Thread by @MariuzzoAndrea

Provo a chiarire (anche a me stesso) le idee con un rapido
THREAD👇👇👇
La scissione di Livorno è un evento storico capitale nella storia della sinistra italiana, e su questo non ci piove.

https://twitter.com/MariuzzoAndrea/status/1330544037653327876

Ma resta da capire come oggi chi fa riferimento POLITICO alla storia del '900 deve intepretare POLITICAMENTE quei fatti, al di là della loro complessità sul piano ricostruttivo (che ultimamente ha visto anche qualche nuovo contributo)

Da un lato, è evidente che dal punto di vista del PCI e di chi fa riferimento alla sua storia, al suo ruolo nella vita politica italiana, al suo percorso verso la partecipazione (ambigua ma non negabile) alla costruzione della democrazia italiana...

...debba vedere in Livorno un evento che in prospettiva fu l'inizio di un cammino importante da cui trarre i valori e gli orientamenti che anche oggi danno forma a un agire politico, al di là della necessaria rielaborazione di fronte al fallimento dell'esperienza sovietica...

...e del conseguente mutamento di alcuni paradigmi fondamentali della propria Weltanschauung.
Renzi, che pure con le tradizioni che coabitavano a Livorno non ha nulla a che spartire, venendo da un altro (e altrettanto imporante) percorso...

...vuole farsi rappresentante di una componente "riformista" della sinistra italiana. Bene. Legittimo. Ma allora come vuole "commemorare" la scissione del 1921? Agli occhi dei riformisti, quella non era una vittoria, un punto di partenza verso una nuova politica...

...liberi dalla zavorra della "sinistra radicale" (ammesso che certi anacronismi siano ammissibili). Era una frattura, dolorosa, di un partito in cui si voleva stare dentro per guidare, visto che si esprimeva gran parte della sua classe dirigente...

...era una ferita che si originava non per il rifiuto dei "radicali" della saggia moderazione della maggioranza, ma per una serie di errori e di indecisioni nel prendere posizione nelle questioni emergenti del momento,dall'Ottobre russo ai rapporti con le altre forze politiche...

...di fronte al fascismo. Ed era un passaggio che non avrebbe portato "quelli giusti" alla guida di un grande partito votato al successo, ma all'esasperazione ulteriore delle tensioni interne, all'uscita in ogni caso dei riformisti dal PSI (Matteotti quando fu assassinato...

...era deputato del PSU, per dire) e in generale al crollo di quella che allora era la principale forza politica dell'Italia democratica di fronte alla minaccia autoritaria. Le lezioni che si possono trarre da quel torno di tempo, insomma, sono tutte in negativo...

...e tutte molto distanti da qualsiasi cosa (legittimamente e a volte anche non a torto, sia chiaro) Renzi ha espresso e rappresentato in tutti questi anni. Sono ancora le lezioni che ci ha indicato un Tasca e, in anni recenti, ha ripreso...

...con intelligenza meritevole di maggiore attenzione un Salvadori. E sono due che, quando scrivevano queste cose, di certo non avevano in simpatia il PCI in qualsiasi forma esso assumesse