La "seconda ondata" è il mantra di questi ultimi giorni.
In effetti, di seconda ondata, dati alla mano, non si può proprio parlare. Poichè il LD nazionale di marzo e aprile ha interrotto le curve epidemiologiche, quella che stiamo osservando è, banalmente, la coda della prima.
1\
Di seconda ondata si può parlare a Bergamo...Brescia falcidiati dal contagio tanto da spingere epidemiologi a lavori sulla presunta "immunità"
(in allegato la mortalità settimanale di Brescia (Bergamo è ancora meglio) e un lavoro pubblicato su Lancet)
\2
Fatta questa personale premessa, frutto di lunghe chiaccherate con esperti veri (non ragazzetti in corso di studi o dalla "naturale" scarsa esperienza), vediamo se questa presunta "seconda ondata" è peggiore della prima, come parrebbe dai quanto ci raccontano i media.
3\
Questa è la Lombardia. Osserviamo l'andamento dell'indice di riproduzione stimato, l'andamento dei decessi giornalieri e la media a 7giorni di questi ultimi.
4\
Quello che possiamo notare è:
Una ASSOLUTA difformità tra quello che vediamo oggi e quello che abbiamo visto "ieri", un aumento della mortalità che coincide con il contagio nelle RSA dopo mesi di Indice di Riproduzione >1(meta agosto circa il superamento della soglia)...
5\
(potete controllare le notizie, troverete solo questi numeri riferiti al passato da agosto a fine settembre e le prime avvisaglie a fine agosto..coincidenti con quel picco di R _effettivo")
6\
e, riallego il grafico, una situazione che vede un miglioramento dell'infezione propagata già da prima il passaggio della Lombardia in "zona rossa".
Dal 24 ottobre inizia a calare l'indice di riproduzione stimato.
Concludo..
7\
tenendo a mente che il 50% dei decessi circa è "fornito" alle statistiche nazionali dai nostri poveri anziani non autosufficienti residenti nelle Residenze Sanitarie Assistenziali, e rilevando che NULLA di quello che vediamo oggi è compatibile con quello che vedevamo..
8\
a marzo aprile scorso, dove , fonte ISS.. arrivavano già CADAVERI(o quasi....sempre da RSA e Geriatrie...), mi chiedevo...
9\
...non sarà ora di cambiare modo di comunicazione e, compatibilmente con la congestione dei presidi ospedalieri, "rebus sic stantibus" (!), ovvero a prosecuzione del trend in atto ora, promuovere la Lombardia e consentire alle tante persone abituate a lavorare e affrontare..
10\
le avversità a viso aperto, di tornare alla vita di sacrifici che pare, inspiegabilmente, ci piaccia? (mi metto in mezzo pure io)
Venerdì prossimo sono 14 giorni. Comunicare un pizzico prima consentirebbe l'organizzazione della ripresa lavorativa.
Serve un comunicato. IMHO
👋
NB: io sono una persona poco istruita.
Ma non così poco.
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Io non conoscevo questo signore. Mi dicono sia un divulgatore.
Vediamo se quello che ha scritto qui ha un sottostante matematico decente o è quella che possiamo definire come informazione(o divulgazione) errata.
1\
"ti confondondo perchè parlano di "rallentamento""
In effetti, trattandosi di un'epidemia, la velocità di diffusione è la cosa più importante. Gli epidemiologi usano un modellino didattico per simulare quando sopra che vede la sua forma più elementare nell'oramai noto SIR.
2\
questo è il Suscettibili Infetti Recuperati(guariti o morti in effetti) e simula l'andamento di una diffusione virale lasciata libera di esprimersi. Si imposta un tasso di contagio (quel Indice di Riproduzione "R"), un tasso di guarigione(o morte...) e si vede come evolve.
3\
Questo è Luca Ferretti che indica i miei limiti di comprensione quando , postando l'aggiornamento degli indicatori sensibili per gli amici della Lombardia soprattutto, parlo(da giorni) di riduzione della velocità, decelerazione.
E' irritato, questo @LucaFerrettiEvo , perchè ho bloccato un troll che magari era lui o un compare.
Questo è Franco Locatelli del Comitato Tecnico Scientifico, amici della Lombardia, che..dal min 3:50...ma ascoltate voi.
2\ la7.it/otto-e-mezzo/v…
Passo le giornate a difendermi da quelli come questo @LucaFerrettiEvo (che non sa che la decelerazione è, nell'accezione comune una diminuzione della velocità...siamo su twitter...), da GioggiG (@GiorgioGilestro) che non conosce le proprietà di una media in finestra mobile ,
3\
Le probabilità di contagio all'aperto sono drammaticamente inferiori alle probabilità osservate al chiuso.
0.05% circa all'aperto, 0.17% in casa al chiuso.
Cumulativamente, senza differenziazione per età-
Un anziano, chiuso in casa, ha le stesse prob. di contagio
3\
Quello che vi raccontano è che questo virus non colpisce gli anziani. Questa narrazione, spesso ad opera di scienziati applicati allo studio dell'epidemia, è falsa.
Serve a spostare l'attenzione dal vero problema e guadagnare visibilità e soldi.
E' disinformazione.
1\
Lo dimostriamo, questo è un argomento che @ilariacapua potrebbe spiegarvi molto bene.
In questo grafico vi ho messo l'aspettativa di vita relativa a tutti il paesi del mondo e, sulle ordinate, i morti con COVID19 per milione.
Questa distribuzione la ritrovate, identica..
nella distribuzione "interna" ad ogni singolo paese.
Ovvero: nei paesi dove si muore relativamente giovani, non si muore con COVID19(<70).
Nei paesi dove abbiamo "stirato" la speranza di vita, con cure e benessere sociale (>70) si muore con COVID19.
Caro Roberto, ieri hai lanciato questo ammonimento che ha, giustamente, preoccupato questo social e chunque abbia letto.
Ora provo a spiegare perché la tua affermazione è sostanzialmente falsa.
1\
Esaminiamo il lavoro menzionato:
Età media del campione: dai 52 a 95 anni=65
Numerosità del campione: 10 soggetti.
6 uomini e 4 donne.
Di questi:
5 sono asintomatici per contatto secondario
2 erano lì per curarsi
3 erano lì per operarsi.
2\
Ora: questa specie di Corte de Miracoli dai 52-95 anni, x metà malata, può essere ragionevolmente ritenuta rappresentativa della platea di asintomatici da COVID19 (la quale popolazione eletta è costituita da ragazzini sani come squali)?
E' un errore GRAVISSIMO @RobertoBurioni
3\