.
La rimonta finale (nata con il passaggio al 4-3-1-2 e grazie anche agli inserimenti di #Vidal, #Nainggolan, #Hakimi e #Sanchez) è sintomo comunque di un animus pugnandi che non è mai mancato e di un senso di convizione che questa squadra ha già cominciato a maturare.
I punti interrogativi e gli spunti di miglioramento sono ancora molti. Nonostante tutto, siamo ancora alla prima giornata. Conte ha a disposizione il tempo e le opzioni per ritrovare un equilibrio difensivo più stabile e mettere in campo tutta la qualità che presenta questa rosa.
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#Dumfries approda all'#Inter per colmare lo spazio nel corridoio esterno lasciato da #Hakimi. Valutazione (12,5 mln - Transfermarkt), età (25) e attributi tecnici e tattici sono aspetti favorevoli del suo approdo nella rosa che avrà a disposizione #Inzaghi.
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Sprint e dribbling sono caratteristiche comuni con l'esterno del Marocco; il contesto tattico ha rappresentato la differenza sostanziale nel percorso tra i due giocatori. #Hakimi ha goduto del credo tattico di #Conte, in cui è stato attore principale.
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Il dialogo con #Lukaku, la costanza e l'efficacia delle rotazioni sul lato destro del campo e un gioco prettamente diretto sviluppato sull'attrazione del pressing avversario per poi colpire ferocemente alle sue spalle hanno messo in risalto l'esplosività di #Hakimi.
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#InterJuventus | L'#Inter affronta il #DerbyDItalia con la formazione ormai tipo, 352 in cui Vidal gioca mezzala sx e sulla fascia mancina è scelto #Young.
Pirlo deve invece fare i conti con una difesa forzata e opta per l'abituale 442 ibrido con Chiesa e Ramsey "esterni diversi"
L'approccio alla gara segnerà l'andamento di tutto il match: un'Inter molto ordinata e organizzata, ma soprattutto mentalmente dentro la partita, cui fa da contraltare una Juve che pare smarrita, incapace di trovare le giuste misure in campo e reggere i ritmi dei nerazzurri.
La lettura delle posizioni medie dell'#Inter dimostra questo approccio quasi perfetto in entrambe le fasi:
occupazione ottimale degli spazi in possesso sfruttando le difficoltà bianconere a coprire il campo;
squadra sempre compatta e corta in non possesso. legaseriea.it/it/match-repor…
#RomaInter | Nessuna particolare novità di formazione per l'#Inter: usuale 3-5-2 con Vidal-Borozo-Barella a cc, e Hackimi-Darmian quinti. La #Roma puntava invece su un 3-4-2-1 con Villar di fianco a Veretout mentre dietro a Dzeko agivano Mkhitaryan-Pellegrini.
Pressione #Roma: 3+2 in cui il tridente off si orientava sui 3 difensori interisti mentre i 2 mediani (Veretout-Villar) seguivano i due cc che si abbassavano.
L'Inter cerca, quindi, di uscire dalla pressione cercando il lancio verso le punte per le proverbiali combinazioni
con l'accompagnamento frequente di #Hackimi. Il trio difensivo giallorossò però è molto abile ad alzarsi coi tempi giusti. Smalling, Ibanez e Mancini sono i primi giallorossi per passaggi intercettati (4,3,2). In casa Inter, 2 per De Vrij, 1 per Skriniar, nessuno per Bastoni.
#InterParma | Per l'#Inter le novità di formazione riguardavano principalmente la presenza di #Ranocchia con conseguente scivolamento a dx di #DeVrij e quella di #Perisic nel (quasi) inedito ruolo di seconda punta accanto a #Lautaro. Alle loro spalle agiva #Eriksen.
Diventava interessante analizzare su quali direttive si sarebbe mossa la manovra offensiva nerazzurra senza #Lukaku. Eriksen agiva soprattutto a sostegno delle punte, Lautaro in particolare, per cercare il dialogo ravvicinato con dei fraseggi sulla trequarti.
Raramente lo si è visto muoversi incontro al portatore. Anzi, uno dei suoi compiti era quello di offrire tracce di passaggio in verticale aggredendo la profondità.
Nell'immagine, una delle poche volte in cui il danese ha tentato questo tipo di movimento.
#InterBMG | Debutto stagionale in #UCL per i ⚫️🔵 fortemente condizionato dalle tante assenze, cui si aggiunge in extremis anche #Hakimi, positivo al covid. Circostanza che non può non aver condizionato lo stato d'animo di tutto il gruppo squadra, che torna a temere il contagio.
Lo schieramento forzato prevede il debutto di #Darmian sulla destra, con il triangolo di cc composto da Barella-Vidal dietro ad Eriksen, nell'ormai classico 1-3-4-1-2.
Il Gladbach si presenta con un mutabile 1-4-4-1-1 che in non possesso alza gli esterni (4-2-3-1), portando i >
4 offensivi in pressing molto alto sul tentativo di uscita dal basso dei nerazzurri. Mossa che funzionerà molto bene per quasi tutti i 90 minuti, determinando la grande difficoltà dell'#Inter nello sviluppo dell'azione palla al piede. Come spesso capita la soluzione più efficace>
#LazioInter | L'#Inter e la #Lazio si sono affrontate oggi in un contesto nominalmente speculare. Al 1-3-5-2 della Lazio, l'Inter ha opposto l'1-3-4-1-2, questa volta con #Barella a supporto del duo d'attacco #Lukaku - #Lautaro. Proprio #Barella sarà il nostro primo focus.
Partendo dalla rotazione. In questo frame, Vidal si abbassa, e serve Škriniar che nel frattempo si allarga.
Questa rotazione ha lo scopo principale di attirare fuori posizione L. Alberto e costringere Leiva alla scalata orizzontale. Barella, infatti, si posiziona >
appositamente alle spalle dello spagnolo.
L'ex Cagliari, dopo avere osservato preventivamente #Lautaro Martinez, lo servirà sulla verticale e l'Inter guadagnerà un calcio d'angolo.