Diego Armando Maradona è stato sicuramente il numero uno nel calcio di tutti i tempi. ma è stato anche un numero uno nella vita. Un uomo generoso e pulito dentro, cosa che lo rendeva diversissimo da tanti altri, e quasi incompatibile col mondo.
1. Finale di Coppa Uefa a Stoccarda. i compagni fanno il riscaldamento senza palla, c'è tensione, nel Napoli, si vede. Diego va in mezzo al campo, col pallone, e si mette a palleggiare. palleggia per minuti, con ogni parte del corpo. la palla non cade mai. Lo stadio ammutolisce
1984. Un bimbo disabile di Acerra ha bisogno di un intervento costosissimo. Si organizza una partitella di beneficenza su un campo di fango, macchine a bordo campo, buche, senza recinzioni, popolo che entra in campo. Diego c'è. e la gioca come fosse la finale mundial
a minuto 4,25, segna lì, ad Acerra, su quel campaccio, uno dei gol che ha sempre considerato tra i più belli e importanti della sua carriera. Scarta tutti, e segna. Eccolo.

3 novembre 1984. Napoli-Juve al San Paolo. Il Napoli non vince da secoli contro la Signora, e non solo la squadra, la città ha un mostruoso complesso d'inferiorità. Il primo Napoli, una squadra ancora molto debole, gioca una discreta partita, attacca, ma non segna, fino al 75'
la squadra è rabbiosa, ma non ci crede fino in fondo. Fischiano una punizione a due dentro l'area, ma la barriera è troppo vicina. Proteste furiose. Si arrabbia anche il maturo capitano, il leggendario terzino destro Peppe Bruscolotti. Maradona gli vuole da subito molto bene
Diego prende la palla, la sistema. Ha solo 24 anni, il San Paolo enorme e ruggente, nella pioggia a dirotto. Peppe è un uomo fatto, ne ha viste tante, tutte. ha troppo perso, nella vita. Quel ragazzo della periferia di Buenos Aires, che l'ha capito, gli sussurra una all'orecchio:
"Peppe non ti preoccupare, tanto gli faccio gol comunque".
Gli accarezza leggermente la nuca. Il ragazzo, all'uomo.
Io ero allo stadio.
Poi va a segnare

Un giorno chiesero a Diego: qual è la persona più importante per te? Rispose: "Mia madre". Donna Tota, che lo tirò su a Villa Fiorito, in una casa di lamiera in cui pioveva dentro.
Diego disse, anche: "Vorrei regalarle la cosa più bella che c'è: il cielo"

Il cielo ti ama, Diego.
ps Noi ragazzi napoletani degli anni settanta siamo cresciuti con Diego che era una presenza reale, l'abbiamo visto tantissime volte allo stadio, sapevamo le zolle esatte del San Paolo dove lui scattava. Chi non c'era non potrà mai capire cosa è stato, o raccontare.

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23 Nov
Carl Bernstein, il reporter del Watergate, sta facendo una cosa incredibile, per un giornalista: sta camminando, per scelta dichiarata, sul confine del principio base del reporting d’inchiesta (confidenzialità delle fonti), per spiegare al pubblico che succede con Trump nel GOP
Naturalmente tutti in quella lista lo smentiranno, ma tutti sanno che ciò che dice Bernstein è vero

[quante volte in questi anni mi hanno detto: “quello che scrivi sul M5S, su Casaleggio e la Lega, su Conte, è tutto vero, ma non possiamo dirlo in pubblico”

(Tks @MoniqueCamarra)
Credo che un discrimine ci sia, anche qui: se tu sei una “fonte” (cioè se mi riveli delle cose), ti proteggo fino alla fine. Se non lo sei (se ti stai solo sfogando per farti bello), allora anche cose confidenziali, ma di palese interesse pubblico, possono meritare nome e cognome
Read 4 tweets
21 Nov
l’Italia, povero Paese, ha insignito dell’alta onorificenza della Gran Stella Kirill Dmitriev, capo del Fondo sovrano russo, uno dei personaggi centrali nel Mueller report per aver tentato operazioni d’influenza sul transition team di Trump

ambmosca.esteri.it/ambasciata_mos…
Per capirci, Dmitriev organizzò con Erik Prince (Blackwater, consigliere informale di Trump) e Bannon un meeting alle Seychelles, che si tenne poi con Prince. Durante la fase dell’insediamento Trump

Meeting su cui Prince ha ripetutamente mentito al Congresso e agli investigatori
Il Fondo Sovrano russo (come potete leggere se vi interessano i documenti 👇🏿) è stato inserito nel 2015 dal Tesoro Usa tra le entità sottoposte a sanzioni economiche.

home.treasury.gov/policy-issues/…
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20 Nov
Forse è il momento di ripercorrere la concezione della donna che ha diffuso e propagandato il Movimento di Beppe Grillo e Casaleggio in tutti questi anni. E quali gravissime campagne sessiste ha fatto il M5S.

Rileggete questo thread, specialmente voi del Pd e di sinistra
Vorrei qui ricordare solo una frase per tutte, pronunciata da Beppe Grillo in uno dei suoi spettacoli, dopo il trionfo M5S del 4 marzo 2018:
“Ora lo psiconano vuole incontrarci: vorrà capire se nel Movimento c’è fica”

Lo so, è orrendo.
Queste non sono occasionali sbandate di “ragazzi che sbagliano, ma so’ ragazzi”: quello che il Pd si è voluto raccontare per aggregarsi ai grillini e tornare - la via più breve - al potere.

No. Questa è un’ideologia e una precisa, compatta concezione della donna.
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2 Nov
La ministra Lamorgese, parlando dei disordini di Torino e Milano, dice che c’erano anche “stranieri di seconda e terza generazione”.

No, signora ministra. I ragazzi che ho visto a Torino erano 18enni italiani, nati in Italia, da genitori (o nonni) egiziani o marocchini.
Se lei li chiama “stranieri”, signora ministra, commette un errore di comprensione sostanziale, non linguistico: quelli di Torino non erano “immigrati”, non erano “migranti”. Erano ragazzi nati qui, con la cittadinanza italiana. Capisce il punto?
Stiamo parlando del ritratto di una generazione di banlieue torinese, con tutte le varie differenze tra quartieri (non voglio addentrarmi) e tra zone: Barriera, Vallette, Falchera, Aurora nord, porta Palazzo direzione Giulio Cesare.
Un album di famiglia torinese.
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1 Nov
Il coprifuoco alle 18 non ha senso, il nuovo dpcm del governo sta solo perdendo tempo finché poi il lockdown sarà inesorabile, e tardivo.
errori
su errori
su errori

Un governo diviso, inadeguato, assai malamente guidato.
L'avvocato del popolo Conte ormai trema letteralmente di fronte alle decisioni inesorabili, che la stessa inadeguatezza del governo rende tali.
Read 4 tweets
30 Oct
Il fatto, molto semplicemente, è che nessun altro calciatore al mondo ha mai segnato ai mondiali esattamente come sognavamo nei campetti di periferia, ossia scartandosi letteralmente tutta la squadra avversaria.
Ai mondiali.

È il più grande di sempre.
Il fatto, molto semplicemente, è che nessun altro ha vinto i mondiali praticamente da solo, con una squadra davvero modesta, per vincere, a parte un paio di giocatori discreti.
Il fatto è che quando è arrivato a Napoli, il Napoli era quasi una squadra da serie B. Lui l’ha presa letteralmente in braccio e le ha fatto vincere due scudetti - un altro perso in circostanze torbide, che non riguardavano Diego.
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